Percorsi turistici nei Monti Măcin
Una zona molto attraente per le gite, all'inizio dell'autunno, è il nord della Dobrugia, più precisamente i Monti Măcin (nel sud-est della Romania).
Ștefan Baciu, 23.09.2020, 17:01
Una zona molto attraente per le escursioni, allinizio dellautunno, è il nord della Dobrugia, più precisamente i Monti Măcin (nel sud-est della Romania). Anche se dallaltezza paragonabile a quella delle colline, i Monti Măcin offrono paesaggi particolari e stupende forme geologiche che si possono scoprire grazie ai percorsi di bassa difficoltà. Un viaggio nella zona è unottima occasione per unescursione o una vista nella Riserva della Biosfera del Delta del Danubio, una delle più gettonate attrattive turistiche in Romania. Il direttore del Centro di Informazione e Promozione Turistica Măcin, Dan Staicu, ci ha presentato un percorso turistico alla scoperta della la vetta Culmea Pricopanului.
“La visita dovrebbe cominciare al Centro di Informazione e Promozione Turistica, dove i turisti troveranno informazioni e materiali di presentazione, realizzati con il sostegno del Comune di Măcin. Poi, nelle vicinanze della città, cè Culmea Pricopanului, un percorso segnato da un cartello blu, che inizia nei pressi di Măcin, dalla strada nazionale 2D, davanti a una santella. La durata del percorso a piedi è di 4 ore, cui si aggiungono gli intervalli per scattare foto e riposarsi. Le formazioni geologiche spettacolari, che si formarono 255 milioni di anni fa, incantano sempre i turisti con forme che sembrano da un altro mondo, e la cima del Monte Pricopanul offre ampie panoramiche sulla Vallata Măcin, sul Danubio, sulla Valllata Luncavița e sulle città di Galați, Brăila e Reni. Tra le formazioni strane che si incontrano lungo questo percorso, la Sfinge della Dobrugia, i monoliti erosi tipo Le Vecchie Donne dei Monti Bucegi, e sempre in questarea si incontrano piante molto rare, dimportanza internazionale, come la campanula alpina della Dobrugia o il garofano nano. In questo habitat vivono anche rettili come la tartatuga o il ramarro orientale della Dobrugia. La tartaruga è, del resto, anche tutelata per legge » ha precisato Dan Staicu.
Nonostante non siano coperti da vaste foreste, i Monti Măcin e le vallate intorno ospitano anche grandi mammiferi, come il capriolo, la volpe, lo sciacallo dorato e il cinghiale. Per chi fosse interessato a più che una semplice gita, anzi a una vera e propria vacanza nei Monti Măcin, nella città di Măcin e nella località Greci, uno dei punti di partenza delle gite, ci sono anche strutture ricettive. Inoltre, lEnte gestore del Parco Nazionale dei Monti Măcin ha allestito un campeggio proprio alle falde della montagna, nella zona chiamata “La fontana miracolosa”. Il direttore del Centro di Informazione e Promozione Turistica Măcin, Dan Staicu, racconta che le gite nei Monti Măcin sono raccomandate in primavera e autunno. Se si segue un altro percorso che parte da Greci, si può raggiungere la più alta vetta dei Monti Măcin.
“Unaltra attrattiva della zona è la Vetta Țuțuiatu, sullomonimo percorso turistico. Il percorso parte dal centro del paesino Greci ed è segnato da un tirangolo blu. Lungo questo percorso, nellovest dei Monti Măcin, sorge la più alta vetta, Țuțuiatu, di 467 metri, formatasi circa 295 milioni di anni addietro. La panoramica che si può ammirare da questa vetta è vasta e spettacolare. Si avvistano Culmea Pricopanului e la principale cima dei Monti Măcin, le città di Galați, Măcin e Brăila, la vallata Greci, la cima Iacobdeal e la riserva naturale Chervan Tulcea. Sempre da qui si nota il braccio del vecchio Danubio, lodierno braccio Măcin. Nella zona coperta di foreste di questo percorso scopriamo paesaggi da foresta balcanica, mediterranea e centro-europea. In primavera, nei mesi di aprile-maggio, lungo lo stesso tragitto si può ammirare la peonia della Dobrugia, tutelata per legge. Sempre qui, lEnte gestore del Parco Nazionale dei Monti Măcin ha allestito due campeggi, uno alla Sorgente degli Italiani, il secondo a Valle Secca. I turisti che raggiungono la zona possono trovare vitto e alloggio sia a Măcin, che a Luncavița, perchè il percorso parte da Greci e va fino a Cetățuia – Luncavița, oppure negli agriturismi di Greci, dove ci sono aree campeggi », ci ha detto Dan Staicu.
I percorsi turistici nei Monti Măcin sono 12, di bassa e media difficoltà, e sono percorribili in un unico giorno. Il più lungo conta 12 km. Il fiore allocchiello della zona sono i vasti vigneti e le cantine dove si possono fare degustazioni di ottimi vini. Con maggori dettagli, il direttore del Centro di Informazione e Promozione Turistica Măcin, Dan Staicu.
“E se parliamo dei più antichi monti in Romania, va detto che il vigneto Sarica Niculițel è il più antico in Dobrugia e vanta tre centri viticoli: Măcin, Niculițel e Tulcea. A Măcin possiamo scoprire i segreti della cantina durante una degustazione dei migliori vini. La storia di questi vini la apprenderete direttamente da chi li produce, gente appassionatissima dellarte della vinificazione. Le degustazioni sono, quindi, accompagnate dalla storia del vino di Măcin, delle tecniche di vinificazione, da storie sulle modalità di servire il vino, di individuazione dei vitigni e sugli abbinamenti al cibo. Vi si coltivano vitigni sia romeni, che internazionali, e tra quelli romeni ricordiamo Feteasca Regală, Feteasca Albă, Tămâioasa Românească, Feteasca Neagră”, ci ha raccontato Dan Staicu.
Oltre allenogastronomia locale, la Dobrugia è gettonattissima per le sue tradizioni, leggende e, soprattto, la sua multiculturalità. In Dobrugia convivono ben 18 comunità etniche, tra cui le più numerose sono i turchi, i tartari, i russi di antico rito ortodosso, i greci, i bulgari e gli italiani.