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Puzzle 3D dedicato al Castello di Bran

Un puzzle tridimensionale è stato dedicato al castello di Bran, passato alla storia come castello del conte-vampiro Dracula, il più visitato in Romania.

Puzzle 3D dedicato al Castello di Bran
Puzzle 3D dedicato al Castello di Bran

, 22.01.2013, 15:56


Se visitate il castello di Bran, in Transilvania, passato alla storia come castello del conte-vampiro Dracula, e volete portarvi a casa un bel ricordino, dovete sapere che sugli scaffali si trova un puzzle tridimensionale che illustra questo castello, il più visitato in Romania. Prodotto da una grande compagnia, nota nellintero mondo, il puzzle è il primo dedicato ad un’attrattiva turistica del nostro Paese.




“Noi collaboriamo con questo produttore di puzzle con assemblaggio tridimensionale che aveva dedicato simili puzzle a edifici famosi dell’intero mondo, ed è cosi’ ci è venuta l’idea di creare un puzzle dedicato anche ad un famoso edificio romeno. E, con l’accordo del proprietario del castello, è stata avviata la produzione. Ora il puzzle è disponibile sul mercato romeno e lo trovate sicuramente nel negozietto con ricordini del castello, nei supermercati e presso i distributori di benzina. È un puzzle educativo, composto di 93 pezzi di cartone che restano incastrati senza bisogno di colla, e il risultato finale è un castello in miniatura. Il prezzo si aggira sui 40 lei, pari a circa 10 euro”, racconta Mihai Frangulea, direttore generale della società-importatrice romena.




Il puzzle sul castello di Bran è un passatempo divertente e stimolante legato ad una leggenda che stuzzica ancora la fantasia di turisti, sceneggiatori e produttori cinematografici, quella di Dracula, noto al mondo grazie allo scrittore irlandese Bram Stoker. Pochi sanno, però, chi sia stato il principe romeno cui è ispirata la figura del conte-vampiro Dracula. Vlad Tepes fu principe della Provincia storica romena di Valacchia e passò alla storia come Vlad Dracul (ossia figlio del Dragone), soprannome che si valse grazie al padre, insignito del titolo dell’Ordine del Dragone, istituito dall’imperatore tedesco e re d’Ungheria Sigismundo di Lussemburgo. Oltre a Vlad Dracul, il principe era chiamato anche Vlad Tepes, cioè l’Impalatore. Il suo regno fu conteso nel XV-esimo secolo dall’Impero Ottomano e dall’Ungheria. Difensore dell’Europa cristiana contro i musulmani turchi, Tepes soleva punire i suoi nemici con un supplizio che aveva imparato proprio da loro: l’impalamento.




Mentre stava raccogliendo storie su personaggi spietati e orrendi e cercando un’ambientazione per la storia che voleva scrivere, lo scrittore Bram Stoker scoprì una xilografia che raffigurava il principe romeno e illustrava “Le favole tedesche di Dracula Voivoda” apparse a Norimberga. La storia del principe e il soprannome “Dracula” gli fecero una tale impressione che decise di renderlo il protagonista del suo romanzo. Si dice che nell’autunno del 1462, dopo essere stato preso prigioniero dall’esercito del re d’Ungheria Mattia Corvino, nei pressi di Bran, in Transilvania, il principe Vlad Tepes fu portato al castello e imprigionato lì per due mesi. Tornò al potere dopo un decennio come suo vassallo e venne ucciso in circostanze misteriose nel 1476. È l’unico legame storico che esiste tra il principe valacco e il castello di Bran.


Il castello di Bran fu eretto dai cavalieri teutonici nel tredicesimo secolo, e dopo la distruzione in varie battaglie, venne ricostruito dagli abitanti della città di Brasov, a circa 30 km da Bran. Eretto su uno sperone di roccia, era un luogo di avvistamento per tenere lontani eventuali visitatori indesiderati. È sormontato da 4 torri nei 4 punti cardinali: la torre della polveriera, la torre di osservazione, la torre a est e la torre della porta. Era destinato a difendere il Passo di Bran, sulla rotta commerciale tra la Valacchia e la Transilvania meridionale, attraverso la quale gli ottomani cercavano di raggiungere il cuore dell’Europa. Allo stesso tempo, trovandosi vicino ad una dogana, era destinato a controllare che i commercianti pagassero i dovuti tributi.




Il castello fu regalato nel 1918 dal Comune di Brasov alla regina Maria di Romania, nipote della regina Vittoria d’Inghilterra, che lo fece restaurare e lo regalò alla figlia, la principessa Ileana. Tra il 1920 e il 1927 il castello venne restaurato sotto la guida dell’architetto della corte reale, Carol Liman, che lo trasformò in una bella residenza estiva, con un parco ricco di verde, un laghetto e fontane. Nel 1956 fu confiscato dalle autorità comuniste insediatesi in Romania e trasformato in museo d’arte e storia feudale. Dopo la caduta dei comunisti, fu restituito, nel 2006, all’erede della principessa Ileana, l’arciduca Dominico Asburgo-Lothringen, essendo attualmente adibito a museo.




Il nome di Vlad Tepes è legato anche ad un’altra località della Romania, la città di Sighisoara, dove si trova la casa in cui nacque e passò una parte della sua infanzia, che ospita ora un ristorante. Se volete scoprire la storia e leggenda di Vlad l’Impalatore le agenzie turistiche offrono una vacanza a tema, il “Tour di Dracula”, con soste al castello di Bran, alla sua casa natia di Sighisoara, nell’antica capitale della Valacchia, Targoviste, dove si trovava la sua corte reggia, e al castello nel Passo di Tihuta, che collega la Transilvania alla Moldavia, castello che sarebbe stato quello vero del principe e sul cui posto sorge oggi un albergo.




Quest’anno, il puzzle dedicato al castello Bran giungerà anche in altri Paesi europei e presto saranno lanciati anche altri puzzle destinati ad un’inedita promozione turistica della Romania.




“Dato il successo del puzzle tridimensionale con il castello di Bran, presto dedicheremo un altro alle case tradizionali romene tipiche di diverse zone del Paese. Il puzzle conterrà quattro case contadine e, per poter rappresentarle fedelmente, stiamo svolgendo ora un lavoro di documentazione visitando i musei della civiltà contadina in Romania. E, un terzo puzzle lo dedicheremo, sempre quest’anno, ad un altro famoso castello romeno, che attrae tantissimi turisti, il cui nome ve lo faremo sapere nei prossimi mesi”, ha detto inoltre a RRI Mihai Frangulea.

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