La peonia, il fiore nazionale romeno
Verso fine maggio e inizio giugno, gli amanti della natura possono ammirare in varie zone turistiche della Romania un fiore antico e raro, tutelato per legge, dichiarato monumento della natura nel 1932.
Adina Vasile, 03.06.2019, 19:13
Verso fine maggio e inizio giugno, gli amanti della natura possono ammirare in varie zone turistiche della Romania un fiore stupendo, tutelato per legge, cui è stata persino dedicata una giornata speciale: il 15 maggio. Si tratta della peonia, fiore antico e raro, di cui gli specialisti dicono sia sopravvisuto persino allepoca glaciale, e che è stato dichiarato monumento della natura in Romania sin dal 1932.
La peonia fiorisce in Romania intorno al 21 maggio, momento attesissimo da chi vuole dilettarsi con paesaggi mozzafiato. La specie tipica per la Romania, la paeonia peregrina, cresce spontaneamente in alcune regioni del Paese, soprattutto in Dobrugia (sud-est), in zone come Babadag, Enisala, Niculiţel e Măcin, ma anche in altre zone come Troianu, in provincia di Teleorman, Comana in provincia di Giurgiu, Zau de Câmpie, in provincia di Mureş, Pleniţa, in provincia di Dolj, o Stoicăneşti, in provincia di Olt.
La Dobrugia è una regione contraddistinta dalla convivenza di più entie e, quindi, dalla multiculturalità. Nel nord della regione, a due ore dalla città di Costanza, si trova il Parco Nazionale dei Monti Măcin, dove gli appassionati vanno alla ricerca delle peonie sin dallinizio di maggio. Se andate alla ricerca delle peonie, prima di iniziare la salita verso le radure montane dove crescono, vi consigliamo una sosta nel paesino Greci, in provincia di Tulcea, alle falde dei Monti Macin.A Greci scoprirete i membri di una delle tante minoranze storiche della Dobrugia, i friulani emigrati alla fine dellOttocento per lavorare nelle cave di granito della zona, attirati dalla richiesta di manodopera specializzata e dalle promesse di prosperità. Negli anni a cavallo della Seconda Guerra Mondiale, la comunità friulana di Greci era giunta a circa quattrocento-seicento persone, per poi ridursi lungo il tempo alle circa settanta donne e ai pochissimi uomini che vi abitano oggi e che conservano ancora le loro tradizioni. Per raggiungere le riserve naturali di peonie nella zona di Greci dovete seguire il percorso turistico Cozluk, lungo16 km, che parte dal paesino Greci e sale verso il versante occidentale del Monti Măcin, un percorso percorribile parzialmente in auto e poi a piedi. Oppure potete scegliere i tanti percorsi cicloturistici nei Monti Măcin. Cozluk, di bassa difficoltà, in quanto segue le strade forestali, è un percorso che attraversa una fitta foresta di querce e di tigli.
Nel Parco dei Monti Măcin potete accedere per un piccola tassa di 6 lei (pari a 1,26 euro). La paeonia peregrina cresce nelle radure scaldate dal sole delle foreste. È stata proposta come fiore nazionale, in quanto molto presente nella cultura romena, quasi parte dellidentità nazionale. È immancabile dal folclore romeno, essendo associata alla bellezza, allamore e alla nostalgia – nelle fiabe, nelle canzoni, nella poesia e nella letteratura, in generale, ma anche nella pittura, nei costumi popolari, nei tapetti e altri oggetti di artigianato. Sono circa 100 mila i romeni, secondo le statistiche, che recano nomi o cognomi ispirati a quello della peonia -“bujor”- in romeno. La peonia è stata persino adottata dal Ministero della Difesa romeno come emblema delleroismo. Viene appesa al bavero in occasione della Giornata dei Veterani (11 novembre) o di altre feste dedicate alla memoria degli caduti in guerra. A novembre 2015, lAssociazione Caritatevole dellEsercito romeno “I compagni”, ha registrato la peonia come emblema delleroismo presso lUfficio di stato per Invenzioni e Marchi.
Sono tante le sagre campestri dedicate a questo stupendo fiore nel Paese, come quella nel comune Valea Nucarilor, in provincia di Costanza, o quella di Pleniţa, in provincia di Dolj. La provincia di Tulcea vanta tante riserve naturali di peonie, tra cui quella di Enisalaoppure quella nota come “La collina delle peonie”, nel comune Ciucurova, e sagre campestri che le sono state dedicate, tra cui spicca la sagra organizzata dalla comunità ucraina del paesino Fântâna Mare. La sagra è unoccasione per fare unimmersione nella multiculturalità della Dobrugia, riunendo un gran numero di rappresentanti della comunità ucraina della regione, da località come Chilia Veche, Murighiol, Letea, Tulcea e Sulina. Levento porta ogni anno un messaggio di tutela e conservazione della natura.
Se giungete a Enisala, nel nord della Dobrugia, non lasciatevi sfuggire loccasione di visitare anche lomonima fortezza medievale, il cui nome proviene da una vecchia combinazione di parole turche – Yeni e Sale – ossia “nuovo villaggio”. La fortezza sorge in cima ad una collina da dove si può ammirare un bellissimo panorama sul mare. Risale alla seconda metà del XIVesimo secolo e fu destinata al controllo della navigazione nella zona verso il nord, verso il lago Razim, praticamente una laguna sul litorale del Mar Nero, collegata col fiume Danubio tramite due canali. Nel XIIIesimo e nel XIVesimo secolo, tutto il commercio sul Mar Nero era controllato dai commercianti genovesi, che avevano il monopolio delle zone vicine. Siccome i genovesi avevano le possibilità materiali per costruire anche una fortezza delle dimensioni di Enisala, con elementi di architettura orientali e occidentali, sono loro i presunti costruttori della fortezza di Enisala.