Alleanza pro-europea nel futuro Parlamento
Il PSD, il PNL, l’USR, l’UDMR e le minoranze nazionali filoeuropee hanno deciso di formare una coalizione al Parlamento di Bucarest.
Roxana Vasile, 05.12.2024, 11:26
Il Partito Socialdemocratico, il Partito Nazionale Liberale, l’Unione Salvate Romania, l’Unione Democratica Magiari di Romania e le minoranze nazionali diverse da quella ungherese, hanno firmato mercoledì una risoluzione comune in cui si impegnano a formare una coalizione nel futuro Parlamento risultato dalle elezioni del 1° dicembre.
“Dobbiamo superare l’ondata di odio che ci tormenta da 20 anni e concentrarci, insieme, su un grande obiettivo nazionale – la continuazione del percorso di sviluppo europeo della Romania! E’ quello che aspettano da noi sia i romeni che vivono nel paese che quelli che vivono nell’Occidente e che ci hanno trasmesso, attraverso il loro recente voto, che dobbiamo continuare a costruire uno Stato forte e dignitoso, capace di lottare per i diritti dei romeni, ovunque vivano nel mondo”, ha dichiarato il leader socialdemocratico e primo ministro in carica, Marcel Ciolacu.
La coalizione è per la stabilità e la modernizzazione della Romania, per il bene di tutti i cittadini, ha sottolineato anche il leader liberale ad interim Ilie Bolojan, ribadendo, a nome di tutti i partiti firmatari, che manterranno e rafforzeranno l’impegno della Romania verso i valori e i partenariati europei ed euroatlantici, come pilastri della sicurezza e della prosperità nazionale.
A sua volta, il presidente dell’UDMR, Kelemen Hunor, ha dichiarato che questa coalizione mira anche a isolare quelle forze considerate estremiste, che hanno un’ideologia inadatta alla società romena. È rallegrante che nessun partito voglia associarsi con AUR e SOS, ha aggiunto Kelemen Hunor.
Tutti gli occhi, ovviamente, sono ora puntati sul secondo turno delle presidenziali dell’8 dicembre, estremamente teso. Il capo dello stato è colui che, dopo aver consultato tutti i partiti parlamentari, designa la persona che formerà un governo. Il leader liberale ad interim, Ilie Bolojan, ha invitato tutti i cittadini romeni a votare in modo informato e razionale al secondo turno, a scegliere una Romania pro-europea, democratica e sicura e a respingere l’isolazionismo, l’estremismo e il populismo.
“Andando avanti, facendo una radiografia dell’attuale situazione politica, vanno trovate quelle formule e, naturalmente, quei progetti pubblici attraverso i quali possiamo rispondere alle aspettative della società. Voglio credere che sia il PNL che il PSD abbiano capito il messaggio della gente e non vogliano continuare quello che hanno fatto nell’ultimo anno e mezzo”, ha aggiunto, a sua volta, il leader dell’UDMR, Kelemen Hunor.
Partner del governo, sembrando di aver finalmente trovato quell’elemento comune che li univa, a scapito di quello che li aveva profondamente divisi nel passato, i due partiti, però, hanno messo in funzione il loro arsenale di battaglia politica accanita prima delle elezioni presidenziali e politiche. Anche tra USR e PSD persistono da anni molto rancore e risentimento. Ma attraverso la coalizione parlamentare concordata, tutte queste forze politiche affermano di voler inviare ora un messaggio importante alla società.