30 anni di rapporti diplomatici Romania-Ucraina
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelenski, ha avuto un colloquio telefonico con lomologo romeno, Klaus Iohannis, nel contesto dellanniversario dei rapporti diplomatici tra la Romania e lUcraina e della situazione di sicurezza nella regione.
Mihai Pelin, 02.02.2022, 14:03
Il 1° febbraio è stato celebrato il 30/o anniversario dell’allacciamento dei rapporti diplomatici tra la Romania e l’Ucraina. L’ex repubblica sovietica ha proclamato la sua indipendenza nel 1991 e i due Paesi hanno stabilito formalmente relazioni diplomatiche nel 1992. La Romania è stata il primo Paese membro dell’UE a ratificare l’Accordo di Associazione UE-Ucraina, nel 2014. In questo contesto e alla luce delle evoluzioni preoccupanti della situazione di sicurezza nella zona del Mar Nero, il presidente romeno Klaus Iohannis, ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelenski.
Durante i colloqui, il capo dello stato romeno ha dato ampio spazio alla soluzione dei problemi relativi ai diritti della minoranza romena in Ucraina, soprattutto alla tutela della sua identità linguistica. Egli ha ribadito il sostegno “fermo” di Bucarest alla sovranità dell’Ucraina e alla sua integrità territoriale, nonché alle sue aspirazioni europee ed euroatlantiche. Il capo dello stato romeno ha sottolineato il sostegno alla politica di non riconoscimento dell’annessione illegale della Penisola di Crimea ed ha apprezzato l’atteggiamento “responsabile” dell’Ucraina al fine di evitare l’escalation delle tensioni. Da parte sua, il leader di Kiev ha ringraziato la Romania per il sostegno forte e attivo sia a livello dell’Unione Europea che della NATO.
D’altra parte, c’è stato anche uno scambio di lettere di complimenti tra i Ministeri degli Esteri di Bucarest e di Kiev. Il capo della diplomazia romena, Bogdan Aurescu, ha sottolineato l’importanza dei rapporti con l’Ucraina e ha ribadito l’impegno allo sviluppo delle relazioni bilaterali, nello spirito dei valori europei e in conformità all’agenda europea ed euroatlantica dell’ex repubblica sovietica. Egli ha inoltre ribadito la speranza che il dialogo aperto e consistente tra i due Paesi, che ha costantemente promosso e sostenuto, porti a soluzioni rapide e durevoli ai problemi identitari della minoranza romena d’Ucraina. Ha inoltre sottolineato l’impegno alla dinamizzazione della cooperazione transfrontaliera anche in settori di comune interesse.
Il Ministero degli Esteri romeno ha ribadito, in ugual misura, il sostegno della Romania alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina, nonché il diritto di questo stato di decidere liberamente il percorso della sua politica estera e di sicurezza. Allo stesso tempo, ha espresso la fiducia che l’opzione democratica del popolo ucraino rappresenta la forza motrice del processo di riforme a Kiev. Nel terreno, la situazione si mantiene tesa al confine dell’Ucraina con la Russia, dove Mosca ha mobilitato oltre 100.000 militari e un’ingente quantità di tecnica di lotta e, stando agli analisti, si prepara per un’invasione. Mosca lo smentisce, però ha chiesto alla NATO di ritirare la sua tecnica militare dalla Romania e dalla Bulgaria, come parte delle sue proposte di sicurezza. In più, il presidente russo Vladimir Putin ha ammonito che l’adesione dell’Ucraina alla NATO può provocare una guerra tra Mosca e l’Alleanza Nord-Atlantica.