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Reghin, la città dei violini

Reghin, unica per bellezza e storia, è soprannominata la "Città dei violini". Le note dei violini creati qui risuonano nelle grandi sale da concerto del mondo.

Reghin, la città dei violini
Reghin, la città dei violini

, 11.04.2025, 19:48

Reghin, unica per bellezza e storia, è soprannominata la “Città dei violini”. Le note dei violini creati qui risuonano nelle grandi sale da concerto del mondo. Qui è possibile visitare i laboratori dove vengono realizzati gli strumenti musicali. Reghin di per sé è una città sorprendente, ma può anche essere un punto di partenza per varie escursioni sui monti Călimani e Gurghiu e per visitare le attrazioni turistiche della zona.

Cătălina Orban, coordinatrice del Centro nazionale di informazione e promozione turistica di Reghin, afferma che la città conserva ancora l’atmosfera di un piccolo borgo della Transilvania, perché qui la diversità etnica e il multilinguismo hanno generato tradizione e creato eredità culturali e spirituali specifiche. “Di solito, consigliamo ai turisti di iniziare la scoperta della città con una passeggiata nel centro storico, ricco di vari edifici barocchi, neoclassici, in stile Liberty ed eclettici. L’intero centro storico della città fu costruito nel periodo 1850-1910. Alcuni di questi edifici ospitano associazioni culturali, istituzioni, e tutti formano un insieme colorato che conferisce a Reghin un fascino particolare. Molto vicino al centro storico, consigliamo ai turisti di andare a vedere il monumento più antico della città, la Chiesa Evangelica, la cui costruzione iniziò nel 1330. Vanta numerosi e pregevoli elementi architettonici. Nella stagione estiva ospita annualmente concerti d’organo. La chiesa è interessante anche perché al suo interno i turisti possono scoprire un affascinante museo sassone che illustra il patrimonio culturale sassone della città. Di fronte alla chiesa sassone o evangelica scopriranno il monumento la Piramide dei Violini. Come suggerisce il nome, celebra l’arte del liutaio, che ha portato la città alla fama mondiale. Non lontano dal centro della città abbiamo una piccola chiesa fatta di travi di legno non verniciate, portata dalla Moldavia nel 1725 da un gruppo di mercanti macedoni e decorata con affreschi di ispirazione popolare.”

La prossima tappa raccomandata dal Centro Nazionale di Informazione e Promozione Turistica di Reghin e’ il Museo Etnografico Anton Badea. “Qui, oltre alle installazioni tecniche e agli oggetti d’arte popolare, si può scoprire un giardino, in realtà un’esposizione sotto forma di villaggio all’aperto, unico nella provincia di Mureș. Così, case e nuclei familiari romeni, ungheresi e sassoni aspettano di essere scoperti, come anche una piccola chiesa in legno e installazioni tecniche e popolari. Come ultima raccomandazione, se i nostri turisti sono interessati a una breve escursione, consigliamo la Foresta Rotonda, una delle zone più belle di Reghin, dove gli escursionisti possono scoprire, in una piacevole escursione, la colorata colonia di gruccioni (dal nome latino Merops apiaster), tra maggio-settembre. Sono uccelli migratori che nidificano nel terreno argilloso.”

Da Cătălina Orban, coordinatrice del Centro nazionale di informazione e promozione turistica di Reghin, abbiamo appreso che la produzione di strumenti musicali iniziò nel 1951, quando a Reghin arrivò dalla Bucovina, dopo aver studiato a Praga, il liutaio Roman Boianciuc. “Egli fondò una sezione di strumenti musicali all’interno della fabbrica di lavorazione del legno di Reghin. In pratica, questa sezione divenne l’attuale fabbrica di strumenti musicali, la prima fabbrica di strumenti musicali della città e, attualmente, la più grande fabbrica di strumenti musicali in Europa. Roman Boianciuc è quindi considerato il liutaio romeno più esperto e il fondatore dell’industria della liuteria di Reghin. Nel 1992 è stata fondata un’altra fabbrica di strumenti. Oltre alle due fabbriche di violini a Reghin, numerosi liutai portano avanti la tradizione della liuteria, che praticamente contribuisce alla reputazione della nostra città.

Consigliamo a tutti i turisti di visitare le botteghe dei liutai, è un’esperienza che la maggior parte dei turisti che arrivano in città cercano, perché una volta arrivati dal liutaio, possono scoprire tutte le fasi di costruzione di uno strumento musicale, possono avere un contatto diretto con il costruttore di strumenti musicali. Abbiamo avuto molti turisti che ci hanno dato feedback positivi dopo aver visitato questi laboratori di liuteria. Ci sono anche turisti che vengono nella nostra città per acquistare uno strumento musicale. Sentendo parlare della possibilità di visitare un laboratorio del genere, non si lasciano sfuggire questa opportunità.”

Se avete più tempo a disposizione potete visitare le numerose attrattive turistiche nei dintorni di Reghin. “Inizierei con il castello di Brâncovenești, il castello di Kemény, un gioiello in stile rinascimentale della Transilvania. Poi il castello di Teleki a Gornești. È un puro castello barocco della Transilvania. Il fascino di questo castello risiede nelle sue 52 stanze e 365 finestre, che simboleggiano i giorni dell’anno. Un castello molto vicino alla nostra città è il castello di Rákóczi-Bornemisza, situato 13 km, nel centro di Gurghiu. Questo castello fu costruito alla fine del XVI secolo dal principe Gheorghe Rákóczi che voleva renderlo una residenza accessibile durante le battute di caccia sui monti Gurghiu. Poi il castello di caccia reale Lăpusna che si trova a 815 m di altitudine nel villaggio Lăpușna del comune Ibănești. Era la residenza di caccia di Nicolae Ceaușescu, ma inizialmente appartenne ai re di Romania fino al 1949 circa. Per gli amanti delle bellezze naturalistiche, Reghin può essere un punto di partenza per visitare la riserva di querce secolari nella Foresta di Mociar. Qui troviamo alberi che hanno tra 650 e 720 anni.”

I turisti non dovrebbero lasciarsi perdere le grotte nelle gole del Mureș, formatesi nella roccia vulcanica, durante il Pliocene, più di 5 milioni di anni fa.

Foto f
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