Suceava – Destinazione Europea di Eccellenza
Suceava si è collocata al primo posto, nel 2017, al concorso nazionale EDEN - destinazioni europee di eccellenza. La città romena e la regione storica Bucovina, in cui ricade, vi aspettano con tante tradizioni tipiche nel periodo delle feste natalizie.
Adina Vasile, 23.12.2017, 08:00
Suceava, capoluogo dellomonima provincia nella regione storica Bucovina, nel nord-est della Romania, è stata premiata, lo scorso novembre, alla Fiera del Turismo della Romania di Bucarest, nellambito del Progetto Europeo EDEN – destinazioni europee di eccellenza, dedicato nel 2017 al “turismo culturale tangibile”. Suceava si è collocata al primo posto al concorso nazionale EDEN, seguita dalla Contrada del Chioaru, Sighetu Marmatiei, dalle Colline della Transilvania e Scheii Brasovului. La destinazione sarà premiata anche nellambito di una cerimonia il prossimo marzo a Bruxelles.
I punti di forza della città di Suceava nel concorso EDEN sono stati la vecchia Reggia di Suceava e il Museo della Civiltà Rurale della Bucovina. Il premio Suceava – Destinazione Europea di Eccellenza è stata consegnato a Ion Lungu, il sindaco di Suceava.”Il premio rappresenta un riconoscimento degli sforzi del Comune Suceava e del Consiglio Provinciale per la promozione del turismo culturale e unopportunità di promozione di questa categoria di turismo a livello nazionale e internazionale”, ha sottolineato il sindaco Ion Lungu.
Come Destinazione Europea di Eccellenza, Suceava beneficerà di una serie di facilità, sia da parte del Ministero del Turismo, che della Commissione Europea. Sarà inclusa dal Consiglio Provinciale Suceava nel calendario delle azioni di promozione 2018 e godrà di mediatizzazione su internet (sul sito del Ministero del Turismo, su una pagina speciale sul sito www.romania.travel e sulla pagina di Facebook Romania EDEN Destinations, di un video realizzato dalla Comissione Europea sul canale Youtube, di una pagina speciale sui siti www.edenineurope.eu/www.edentourism.eu). Verrà inoltre presentata nei materiali dedicati al progetto EDEN del Ministero del Turismo e nei materiali informativi delle istituzioni europee.
Suceava è uno dei più antichi insediamenti urbani del principato medievale della Moldavia, la sua prima capitale attestata nei documenti. Della Suceava medievale, sono rimaste ancora in piedi le due fortezze tra le quali si è sviluppata la città. La prima, Şcheia o la Fortezza Occidentale di Suceava, nel nord-ovest della città, su una collina alta 384 metri, era parte del sistema fortificato fatto costruire dal principe Petru I alla fine del XIVesimo secolo. Ai tempi di Alessandro il Buono, agli inizi del XVesimo secolo, la fortezza fu abbandonata. La seconda fortezza, e la più visitata attrattiva turistica di Suceava, la vecchia Reggia è stata fatta costruire alla fine del XIVesimo secolo da Petru I Musat, essendo ulteriormente fatta rinforzare dal principe Stefano il Grande, per far fronte agli attacchi ottomani. Si trova nellest della città, a 70 metri di altezza. I suoi ruderi sono attualmente sito archeologico nella lista dei monumenti storici della Provincia di Suceava e le sue mura sono state restaurate di recente con fondi europei.È lunica attrattiva turistica in Romania in cui sono allestite mostre sulle rovine. Uno dei suoi punti di maggiore attrazione è una stanza in cui i visitatori possono indossare virtualmente abiti principeschi tipici del Medioevo.
