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Il gusto come patrimonio

Lo scorso 10 ottobre, in occasione della Giornata dei prodotti agroalimentari romeni, Timisoara, capitale europea della cultura 2021, ha ospitato la cerimonia di premiazione dei vincitori del Concorso di ricette tradizionali Il Gusto come patrimonio.

Il gusto come patrimonio
Il gusto come patrimonio

, 29.10.2018, 17:27

Vi invitiamo in Banato, regione storica multiculturale nel sud-ovest della Romania in cui ricadono le province di Caras Severin, di Timis e, parzialmente, di Arad. La più grande città del Banato è Timisoara, che vanta un ricco patrimonio architettonico e culturale e che è la città romena designata “Capitale Europea della Cultura 2021”. Timisoara, città cosmopolita, è, infatti, la seconda in Romania ad essersi aggiudicata il titolo, dopo Sibiu, capitale europea della cultura nel 2007. Va ricordato che il titolo di Capitale Europea della Cultura è attribuito ad una città dellUe, da Paesi candidati o pre-candidati, per un anno, sin dal 1985. Le città scelte devono presentare, per un anno, un programma culturale innovativo e denso atto a valorizzare la ricchezza, la diversità e le somiglianze nella cultura europea davanti ad un pubblico internazionale.



Lo scorso 10 ottobre, in occasione della Giornata dei prodotti agroalimentari romeni, il Centro Culturale Ambasciata di Timisoara ha ospitato la cerimonia di premiazione dei vincitori del Concorso di ricette tradizionali “Il Gusto come patrimonio”, organizzato nellambito del progetto “Rallentare”.



“Rallentare” si annovera tra i progetti inclusi nel dossier di candidatura di Timisoara – capitale europea della cultura. Sviluppato dallAssociazione Timisoara – capitale europea della cultura 2021 e lAssociazione CRIES – il Centro di Risorse per Iniziative Etiche e Solidali – e cofinanziato dal Consiglio Provinciale Timis, il progetto è volto alla riscoperta del complesso legame tra cibo e cultura, come parte del patrimonio.



Il concorso “Il Gusto come patrimonio” ha premiato la tipicità delle ricette, luso di ingredienti naturali, la rilevanza delle ricette per una delle comunità del Banato oppure la loro capacità di evocare la multiculturalità della regione, nonchè la creatività dei partecipanti, essendo completato da una tavola rotonda sulla valorizzazione del “Cibo come patrimonio immateriale”. Mihaela Vetan, presidente del CRIES, unong creata nel 2009 al fine di promuovere leconomia sociale e solidale, il consumo responsabile, il sostegno ai piccoli produttori e allagricoltura sostenuta dalla comunità, ha raccontato a RRI che il progetto “Rallentare” è uno multinannuale che si propone di incoraggiare un modello responsabile di consumo e produzione alimentare. Si rivolge praticamente a consumatori, piccoli produttori e farmer, organizzatori di eventi culturali, ristoranti e caffè interessati a promuovere nelle loro offerte i prodotti locali.



“Assieme allAssociazione Timisoara – capitale europea della cultura cerchiamo di integrare il concetto di sostenibilità, di cibo sano, in più programmi organizzati dallassociazione. Una delle attività sviluppate nellambito del progetto Rallentare è proprio il concorso Il gusto come patrimonio, dedicato alle ricette tipiche del Banato. Per noi è stata unoccasione di riflessione sul patrimonio gastronomico di questa zona multietnica, qundi ricca di influssi culturali, inclusivamente nella gastronomia. Abbiamo proposto ai partecipanti di frugare nei cassetti della nonna alla ricerca di antiche ricette da riportare alla ribalta. Il concorso si è tenuto a settembre e la giuria ha dovuto scegliere 3 ricette vincitrici tra le 17 iscritte, che sono state preparate in occasione della cerimonia di premiazione del 10 ottobre da tre cuochi e sono state proposte per la degustazione al pubblico. Le ricette proposte sono tipiche delle comunità etniche della zona: della comunità sassone, ceca e serba. Una delle tre ricette vincitrici si chiama “paturata pe crumpi”. In Banato, i crumpi sono le patate che vengono mangiate assieme ad una torta di acqua e farina, un abbinamento specifico della cucina locale. Poi, la seconda è stata quella di “piccioni con mele e mirtillo”, un altro gusto tipico del Banato essendo lagrodolce, mentre la terza ricetta è stata quella di ricotta con cotogne e noci fritte, tipica dellautunno”, ci ha raccontato Mihaela Vetan.



Il concorso ha premiato luso di ingredienti naturali e loriginalità dellapproccio.



“Sono stati i principali criteri di selezione delle ricette vincitrici, perchè uno dei concetti che vogliamo promuovere nellambito del progetto è il luogo da dove procuriamo il nostro cibo, che si tratti dei consumatori diretti o dei menù proposti dai ristoranti. Noi incoraggiamo moltissimo lacquisto di prodotti dai piccoli produttori, quindi un modello responsabile di produzione e di consumo. Ciò vuol dire avere accesso a più prodotti di prossimità, di produzione naturale, non intensiva. Quindi ci adoperiamo a promuovere i produttori che realizzano unagricoltura di qualità. Al polo opposto della catena alimentare, quando parliamo di consumo sostenibile, pensiamo che al di là del criterio del prezzo che molti di noi usiamo nella scelta dei prodotti, dobbiamo diventare consapevoli anche di altri criteri di qualità dei prodotti, come limpatto ambientale o sociale sui lavoratori. Nellambito del progetto “Rallentare” prepariamo un programma di promozione del consumo responsabile da proporre dallanno prossimo alle scuole di Timisoara per educare gli allievi al consumo sostenibile”, ha spiegato Mihaela Vetan.



Sempre nellambito del progetto Rallentare, a novembre sarà presentata una mappa dei piccoli produttori locali proprio destinata a metterli in contatto con organizzatori di eventi affinchè partecipino a fiere e festival.



“Abbiamo sviluppato anche una guida agli eventi culturali sostenibili, proponendo una serie di indicatori da usare per decidere quali sono sostenibili, come il lavoro con volontari, modalità sostenibili di interazione con loro, piccoli produttori o ristoranti che usano prodotti e ingredienti sostenibili, fino alle modalità di pubblicizzazione degli eventi. A Bucarest, ad esempio, cè unong che raccoglie tutti i cartelloni di vari eventi e con laiuto delle persone con disabilità li ricicla, realizzando altri materiali, soluzioni tipo queste che aiutano alla riduzione dellimpatto sulle persone e sullambiente”, ha raccontato la presidente del CRIES.



Miahela Vetan ci ha parlato anche di altre iniziative del CRIES. “Nel 2021 vogliamo lanciare nellambito del progetto Rallentare un omonimo festival di promozione appunto della sostenibilità, il periodo 2019-2020 essendo uno di preparazione, per promuovere modelli sostenibili di produzione e consumo, coinvolgere i piccoli produttori, le scuole, esponenti delleconomia sociale che promovono modelli e prodotti sostenibili. Dobbiamo ancora decidere se sarà un festival oppure saranno un set di criteri da rispettare da proporre per ciascun evento che verrà organizzato a Timisoara. Cercheremo di essere presenti con uno stand di informazione a vari eventi. A tal fine abbiamo realizzato una cargo-bike, una modalità di essere presenti a diversi eventi pubblici e organizzare attività interattive sul tema del cibo come parte del patrimonio culturale. Tramite la collaborazione con lAssociazione Timisoara – capitale europea della cultura ci adoperreremo a integrare questa tematica nellambito di altri eventi.”




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