Invito al Carnevale delle Lole
Ogni anno, a fine gennaio-inizio febbraio, a Sibiu, una delle più belle città della Transilvania, regione nel centro della Romania, e Agnita, cittadina della provincia di Sibiu, si svolge il tradizionale Carnevale delle Lole.
Adina Vasile, 25.01.2018, 08:00
Ogni anno, a fine gennaio-inizio febbraio, a Sibiu, una delle più belle città della Transilvania, regione nel centro della Romania, e Agnita, cittadina della provincia di Sibiu, si svolge il tradizionale Carnevale delle Lole, noto anche come La Corsa delle Lole.
La leggenda dice che le Lole salvarono la citadella di Agnita durante un assedio dei tartari. Circondati dai nemici, gli abitanti, che si erano rifugiati nella chiesa fortificata, si sarebbero salvati dopo che la figlia di un pellicciaio, dal nome Orsola, spaventò e mise in fuga i nemici indossando stracci di tela bianca e nera e una maschera demoniaca e facendo rumori molto forti con un campanaccio e una frusta. I tartari credettero fosse il diavolo e si diedero alla fuga. Ai nostri giorni, tramite questa usanza si caccia via, in modo simbolico, l’inverno, e si dà il benvenuto al nuovo anno.
Fortificata dai romani, che le diedero il nome di Cibinum, nel dodicesimo secolo Sibiu fu colonizzata, come tutta la Transilvania, dai Sassoni dell’Ordine teutonico, e prese il nome di Hermannstadt. A partire dal Medioevo conobbe un continuo sviluppo economico grazie all’attivita delle corporazioni degli artigiani, dalla cui attività trae l’origine anche il Carnevale delle lole. Nel 14esimo secolo le corporazioni erano circa 19, mentre nella seconda metà del 16esimo secolo ce n’erano 29, e verso il 1780 ben 40. Anche l’altro borgo sassone della Transilvania in cui si svolge il Carnevale delle Lole, Agnita, vanta una lunga tradizione delle arti artigianali.
Facciamo, però, un tufo nel passato per ricordarci com’e nata l’usanza delle lole, connessa alla sfilata delle corporazioni degli artigiani.
Ogni anno, nell’ultima domenica di gennaio, si svolgevano le elezioni delle corporazioni. In questa occasione veniva consegnato il baùle con tutti i documenti della corporazione al nuovo capo mastro e ai nuovi garzoni di bottega. La consegna era assecondata dalle lole, personaggi umoristici che avevano la missione di proteggere e scortare i bauli, interpretati dai membri della stessa famiglia, dai loro parenti e vicini, che sfilavano per le vie della città. Fu così che nacque un’usanza popolare molto importante per la comunità sassone della zona. Il nome di lole proviene dal verbo tedesco lallen- balbettare e accenna al modo di parlare sotto la maschera di questi partecipanti-personaggi.
Quando le corporazioni furono sciolte, nel 1882, il carnevale fu messo al bando. L’usanza fu ripresa con delle interruzioni a causa dei vari avvenimenti storici. A partire dal 1969, per 30 anni, durante il regime comunista, l’antica usanza fu rinvigorita e il Carnevale fu organizzato ogni anno. Durante la Sfilata storica delle Lole erano presentati i prodotti artigianali locali fatti nelle fabbriche sorte al posto dei vecchi laboratori artigianali.. Dopo l’esodo massiccio degli etnici sassoni della Transilvania verso la Germania, nel 1990, questa prestigiosa tradizione della comunità sassone è stata, però, dimenticata. Fu riportata alla ribalta da un piccolo gruppo di iniziativa di Agnita, presieduto dall’insegnante Bodgan Patru, con il sostegno delle autorità locali. Nel 2008, è nata ad Agnita l’associazione La Corporazione delle Lole, che conta oltre 150 membri, con la missione di salvaguardare e promuovere la pittoresca usanza sassone.
Il Carnevale delle lole fa rivivere le tradizioni delle corporazioni degli artigiani, le arti tradizionali, e simboleggia, in un contesto umoristico, il passaggio nel nuovo anno. La Sfilata storica delle Lole è seguita dalla Corsa delle lole e si conclude in bellezza con il Ballo delle Lole. Nella Sfilata storica delle Lole i personaggi si susseguiscono a seconda dell’importanza rivestita nel passato dalla corporazione che rappresentano. Cosi’ la sfilata è aperta dal capomastro della corporazione degli stivalai, seguita dalla corporazione dei sarti e da quella dei pellicciai, mentre l’ultima a sfilare è la corporazione dei bottai. I partecipanti-personaggi indossano maschere dipinte e sono muniti di frittelle. Essi corrono in gruppi lungo le strade per scacciare gli spiriti maligni a colpi di frusta e suoni di campanaccio. Lungo il percorso, le lole coinvolgono il pubblico in una danza tradizionale e quelli che vi partecipano e riescono ad indovinare chi si nasconde dietro la maschera ricevono in premio una frittella.
La sfilata si ferma davanti al Comune dove si fanno auguri di salute e prosperità per il nuovo anno. Il momento culminante è quello in cui tutte le lole si tolgono le maschere. Dopo il tramonto la gente rientra a casa per continuare a festeggiare fino all’alba.
Quest’anno, se vi capita di giungere a Sibiu e Agnita, siete attesi, il 28 gennaio, al Festival delle lole, per scoprire non solo questa usanza, ma anche le danze tradizionali degli etnici tedeschi, e per assaggiare delle prelibatissime frittelle, tè caldo e vino cotto.