Laltra attrattiva di Suceava, il Museo della Civiltà Rurale della Bucovina, è il più giovane museo allaperto in Romania. Sito nei pressi del capoluogo di provincia Suceava, il museo è concepito come un villaggio tradizionale della Bucovina, custodendo su una superficie di 6 ettari le sue costruzioni rurali tipiche: una chiesa, una scuola, masserie contadine, laboratori degli artigiani, un mulino e losteria del villaggio. Il Museo della Civiltà Rurale della Bucovina illustra fedelmente i principi architettonici tipici della zona, custodiendo edifici di patrimonio nazionale, risalenti a secoli fa e portati qui da varie zone della Bucovina. Gli interni delle case nel museo sono decorati con tessuti e arredi specifici della Bucovina e oggetti originali. Inedite le mostre di figurine di cera ospitate da tre delle case contadine del museo, che illustrano i riti del battesimo, del matrimonio e della sepoltura tipici della BucovinaIl museo organizza, di solito, laboratori artigianali, dove i curiosi possono imparare larte delle uova dipinte, un vero e proprio marchio artigianale della Bucovina, possono imparare a tessere tappetti, a fare intagli in legno oppure oggetti in ceramica. Il museo ospita, tra laltro, un laboratorio degli artigiani tipico del famoso centro ceramistico Marginea, dove si fa ceramica nera, molto antica.
Va detto che la Bucovina resta una sosta dobbligo per chi vuole fare un tufo nelle usanze e tradizioni tipiche romene durante le feste invernali, perchè qui esse vengono conservate gelosamente da secoli. Il più gettonato programma turistico in Romania nel periodo delle festività invernali è “Natale in Bucovina”, curato da anni, dal Consiglio Provinciale Suceava. Si tratta di eventi organizzati in decine città e paesini della regione che fanno immergere i turisti nellatmosfera tipica delle feste natalizie romene e che durano fino a Capodanno. Il fiore allocchiello sono i mercatino di Natale, aperti fino a gennaio.
Tra Natale e Capodanno, le strade dei villaggi della Bucovina fanno da palcoscenico per le tradizioni popolari invernali romene, come anche le stazioni turistiche Gura Humorului e Vatra Dornei. Se passate il Natale in Bucovina, non lasciatevi perdere una visita ai monasteri della provincia di Suceava, le cui chiese ad affreschi esterni sono state inserite nella lista del patrimonio mondiale dellumanità dellUnesco. A Natale, i monasteri Sucevita, Moldovita, Voronet e Putna ospitano concerti natalizi. Dal cenone natalizio romeno degli agriturismi locali non mancano gli involtini di carne suina macinata in foglie di verza, la gelatina allaglio e al maiale chiamata “piftie”, lenorme salsiccia preparata con gli organi del suino, chiamata “toba” o il saporitissimo panettone tipico. Il calendario degli eventi che si svolgono nellambito del programma “Natale in Bucovina” è disponibile negli aeroporti romeni, nelle agenzie viaggi e nei punti dinformazione turistica.
Sempre nei villaggi della Bucovina potete scoprire, le maschere popolari, indossate durante il Carnevale delle tradizioni popolari invernali, alla vigilia di Capodanno. In quel periodo, nei villaggi romeni cè lusanza che gruppi di giovani mascherati organizzino piccoli spettacoli di strada indossando costumi popolari e maschere che illustrano il mondo degli abitanti delle montagne e gli animali con cui vengono in contatto: lorso, il camoscio nero alpino, il cervo, le pecore, il cavallo. Oppure maschere che si vogliono ironiche nei confronti del male, del brutto, dei vizi e dei difetti umani. La “danza dellorso”, ad esempio, è una tradizione romena specifica per il Capodanno, molto viva in Bucovina. Il significato di questa usanza è la purificazione e la fertilizzazione della terra nel nuovo anno. Il culto dellorso è ereditato dai geto-daci, che ritenevano questo animale sacro. Lusanza racconta la morte e la rinascita miracolosa dellorso che riesce a sopravvivere al duro inverno, una metafora per la successione delle stagioni.Suceava ospita a fine dicembre la Sfilata dei cortei di auguratori di Capodanno, che si possono vedere anche nei villaggi della Bucovina.