Gli edifici più belli di Bucarest
Vi invitiamo a un giro per alcuni tra gli edifici più belli di Bucarest. Tra le nostre tappe il Museo Nazionale George Enescu, la Casa Macca e il Museo Nazionale delle Mappe e dei Libri Antichi.
Adina Vasile, 01.03.2020, 18:33
Vi invitiamo a un giro per alcuni tra gli edifici più belli di Bucarest. Partiamo dal Museo Nazionale George Enescu, ospitato dal Palazzo Cantacuzeno, decisamente uno dei più begli edifici della nostra capitale, che sorge nel centro città, sul Viale della Vittoria. Il suo sontuoso ingresso in stile Liberty richiama alla memoria l’epoca in cui fu edificato questo imponente palazzo bucarestino all’insegna del lusso e della rafinatezza. Fatto erigere tra gli anni 1901-1903 da Gheorghe Grigore Cantacuzino, soprannominato il Nababbo (ex sindaco della Capitale, primo ministro e capo del Partito Conservatore), il palazzo fu realizzato secondo i progetti del prestigioso architetto romeno Ioan D. Berindei. Gli affreschi, le sculture e gli ornamenti scultorei furono realizzati in collaborazione con famosi artisti dell’epoca, come l’architetta Emil Wilhelm Becker, mentre gli interni – arazzi, lampadari, vetrate a colori – assieme alla Casa Krieger di Parigi. Dopo la morte del Nababbo, nel 1913, il palazzo fu ereditato da suo figlio Mihail G. Cantacuzeno e da sua moglie Maria, che in seguito al decesso prematuro del marito, si risposò nel 1937 con il prestigioso compositore George Enescu. I coniugi Enescu abitarono, tra il 1945-1946, nella casa dietro il palazzo. Dopo la morte di George Enescu, nel 1955, sua moglie lasciò per testamento il palazzo e le attinenze al museo dedicato alla memoria del musicista. Dal 1956, il palazzo ospita il Museo Nazionale George Enescu e l’Unione dei Compositori e Musicologi. Tre delle sale del Palazzo Cantacuzeno ospitano una mostra permanente, che include, tra l’altro, foto, manoscritti, onorificenze, disegni, strumenti musicali, il frac, il costume di accademico e il calco in gesso delle mani dell’artista. L’edificio dietro il palazzo è stato adibito a casa alla memoria di George Enescu.
La seconda tappa del nostro giro per gli edifici più belli di Bucarest è la Casa Macca, sita in strada Henri Coanda, nr. 11, vicino all’Ambasciata d’Italia a Bucarest. Proprietà del colonello Petre Macca, eroe della Guerra di Indipendenza, fu donata allo stato romeno nel 1912. Eretta nel 1819 secondo i piani dell’architetto svizzero John-Elisee Berthet, la Casa Macca è testimonianza dell’ondata di europeizzazione di Bucarest durante il regno di re Carlo I. Fu l’epoca delle prime generazioni di architetti che avevano studiato all’estero e tornati a Bucarest aspiravano a conferire alla capitale romena un volto degno d’Europa. L’architettura della Casa Macca è tipica di una serie di residenze degli ultimi decenni del 19esimo secolo. Eretta in stile eclettico, con una grande varietà di forme e ornamenti, soprattutto in ferro, tipici dello stile Liberty, la Casa Macca ospita, dal 1965, l’Istituto di Archeologia Vasile Parvan, dopo che in precedenza aveva ospitato il Museo Nazionale di Antichità, fondato nel 1834.
Sempre nel centro della capitale, vicino a Piazza Amzei, sorge il Centro degli Agostiniani Assunzionisti, una bellissima costruzione neogotica fatta erigere negli anni ’30 dalla Congregazione degli Agostiniani dell’Assunzione, retrocessa e restaurata dopo il crollo del comunismo in Romania.Dai documenti storici apprendiamo che l’idea della fondazione di una comunità assunzionista in Romania, anche se concretatasi nel ventesimo secolo, parti’ proprio dal fondatore stesso della congregazione, Emmanuel d’Alzon, che la espresse nelle sue discussioni con il segretario del principe romeno Alexandru Ioan Cuza a luglio 1862.
Un’altra tappa interessante è la Casa di Mita La Biciclista, appartenente all’omonima famosa cortigiana della Bucarest interbellica, che si trova nel centro città, sempre vicino a Piazza Amzei. Un vero gioiello architettonico, la casa si dice sia stata ricevuta in regalo da Mita da re Ferdinando di Romania stesso, che aveva stregato con la sua bellezza. Mita La Biciclista fu la prima donna ad andare in bicicletta in un’epoca in cui questo mezzo di trasporto era ancora una rarità nella capitale romena. La sua casa, a due piani, in stile barocco con influssi Liberty, ha facciate ricche di ornamenti, con balconi e bassorilievi con cherubini e leoni.
Se giungete a Bucarest, non lasciatevi sfuggire neanche Il Museo Nazionale delle Mappe e dei Libri Antichi, aperto al pubblico nel 2003, unico nel paesaggio culturale della Romania e il quarto simile museo in Europa. È ospitato da un edificio elegante a 3 piani risalente al 1920, un mix di elementi gotici e mediterranei, con logge che ricordano le ville veneziane del XVesimo secolo. In occasione dell’apertura del museo, i soffiti sono stati decorati con immagini mitologiche e mappe astronomiche, e le vetrate a colori con rappresentazioni araldiche e cartografiche.
L’ultima tappa del nostro periplo per i più begli edifici di Bucarest è il Museo Theodor Pallady che custodisce la collezione d’arte dei coniugi Serafina e Gheorghe Răut. Si tratta di numerosi dipinti del pittore romeno Theodor Pallady e oltre 800 disegni e incisioni del periodo parigino dell’artista, donati allo stato romeno alla fine degli anni ’60, assieme alla collezione personale di pitture francesi, olandesi, inglesi e spagnole5k dei secoli XVIesimo-XIXesimo, sculture antiche e rinascimentali, arredi, ceramiche orientali e altri oggetti d’arte decorativa. L’edificio che ospita il museo, noto pure come la Casa Melik ed eretto nella seconda metà del XVIIIesimo secolo, è uno delle più antiche e belle case tipiche dei negozianti di Bucarest e l’unica aperta al pubblico. È intitolata a Jacopo Melik, sostenitore delle azioni rivoluzionarie del 1848. Il museo è visitabile da mercoledi’ fino a domenica tra le 11.00 e le 19.00.