Assicurazioni dal governo in merito alle risorse
Il primo ministro Nicolae Ciucă garantisce che la Romania avrà gas e cereali per il consumo.
Ştefan Stoica, 22.07.2022, 12:12
Quando si parla di greggio si intende denaro, quando si parla di gas si intende geopolitica, dichiarava di recente un esperto in questioni energetiche, accennando alle azioni della Russia nel conflitto aperto — diplomatico, economico e, in essenza, ideologico — con l’Occidente. Mosca ha riaperto uno dei gasdotti tramite cui forniva gas all’Europa, ma l’Europa ha capito che non può più contare sul gas russo e, almeno per una maggioranza significativa degli stati dell’Unione, non è nemmeno etico farlo dopo l’invasione russa in Ucraina. È il motivo per il quale l’UE sta cercando, da una parte, di diversificare le sue fonti di approvvigionamento e, d’altra parte, di convincere gli stati membri di utilizzare le risorse in modo ragionevole e di risparmiare per l’inverno.
La prospettiva della diminuzione del consumo di gas sveglia ricordi dolorosi per i romeni che hanno vissuto l’incubo degli ultimi anni della dittatura comunista, quando il freddo nelle abitazioni era un fenomeno quasi generalizzato. Forse anche per questo gli esponenti del governo accennano a quest’argomento delicato con ottimismo, sostenuto però dalle cifre. Il premier Nicolae Ciucă ha dichiarato che, al momento, non ci sono timori che la Romania non disponga di sufficiente gas per il prossimo inverno. Nei depositi è stato già superato il livello di 1,6 miliardi di metri cubi, e il piano prevede il raggiungimento dell’80% della capacità di stoccaggio entro il 1° novembre prossimo, ha precisato il primo-ministro: Entro il 1° agosto saremmo dovuti arrivare al 46%, entro il 1° settembre al 57%, entro il 1° ottobre al 66%, se non erro, ed entro il 1° novembre all’80%. Le cifre di oggi rilevano che abbiamo superato il livello che ci eravamo prefissi e, alla fine della settimana scorsa, avevamo 200 milioni di metri cubi in più rispetto a quello che avevamo nei depositi nello stesso periodo dell’anno scorso. Di conseguenza, non c’è alcun timore, in questo momento, che la Romania non disponga del fabbisogno di gas per l’inverno 2022-2023.” La misura del taglio del consumo, richiesta dall’Unione, è una misura preventiva, è del parere Nicolae Ciucă.
La siccità cronica ha generato però, un’altra sfida importante, alla quale il governo è costretto a rispondere: la sorte delle colture di cereali. Il premier ha dato, però, assicurazioni, che c’è abbastanza grano per il consumo interno e addirittura per l’export. Non ci sono motivi di preoccupazione nemmeno per le colture di mais e girasole, afferma Nicolae Ciucă: Le colture autunnali vengono raccolte adesso e le cifre indicano che abbiamo sufficiente grano per il consumo interno, per la semina, ma anche per l’export. Quanto alle colture di mais e di girasole non ci sono motivi di preoccupazione, perché, in base ai dati statistici, esistono sufficienti qualità e il cibo per il consumo interno è garantito”. “Spetta a ogni singolo governo preoccuparsi per garantire il cibo, il riscaldamento e l’energia durante l’inverno per i cittadini del Paese ed è ciò che stiamo facendo adesso” — ha affermato il premier per tranquillizzare i connazionali.