Allerta droni sul Fianco Est
Bucarest protesta con veemenza dopo che un drone russo è entrato nuovamente nello spazio aereo romeno e della NATO e l'aeronautica militare ha sollevato da terra due aerei da combattimento F-16.
Sorin Iordan, 09.09.2024, 16:37
La campagna di terrore condotta dall’esercito russo in Ucraina è continuata anche questo fine settimana. Secondo l’aeronautica ucraina, la Russia ha lanciato 67 droni a lunga gittata in un massiccio attacco notturno su 11 regioni dell’Ucraina. Alcuni di questi droni, nel tragitto verso i loro bersagli, violano lo spazio aereo dei paesi confinanti con l’Ucraina, come è accaduto di nuovo la notte scorsa. Un drone russo si è schiantato sabato vicino alla città di Rezekne, nella Lettonia orientale, a circa 50 chilometri dai confini di questo stato NATO con Bielorussia e Russia. In Romania, squadre di terra e mezzi aerei del Ministero della Difesa sono stati mobilitati per indagare nell’area vicino alla città di Periprava, nella provincia di Tulcea, nel sud-est del paese, dove c’erano informazioni che sarebbero caduti pezzi dei droni utilizzati dai russi negli attacchi ai porti ucraini sul Danubio, vicino al confine con la Romania.
L’Amministrazione di Bucarest ha riferito che un drone russo è entrato nello spazio aereo della Romania nella notte tra sabato e domenica, per poi dirigersi verso il territorio dell’Ucraina. In risposta, l’aeronautica romena ha sollevato con urgenza due aerei F-16 per monitorare la situazione, e l’Ispettorato generale per le situazioni di emergenza ha allertato la popolazione delle province di Tulcea e Costanza, nel sud-est, del rischio di caduta di oggetti sul territorio nazionale. Nella mattinata di domenica, il Ministero della Difesa romeno ha informato le strutture alleate della situazione venutasi e ha inviato un fermo messaggio di condanna per gli attacchi sferrati dalla Federazione Russa contro alcuni bersagli ed elementi delle infrastrutture civili ucraine, che la parte romena considera “ingiustificati e in grave contraddizione con le norme del diritto internazionale”. Un messaggio di protesta è arrivato anche dal Ministero degli Esteri romeno. La diplomazia di Bucarest ha rivelato che i radar dell’esercito romeno hanno identificato un drone che è entrato nello spazio aereo romeno e poi ha lasciato il territorio nazionale per l’Ucraina e ha chiesto che si ponga fine all’irresponsabile escalation della situazione di sicurezza da parte della Russia.
Il Ministero romeno degli Esteri ha inoltre chiesto il rispetto delle norme del diritto internazionale, compresa l’inviolabilità dello spazio aereo romeno, e ha ribadito la sua ferma condanna di attacchi illegali. Dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, le truppe di Mosca hanno lanciato migliaia di missili e droni a lunga gittata contro bersagli militari e civili, provocando numerose vittime tra la popolazione. A seguito di questi attacchi, una serie di droni russi si sono schiantati sul territorio romeno, soprattutto nelle zone disabitate. Per contrastare simili attacchi aerei, la Romania si è unita agli Stati che hanno donato all’Ucraina sistemi missilistici Patriot americani.