Il Maramures, tra le prime 20 destinazioni per il 2015
Il Maramures, regione nel nord della Romania, è stato incluso dalla National Geographic Traveler tra le prime 20 destinazioni turistiche del mondo da visitrare nel 2015.
Adina Vasile, 04.12.2014, 15:19
Il Maramures, regione nel nord della Romania, è stato incluso dalla National Geographic Traveler tra le prime 20 destinazioni turistiche del mondo da visitare nel 2015. Gli specialisti della celebre pubblicazione americana definiscono il viaggio in Maramures un must” per vivere un’esperienza unica in Europa. La regione del Maramureş, circondata da una cornice montuosa, è nota per le bellezze naturali e l’ospitalità della gente e per la tramandazione di generazione in generazione delle usanze e dei mestieri, tra cui prevale l’intaglio del legno. Numerosi i turisti romeni e stranieri che la scelgono per le vacanze, perchè il posto ideale per un’immersione in secolari tradizioni e nella civiltà rurale genuina. È una regione etnografica in cui le usanze popolari si sono conservate meglio che in altre zone della Romania.
Il Maramures è soprannominato “la contrada del legno” perchè ha un ricco patrimonio forestale che favorì lungo il tempo lo sviluppo di una vera e propria “civiltà del legno”. Non a caso, gli abitanti del Maramures sono maestri nell’arte dell’intaglio del legno. Della loro maestria testimoniano i portoni in legno intagliato delle masserie e le chiese in legno dagli altissimi campanili. Le chiese ortodosse con influssi gotici, tipiche del Maramures, la maggioranza risalenti ai secoli XVII e XVIII, sono circa 100, e 8 di esse sono state incluse nella lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco nel 1999. Gotico del Maramures” – è così che si chiama lo stile architettonico di queste chiese costruite in legno di quercia e di pino. La chiesa “La nascita della Madonna”, nella lista Unesco, che sorge nel paesino Ieud, in cima ad una collina, e risale al 1718, è nota come “la cattedrale in legno del Maramures”. Custodisce una meravigliosa collezione di icone su vetro. Il suo interno è interamente decorato da affreschi post-bizantini risalenti al 1782, realizzati dal celebre pittore di icone Alexandru Ponehalschi. Tra le travi di questa chiesa fu scoperto il Codice di Ieud, risalente agli anni 1391-1392, ritenuto il più antico testo romeno scritto con caratteri cirillici. Attualmente, il Codice è custodito presso la Biblioteca dell’Accademia Romena.
Un’altra tappa sulla “via delle chiese in legno” del Maramures è la chiesa “Santi Arcangeli” del paesino Şurdeşti, del 1766, fino a poco tempo fa la più alta chiesa in legno dell’Europa. Alta 72 metri (di cui 54 metri solo il campanile), questa chiesa è diversa dalle altre perchè uniate. I suoi affreschi interni sono stati realizzati alla fine del XVIIIesimo secolo. Lungo il percorso delle chiese in legno del Maramures nella lista Unesco, troviamo anche la Chiesa di Bârsana, alta 57 metri, che fa parte di un complesso monastico. Qui, se volete passare qualche giorno tranquillo in mezzo alla natura, potete anche trovare alloggio a prezzi molto convenienti. Le altre chiese in legno del Maramures, Patrimonio dell’Umanità, sono quelle di Budeşti, Deseşti, Poienile Izei, Plopiş e Rogoz.
Il Maramures significa molto di più delle chiese in legno. La regione ospita ancora secolari attività di pastorizia e allevamento di pecore e un piatto assolutamente da assaggiare nella zona e’ il “balmosc”- la polenta tipica con formaggio di pecora, latte e burro. Il Maramures vanta anche coloratissimi costumi popolari, paesaggi mozzafiato, una grappa da non dimenticare e gente ospitalissima. Nel Maramures sarete accolti col famoso aperitivo di benvenuto — horinca – la grappa tipica di prugne o mele. Lo conferma a Radio Romania Georgeta Maria Iuga, manager culturale, intervistata dal corrispondente locale Adrian Marchis.
Il Maramures, oltre ai monumenti storici e al patrimonio rurale particolarmente ricco, vanta anche tesori umani. Ci sono tantissimi artigiani che con le proprie mani riescono a creare vere meraviglie. E poi l’ospitalità, che non è formale. Il turista diventa parte della famiglia ed è accolto con tutto il cuore.”
Se volete fare un tufo nella civiltà rurale di questa regione romena, vi invitiamo al Museo della Civiltà Rurale del Maramures, nella città di Sighetu Marmatiei, ideato come un villaggio tradizionale, in cui tutte le viuzze portano verso la chiesa in legno, la più antica costruzione all’interno del museo, eretta con materiali provenienti da una chiesa del XVIesimo secolo. Aperto nel 1981, il museo ospita 30 masserie tradizionali, le cui case in legno, risalenti ai secoli XVII-XVIIIesimo, sono state fatte dai mastri artigiani locali. Il portone tipico del Maramures e la malga sono altre attrattive del museo.
Nel periodo tra Natale e il 6 gennaio, i villaggi del Maramures ospitano bellissimi spettacoli di maschere popolari e, sempre in questo periodo, la città di Sighet ospita un festival delle tradizioni invernali dove sfilano in centinaia per le strade in costumi popolari e maschere caratteristiche per ciascuno paesino. Un’altra attrattiva del Maramures famosa ormai in tutto il mondo è il Cimitero Allegro di Sapanta.