Invito in Provincia di Iași
Cattedrali, palazzi e musei unici, il primo giardino botanico universitario in Romania, ma anche una delle più belle 25 biblioteche nel mondo. Ecco alcuni motivi per cui la città romena di Iași può essere la destinazione ideale di vacanze.
Daniel Onea, 03.12.2021, 17:10
Cattedrali, palazzi e musei unici,
il primo giardino botanico universitario in Romania, ma anche una delle più
belle 25 biblioteche nel mondo. Ecco alcuni motivi per cui la città romena di Iași
può essere la destinazione ideale di vacanze. Accanto ad Anca Zota, coordinatrice
del Centro nazionale di informazione e promozione turistica, scopriamo le più
interessanti attrattive della Povincia di Iași e dell’omonimo capoluogo. Una prima sosta potrebbe essere il Museo
dell’Università, piccolo, ma ricco di reperti. Vanta un’importante collezione
dedicata alla Civiltà Cucuteni, che risale a 5.000 anni fa, che offre
informazioni sulla storia della regione. Lo stesso edificio ospita un museo
dell’Università di Iași, la prima in Romania. Questa prima tappa aiuterà il
turista a capire dov’è iniziata la vita della città e qual è stata la sua
evoluzione.
Il museo sorge sul Viale Carlo,
che ospita anche l’Università di Iasi, un edificio risalente al 1896.
Continuiamo il viaggio accanto ad Anca Zota. Vi si può visitare la Sala dei Passi Persi, con bellissimi dipinti, realizzati
da Sabin Bălașa, poi una delle più belle blblioteche in Romania e nel mondo,
secondo alcuni specialisti, la biblioteca dell’Università Tecnica Gheorghe
Asachi. Continuando il viaggio sul Viale Carlo, si giunge alla Biblioteca
Centrale Universitaria. La sua fondazione fu un’iniziativa della Fondazione Re Ferdinando.
Spicca per la sua architettura particolare, ma anche gli interni lavorati in
marmo di Carrara e mosaici veneziani. La biblioteca si può visitare nell’ambito
di un tour guidato previa prenotazione on line. Per una vista panoramica sulla
città si può salire nella cupola.
Il viaggio potrebbe proseguire
sulla Strada Lăpușneanu, dove i turisti possono prendere una pausa caffè o per
un assaggio. Qui ci sono moltissimi
caffè carini. La prossima tappa può essere il Museo dell’Unità, che illustra la
storia dei Principati Romeni. Sempre lungo questa strada sorge l’Albergo Traian,
progettato dal celebre Gustave Eiffel. Poi si giunge in Piazza dell’Unità, dove
fu festeggiata per la prima volta l’unione dei Principati Romeni, quando Alexandru
Ioan Cuza fu eletto principe della Moldavia e Valacchia, nel 1859. Del resto,
anche ai nostri giorni, in Piazza dell’Unità si svolgono le feste più
importanti, che riportano alla ribalta le tradizioni romene. Nelle vicinanze
sorge un museo nuovo, estremamente interessante – la Casa dei Musei – si tratta
di un unico edificio, con una storia molto triste, che ospita ben 5 musei. È
passato alla storia come sede della Questura dove furono massacrati migliaia di
ebrei durante il pogrom di Iași, del giugno 1941. All’inizio era appartenuto a
una famiglia ebraica abbiente, e ospitava società culturali, ha raccontato
sempre Anca Zota.
La passeggiata virtuale continua
sul Viale Stefano il Grande, verso la Spianata d’Oro, intorno alla quale si
sviluppò la città lungo i secoli. In
uno spazio piccolissimo sorgono il Teatro Nazionale, il primo teatro nazionale
in Romania, e la Metropolia della Moldavia e Bucovina, famosa per il maggiore
pellegrinaggio ortodosso nel Paese. Vi si possono, inoltre, ammirare la sede
del Comune di Iași, l’ex Palazzo Roznovanu, ma anche il Monastero Tre Gerarchi,
dove è stata fondata la prima istituzione d’insegnamento superiore romeno, nel
1640, su iniziativa del principe Vasile Lupu. E, non in ultimo, troviamo il
simbolo della città di Iasi, il Palazzo della Cultura, che ospita 4 musei: il
Museo di Storia, il Museo di Tecnica e Musica Meccanica, il Museo d’Arte e il
Museo di Etnografia, ci ha detto Anca Zota.
Per i turisti che non hanno molto
tempo a disposizione, Anca Zota, la coordinatrice del Centro nazionale di
Informazione e Promozione turistica di Iași, raccomanda ai turisti di
cominciare con le attrattive nei dintorni della città. Ad esempio, la Riserva
palenteologica Repedea. È una zona
unica, oggetto di numerosi studi palenteologici, molto importante dal punto di
vista della vegetazione, della fauna e del suolo. Là si trovano reminiscenze
del Mare Sarmatico. Un altro percorso interessante porta verso il Monastero Cetățuia.
Nella zona Dobrovăț si trova un paesino fondato dal principe Stefano il Grande,
nel 1504, a 30 km da Iași, dove i turisti possono scoprire le tradizioni locali
e alloggiare in agriturismi. Da visitare anche il Palazzo di Ruginoasa,
appartenuto al principe Alexandru Ioan Cuza, con una storia molto interessante.
Nelle sue vicinanze, sorge il Castello di Miclăușeni, dove gli ospiti possono
trovare vitto e alloggio. Là si organizzano anche eventi: feste di Natale o
balli. Un piccolo museo molto interessante è quello della Vite e del Vino di
Hârlău, ha raccontato Anca Zota a RRI.
Il
Comune di Iași ha già iniziato i preparativi per
le Feste Invernali. Le luminarie saranno accese nella città, come per
tradizione, nel giorno in cui si celebra la Festa Nazionale della Romania, il 1
Dicembre. Vi scoprirete ben 700 abeti in fioriere sparsi per la città e, nella
zona pedonale, 14 abeti grandi addobbati.