Slow Food: Banchetto multietnico in Dobrugia
Il 9 giugno, a Vişina, in provincia di Tulcea, sarà lanciato, nell'ambito di un banchetto multietnico, il più giovane Convivium Slow Food in Romania - Slow Food Dobrugia.
Adina Vasile, 07.06.2019, 16:48
Il 9 giugno sarà lanciato il più giovane Convivium Slow Food in Romania – Slow Food Dobrugia – impegnato a valorizzare una delle regioni romene più ricche dal punto di vista culturale ed enogastronomico: la Dobrugia, nel sud-est, tra il Danubio e il Mar Nero, regione in cui ricade il famoso Delta del Danubio, inserito nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Mosaico di etnie, tra romeni, aromeni, turchi, tartari, greci, bulgari, russi di antico rito ortodosso e ucraini o italiani, la Dobrugia è, forse, il paradiso della cucina multiculturale in Romania. Un potenziale che il Convivium Slow Food Dobrugia si propone di sfruttare al massimo puntando non solo sulla biodiversità agroalimentare, ma anche su quella culturale e naturale della regione. Il 12esimo convivium Slow Food nato in Romania, Slow Food Dobrugia mira alla promozione del cibo sostenibile e di qualità, di un modello alimentare rispettoso delle tradizioni artigiane e delle identità culturali capace di avvicinare i consumatori al mondo della produzione. Come anche gli altri convivia romeni diffusi su tutto il territorio nazionale, Slow Food Dobrugia ambisce a valorizzare attraverso i propri progetti il saper fare artigiano, il lavoro dei produttori, trasformatori, agricoltori e allevatori locali. Il più giovane convivium Slow Food romeno è stato lanciato oggi tramite un evento gastronomico nel pittoresco paesino Vişina, del Comune Jurilovca, in provincia di Tulcea.
Assieme ad altri 5 colleghi appassionati del cibo sano e dei prodotti biologici locali ho fondato questo convivium proprio quest’anno. Il concetto di Slow Food, nato in Italia, ben 20 anni fa, si è diffuso in Romania negli ultimi 6-7 anni. Praticamente si tratta di comunità di persone appassionate del cibo sano e della promozione della cultura locale. Noi vediamo il cibo come cultura, come identità nazionale e come qualcosa che ci unisce e ci fa star bene. Il concetto di Slow Food punta su tre principi: cibo sano dal produttore al distributore, sostenibile per chi lo produce e l’intera catena alimentare, una cantena corretta e un prezzo corretto per tutti coloro che partecipano alla produzione del cibo. E non in ultimo uso delle risorse locali. Ad esempio, le nostre, in Dobrugia, sono soprattutto il pesce e la verdura locale, nonchè i formaggi, grazie al fatto che la Dobrugia è una regione prevalentemente collinare. E non dimentichiamo, multiculturale, con un ricco patrimonio culturale e gastronomico. Slow Food promuove il minimalismo nella gastronomia, perchè serve poco per mangiare bene, e milita contro lo spreco alimentare, ci ha raccontato Raluca Vasile, leader del Convivium Slow Food Dobrogea, ospite a RRI.
L’evento gastronomico di Visina, chiamato Banchetto multietnico in Dobrugia, è il primo evento del più giovane convivium Slow Food romeno. Perchè proprio il paesino Vişina? Perchè Visina è un paesino multiculturale, in cui vivono etnici bulgari, ma anche turchi e russi di antico rito ortodosso, e, ovviamente, il banchetto si svolgerà all’insegna della multiculturalità gastronomica. Partiremo con antipasti tradizionali, formaggi ovini, caprini e vaccini, cacio stagionato, salsicce come il ghiudem e il babic, l’insalata di uova di pesce, seguiti dal tradizionale borsch di pesce tipico della zona, ma anche da piatti a base di carne di agnello, tipici della comunità aromena, che si annovera tra le tante comunità storiche della Dobrugia. Per le ricette abbiamo collaborato con la chef Daniela Graura, membro della Comunità Slow Food della Contrada del Fagaras, assieme alla quale le abbiamo adattate per renderle al passo con i tempi e ancora più saporite. Non mancheranno i dolci con frutta stagionale, albicocche e ciliege, ci ha detto Raluca Vasile.
