Destinazioni per tutte le stagioni alla Fiera del Turismo di Bucarest
Si è tenuta dal 14 al 17 novembre, al centro fieristico Romexpo di Bucarest, la 30esima edizione della Fiera Internazionale del Turismo della Romania, che ha portato alla ribalta decine di destinazioni e centinaia di offerte di vacanze.
Adina Vasile, 21.11.2013, 20:11
Si è tenuta dal 14 al 17 novembre, al centro fieristico Romexpo di Bucarest, la 30esima edizione della Fiera Internazionale del Turismo della Romania, che ha portato alla ribalta decine di destinazioni e centinaia di offerte di vacanze. Tra le destinazioni promosse e che offrono interessanti possibilità di vacanze in tutte le stagioni, la Provincia di Alba, in Transilvania, nel centro della Romania, e la Provincia di Suceava, nel nord-est. Fermiamoci per primo nella Provincia di Alba, nella zona delle Gole di Aiud, dove potete passare in qualsiasi periodo dell’anno un’indimenticabile vacanza in agriturismo. Florin Rusu, proprietario di un agriturismo locale, presente alla fiera di Bucarest, ci racconta quali sono le principali attrattive della zona.
“Raccomanderei una sosta, inannzittutto alla Fortezza Alba Carolina, restaurata negli ultimi 4 anni, fiore all’occhiello della provincia, poi un giro per i villaggi dei Monti Trascaului, alla scoperta delle tradizioni locali. La nostra zona ospita per tutta la durata dell’anno vari festival, come quello della falciatura, delle focacce oppure quello medievale delle damigelle e dei cavalieri, con sfilate e rievocazioni di giostre medievali. Nei nostri agriturismi potete assaggiare prodotti tradizionali, come quelli tipici invernali a base di carne suina, tra insaccati, lardo e carne affumicata. La nostra provincia vanta anche tantissime attrattive paesaggistiche, come le Gole di Turda, di Aiud e del Monastero, che sono riserve naturali complesse, paesaggistiche, carsiche, botaniche e zoologiche. La rete agrituristica è molto sviluppata e una notte in una simile struttura ricettiva si aggira sui 100 lei, piccola colazione inclusa, pari a circa 22 euro”, ha precisato per RRI Florin Rusu.
La principale attrattiva della Provincia di Alba, la Fortezza Alba Carolina, è unica nell’architettura militare dell’Europa Orientale. Si stende su settanta ettari, racchiusi in sette bastioni posti a stella e solide mura di difesa, lunghe 12 chilometri, elementi tipici dello stile Vauban, e fa parte del cosiddetto “Tragitto delle tre fortificazioni” che offre ai turisti la possibilità di fare un viaggio di due millenni a ritroso nel tempo, tra le vestigia di tre fortificazioni di tre epoche diverse. Si tratta di un castrum romano, di una fortezza medievale e della Fortezza Alba Carolina stessa, eretta sul posto su cui sorgevano le prime due costruzioni. Dal belvedere sulle mura si gode il panorama della città di Alba Iulia, capoluogo della provincia di Alba. Questa fortezza occupa un posto importantissimo nella storia del popolo romeno, perchè all’interno delle sue mura venne proclamata, il 1 dicembre del 1918, l’unione con la Romania della regione storica Transilvania, precedentemente sotto il dominio del Regno d’Ungheria.
Dal centro della Romania, andiamo ora verso il nord-est, nel Parco Naturale Ceahlau, in cui sorge l’Athos della Moldavia, il “monte santo dei romeni”, com’è soprannominato il Ceahlau, perchè alle sue falde si trovano monasteri ortodossi emblematici per la Romania, come Agapia, Văratec, Neamţ, Secu, Sihăstria, Durău, Bistriţa, Pângaraţi e Tazlău. La Provincia di Neamt vanta oltre 15 monasteri e 25 eremi. Mihaela Marcoci, proprietaria di un agriturismo, con fattoria propria, nel Comune di Ceahlau, ci ha parlato delle possibilità di vacanze nella Provincia di Neamt.
“Nella nostra zona, che vanta una natura ancora incontaminata, si può prendere una boccata di aria fresca e si possono ricaricare le batterie in qualsiasi stagione. Il Comune di Ceahlau è facilmente raggiungibile dal capoluogo Piatra Neamt in auto. Ogni anno, sono moltissimi gli ospiti dall’estero, che, d’estate, vengono persino in camper. Abbiamo montagne, laghi, monasteri e chiese, riserve naturali, tra cui il Parco Nazionale Ceahlau in cui potete vedere il capro nero, poi la riserva di bisonti di Vanatori Neamt, la riserva di Cheile Bicazului e di Cozla, ma anche stazioni termali come Baltatesti, Negulesti e Oglinzile, dove si trattano soprattutto malattie reumatismali e del sistema nervoso. Potete alloggiare in alberghi e agriturismi e fare gite sul Monte Ceahlau, giri di un giorno per i monasteri oppure in traghetto sul Lago Izvorul Muntelui. Se giungete nella zona, vi raccomando di assaggiare le specialità locali, tra cui la carne affumicata di pecora, lo sformato di agnello, l’arrosto di manzo con sugo di cipolla, gli involtini alla moldava, in foglia di verza, lo spezzattino alla moldava con carne suina e salsicce caserecce, la polenta con formaggio e burro di pecora, il nostro dolce tipico al formaggio “poale-n brâu” o “brânzoaica” e la torta di lamponi e more. Se giungete nel Comune di Ceahlau nel periodo delle feste invernali, potete vedere i tradizionali gruppi di auguratori che vanno di casa in casa a fare gli auguri di pace e prosperità per il nuovo anno e i giochi dell’orso e della capra, tipiche usanze invernali romene. Un notte in agriturismo varia tra 90 e 150 lei, piccola colazione inclusa, pari a 20-33 euro ”, ci ha raccontato Mihaela Marcoci.
Sempre nella Provincia di Neamt potete visitare la Fortezza di Neamt, che faceva parte del sistema di fortificazioni della regione storica Moldavia, costruito alla fine del XIV-esimo secolo contro l’incombente pericolo ottomano. Se volete fare, invece, un’immersione nella cultura popolare, le soste ideali sono il Museo di arte popolare tradizionale “Nicolae Popa” e quello di Etnografia di Piatra Neamt. Questa città, circondata da montagne, ha anche una telegondola che collega in dieci minuti il centro città con il Monte Cozla, dove c’è una pista da sci e da dove potete scorgere anche il Monte Ceahlau. Se volete vedere qualcosa di speciale, andate nel Parco Naturale di Vanatori-Neamt, che ospita la riserva di bisonti europei “Dragos Voda”, una delle 4 esistenti in Romania, e dove i bisonti vivono in semilibertà. Da sempre presente nell’eraldica romena, il bisonte è simbolo della regione storica romena Moldavia.