La Contrada di Buzau, destinazione europea di eccellenza
La Provincia di Buzau, nel sud-est della Romania, è una delle più attraenti destinazioni di turismo rurale ed enogastronomico nel nostro Paese, grazie a paesaggi e fenomeni naturali unici e al patrimonio di tradizioni culinarie.
Adina Vasile, 20.02.2013, 13:21
La Provincia di Buzau, nel sud-est della Romania, è una delle più attraenti destinazioni di turismo rurale ed enogastronomico nel nostro Paese, grazie a paesaggi e fenomeni naturali unici e al patrimonio di tradizioni culinarie, portato ogni anno alla ribalta a feste campestri e sagre gastronomiche. Nel 2007, è stato avviato un progetto per la creazione nel nord-ovest della Provincia di Buzau, all’incrocio delle tre province storiche romene Transilvania, Moldavia e Valacchia, del geoparco “La contrada di Buzau”. Promosso dal Centro Geomedia dell’Università di Bucarest in collaborazione con il Consiglio Provinciale Buzau, 17 comuni della Provincia di Buzau, l’Associazione “Monteoru Renaissance” e la filiale Buzau dell’Associazione romena per la Promozione del Turismo rurale, ecologico e culturale (Antrec), il progetto si propone di valorizzare, oltre alle attrattive naturalistiche, l’agriturismo e l’ospitalità rurale, e le tradizioni enogastronomiche. Il geoparco “La Contrada di Buzau”, che dovrebbe essere pronto entro il 2015, aspira a diventare membro ufficiale della rete globale dei geoparchi istituita dall’Unesco.
Nel 2012, la “Contrada di Buzau” ha ottenuto il riconoscimento di “destinazione europea di eccellenza per il turismo rurale” nell’ambito del concorso EDEN, con cui la Commissione Europea promuove dal 2007 mete turistiche europee uniche rimaste finora relativamente inesplorate. EDEN premia le iniziative che hanno contribuito alla promozione del turismo locale attraverso la valorizzazione delleredità rurale, culturale e naturale. Il geoparco romeno, in cui ricadono comuni come Berca, Colti, Lopatari e Manzalesti, racchiude siti di particolare importanza geologica e turistica, tesori unici in Romania e in Europa, tra cui i Vulcanetti di Fango di Berca, i Fuochi vivi di Lopatari, la Montagna di sale di Manzalesti e le miniere di ambra di Colti. Detti anche salse, i vulcanetti di fango di Berca sono infatti delle piccole colline alte 5-6 metri, nei cui crateri si trovano pozze di fango ribollente per le emissioni di gas metano dal sottosuolo e che gettano fango invece di lava. Nelle giornate siccitose, quando il fango si asciuga e crepa in decine di pezzi, a Berca si può amirare un paesaggio dall’aspetto quasi lunare, una calamita per i turisti appassionati di fotografia. In nessun’altra parte del mondo esiste una zona con tanti vulcanetti di fango attivi come nella provincia romena di Buzau. Nella Riserva naturale il “Fuoco Vivo di Lopatari”, invece, si possono vedere emergere fiamme alte un metro e mezzo per le emissioni di metano dal sottosuolo, fenomeno interessante soprattuto di notte. Il paesino Colti ospita, dal canto suo, un Museo dell’ambra, unico in Romania, perchè qui si trova una riserva geologica di circa 2 ettari e mezzo, ricca di giacimenti di ambra, resina fossile a diversi colori, proveniente da diverse specie di pini, la cui età è stimata a 50-60 milioni di anni. Gli abitanti di Colti hanno adoperato questa “pietra semipreziosa” per confezionare gioielli e amuleti e persino per varie terapie perchè una diffusa superstizione le attribuisce il potere di far passare il mal di testa e di scacciare gli incubi. Allestito in una casa contadina, il museo dell’ambra di Colti ospita una delle più belle collezioni di ambra nel mondo, di circa 300 pezzi, alcune dalle forme particolari, ma anche attrezzi usati per l’estrazione e la lavorazione dell’ambra, gioielli dell’epoca moderna, foto, oggetti di etnografia e arte popolare. Il fiore all’occhiello della collezione è un orecchino di ambra in cui si è conservata una formica e un pezzo di ambra di quasi 2 chilogrammi. Il maggiore, di 3,45 chili, si trova al Museo Provinciale Buzau. L’ambra tipica della zona di Colti, chiamata “romanite”, è una delle più antiche nel mondo. La sua estrazione e sfruttamento risalgono a molti secoli fa e per molto tempo furono la principale attività economica nella zona. La miniera di ambra, chiusa nel 1947, si trova vicino al Museo.