Il banchetto multietnico sarà ospitato da una fattoria tradizionale, adibita ad agriturismo, che illustra l’architettura tipica della regione e che porta i turisti alla scoperta delle etnie della Dobrugia e delle loro tradizioni grazie alle sue stanze tematiche. A Visina si trova una fattoria tradizionale che appartiene ad uno dei membri fondatori della nostra comunità, che rispetta i principi Slow Food e che vanta una collezione favolosa di costumi tradizionali, nonchè un negozietto dal quale potete anche acquistare simili ricordini. La fattoria ha stanze tematiche, ciascuna dedicata ad un’etnia della Dobrugia. Allestita all’insegna dell’autenticità e della tipicità, questa fattoria è il nucleo dei nostri progetti e potrebbe essere un punto di riferimento per molte fattorie dei paesini della regione. Se giungete a Visina, non lasciatevi sfuggire una visita nei dintorni, al bellissimo Lago Goloviţa, con una flora e una fauna tipiche del Delta del Danubio. In quella zona crescono piante uniche nel mondo, che intendiamo far scoprire agli ospiti tramite tour guidati. La peonia peregrina è una delle specie floreali tipiche della Dobrugia, protetta per legge, proposta come fiore nazionale. Io sono appassionatissima anche dei profumi e ho dedicato una collezione ai fiori rari tipici della Romania. Un altro fiore specifico della regione, grazie al Delta del Danubio, è la ninfea. Poi ci sono tante piante selvatiche rare cui noi dedicheremo una mappa turistica. Questa primavera nella foresta Babadag abbiamo scoperto fiori di aglio orsino che abbiamo usato come pianta aromatica per l’arrosto di agnello. Dobbiamo riscoprire il potenziale di queste piante che si possono usare sia in cucina, che nella profumeria. Slow Food Dobrugia si propone di sviluppare percorsi turistici multisensoriali dedicati alla scoperta delle usanze locali e della gastronomia, ma anche dei fiori e delle piante aromatiche. La nostra ambizione è di trasformare la Dobrugia in una destinazione Slow Food gettonatissima, perchè ha un potenziale unico in Europa e nel mondo, ha precisato Raluca Vasile.
L’evento di Visina è volto al sostegno dei produttori locali e dei progetti di educazione alimentare. È un progetto partito dall’arte degli artigiani locali, creatori di camicie tradizionali, più precisamente quelle tipiche della Dobrugia. La nostra collega, proprietaria della fattoria di Visina che ospiterà il banchetto multietnico, ha una stupenda collezione di camicie tradizionali con motivi floreali tipici della Dobrugia. Tutti i fiori cuciti su queste camicie sono ispirati alla vita degli abitanti, e, partendo dall’artigianato, invitiamo i turisti alla riscoperta della flora, della fauna, dei motivi floreali tipici, perchè tutto ciò fa parte della cultura del nostro popolo. È, quindi, un’iniziativa di riscoperta della nostra identità nazionale e locale. I fiori rappresentativi della Dobrugia sono quelli rossi, gerani, rose, peonie, che si ritrovano su moltissime camicie popolari della regione. Un altro colore tipico della regione è l’azzurro marino, che si ritrova sulle facciate delle case dei russi di antico rito ortodosso. In realtà, questo azzurro sembra sia stato portato in Dobrugia dai greci. La fattoria tradizionale di Visina ha stanze turche, greche, allestite nello stile tipico dei russi di antico rito ortodosso o in stile aromeno. Nel mio paesino natio, Cogealac, ad esempio, c’è un’antica comunità aromena, con tradizioni ancora vivissime. Il Convivium Slow Food Dobrugia intende creare un percorso turistico-culturale nei paesini della regione, rivolto a chi vuole scoprire i gusti locali e passare del tempo in fattoria, per vivere esperienze autentiche. Di recente, abbiamo ricevuto la visita di Federico Morra, l’esponente della più antica condotta Slow Food in Italia, Slow Food Fossano, del Piemonte, il quale ci hanno invitato, dal canto suo, al tradizionale evento Slow Food Internazionale di Bra, Cheese, quest’autunno. Il collega italiano è venuto in Dobrugia nell’ambito di un progetto della Slow Food Internazionale di scambio di esperienze e cultura tra i membri e le comunità di produttori atto a promuovere la conoscenza reciproca e a portare alla ribalta le comunità del cibo poco note nel mondo e a inserirle in una rete internazionale di turismo gastronomico. Il suo tour è iniziato nella capitale Bucarest, dove è stato ospite di ristoranti dedicati al concetto farmtotable, ossia dal produttore al consumatore, raccomandati da noi. Perchè Slow Food si propone di sviluppare anche la rete di ristoranti e chef che cucinano con ingredienti locali provenienti dai piccoli produttori. Poi, il collega di Slow Food Fossano ha visitato, in Dobrugia, una fattoria che rispetta i principi Slow Food, e la fattoria di Visina, dove ha avuto l’occasione di vedere le stanze tematiche e i costumi popolari tipici e di assaggiare i formaggi locali, perchè veniva anche lui da una zona famosa per i formaggi, il Piemonte. La Dobrugia è famosa per la ricchezza e varietà dei formaggi locali in quanto vanta una lunga tradizione casearia. L’abbiamo, quindi, accolto con una selezione dei formaggi e salsicce locali. La sua visita si è conclusa con un giro turistico per il Delta del Danubio, dove ha assaggiato piatti a base di pesce e ha scoperto la sua flora e la sua fauna uniche, ha detto Raluca Vasile a RRI.