11 candidati alla presidenza della Repubblica di Moldova
La Commissione Elettorale Centrale di Chișinău ha dato luce verde a 11 candidati per le elezioni presidenziali che si terranno il 20 ottobre nella Repubblica di Moldova.
Sorin Iordan, 25.09.2024, 11:14
La presidente in carica, Maia Sandu, in lizza per un nuovo mandato, avrà come principali oppositori l’ex procuratore generale, Alexandr Stoianoglo, sostenuto dal Partito dei Socialisti, e l’ex sindaco di Bălți, Renato Usatîi, leader del Partito Nostro. A loro si uniscono Vasile Tarlev del partito Viitorul Moldovei (Il Futuro della Moldova), Ion Chicu del Partito per lo Sviluppo e il Consolidamento della Moldova, Octavian Țîcu del Blocco Elettorale Insieme, ma anche gli indipendenti Tudor Ulianovschi, Victoria Furtună, Andrei Năstase, Natalia Morari e Irina Vlah.
Parallelamente all’elezione del capo dello stato, il 20 ottobre si svolgerà anche un referendum per modificare la Costituzione riguardo all’adesione della Repubblica di Moldova all’Unione Europea. Vi hanno aderito con il “Sì” 12 partiti e con il “No” due partiti. I socialisti hanno deciso di boicottare il referendum, mentre i comunisti e un partito del blocco politico affiliato all’oligarca Ilan Şor si sono dichiarati contrari all’adesione del Paese all’UE.
Secondo un sondaggio condotto dalla società iData e pubblicato lunedì dai media in Moldova, Maia Sandu è in testa alla corsa presidenziale, così come il “Sì” al referendum per l’integrazione europea. Se le elezioni si tenessero domenica prossima, la Sandu otterrebbe il 26,8% dei voti, seguita da Renato Usatîi, con il 12,7%, e da Alexandr Stoianoglo, con l’11,2%.
Per quanto riguarda il referendum, il 46% degli intervistati voterebbe a favore dell’integrazione europea, il 39% rifiuterebbe questa opzione, mentre il 12,7% degli elettori non ha ancora deciso. Il 67% degli intervistati ha dichiarato che andrà sicuramente a votare.
L’esperto dell’Istituto per le politiche e le riforme europee di Chișinău, Mihai Mogâldea, spiega che i risultati del referendum invieranno un segnale chiaro ai partner europei, che la società della Repubblica di Moldova vuole l’integrazione europea ed è pronta a percorrere il processo di riforme e i cambiamenti necessari per raggiungere questo obiettivo.
Da parte sua, l’ex eurodeputato romeno Victor Boştinaru ha affermato che una vittoria delle forze proeuropee significherebbe anche una sconfitta strategica della Russia e della sua propaganda, che attualmente sta sabotando massicciamente l’idea dell’adesione all’UE, cercando di convincere la popolazione della Moldova di non aver bisogno della comunità europea.
Recentemente, il segretario di stato americano, Antony Blinken, ha ammonito che la Russia tenterà di manipolare i risultati delle elezioni presidenziali nella Repubblica di Moldova, anche attraverso la televisione di propaganda Russia Today, che, secondo lui, coordinerebbe la sua attività con i servizi segreti russi. In questo senso, Washington ha imposto sanzioni ad enti e individui della Federazione Russa per interferenze nel processo elettorale nella Repubblica di Moldova.