La Contrada di Buzau, come del resto, l’intera provincia, vantano anche tante attrattive gastronomiche. Il Paesino Varlaam, del Comune Gura Teghii, con un’intensa attività pastorale e di caseificazione domestica, porta ogni primavera alla ribalta le sue attrattive gastronomiche ad una festa campestre cui partecipano agriturismi con lecornie locali, come l’agnello con panna e verdure, lo spezzatino con aglio, cipolla e spinaci, e la grappa di Varlaam.
“Le tradizioni locali sono celebrate ogni anno con sagre e festival di gastronomia. La prima festa campestre della primavera, “Lo svezzamento degli agnelli”, è ospitata a maggio dal paesino Varlaam e illustra le usanze pastorali della zona, segnando il momento in cui gli agnelli vengono svezzati perchè le pecore possano essere munte e i pastori portano i greggi sui pascoli del Monte Penteleu. A questa festa potete assaggiare pietanze pastorali tradizionali, tra cui il prelibatissimo bulz, la tipica polenta con ricotta cotta sulla brace. Poi, in autunno, si svlgono il Festival del vino di Breaza e il Festival del vitigno Tamaioasa, simbolo della cantina Pietroasele, la Sfilata dei produttori di verdure di Sapoca e il Festival delle Salsicce di Plescoi. I nostri agriturismi svolgono programmi di promozione turistica con l’illustrazione delle tradizioni, con gite nella natura, con attività di pesca, con caccia ai tartufi nei boschi e laboratori di cucina dedicati ai tartufi, e raccolta di piante medicinali. Poi, alla fine dell’autunno i turisti possono partecipare alla vendemmia e alla preparazione del vino e della grappa secondo metodi tradizionali. Per gli amanti di etnografia e folclore, gli artigiani popolari fanno dimostrazioni di pittura di uova e di ricami del costume tradizionale romeno. Negli agriturismi potete assaggiare inoltre il formaggio tipico, il burro casalingo e la trota affumicata in rami di pino. Gli amanti dell’adrenalina possono praticare il mountain-biking sulle strade forestali, le arrampicate, i viaggi off-road, il volo con il parapendio e il rafting sul fiume Buzau. Il progetto “La Contrada di Buzau” prevede anche la creazione di una serie di percorsi turistici, tra cui 5 di mountain biking e off road, e di una serie di info point turistici. Per quanto riguarda la capienza turistica, la provincia ha quasi tre mila posti letto in alberghi e agriturismi dotati con le più moderne facilità, come piscine e campi da tennis”, ha raccontato a RRI Mihaela Tescaru, dell’Ufficio Promozione e Sviluppo Turistico e Agrituristico del Consiglio Provinciale Buzau.
Chi fa una sosta, ad esempio, nel Paesino Varlaam, troverà nell’offerta degli agriturismi locali la tradizionale terapia con siero di latte, praticata da secoli nella zona, una cura di detossificazione con l’aiuto del siero di latte mescolato a frutti di bosco, a mele, a fragole e carote. Le cure interne sono consigliate a quelli che hanno problemi di fegato o di stomaco. La terapia è diventata nota al mondo medico 1859, grazie al proprietario terriero Enache Persescu che fece costruire a Varlaam un centro termale molto ricercato a quell’epoca dagli abbienti della capitale Bucarest.
Con una grande affluenza di pubblico ogni anno, il Festival delle Salsicce di Plescoi, in programma ad ottobre, propone alle buone forchette gli insaccati tipici della provincia fatti con carne di pecora, il primo marchio tradizionale registrato in Romania e riconosciuto nell’Ue. Si tratta di una salsiccia piccante, dal gusto speciale grazie all’erba livemente salata pascolata dalle greggi nella zona, e condita con peperoncino e aglio, che reca il nome del paesino in cui viene preparata tradizionalmente. Le salsicce di Plescoi si abbinano benissimo al formaggio e ai pomodori e si preparano di solito con faggioli, con patate o con cavolo al forno. La zona di Buzau è famosa anche per la salsiccia chiamata babic, per la cipolla rossa, per le ciambelle di Buzau, e per la grappa di Chiojdu, brand gastronomici registrati presso l’Ufficio Marchi romeno.