City break in Romania
La mancanza del tempo libero e lo stress quotidiano segnano anche il turismo, in quanto così è nato il concetto di city-break. Alcuni giorni dedicati a una destinazione turistica nuova possono diventare uno stimolo e una bella carica di energia.
România Internațional, 20.04.2013, 15:35
La mancanza del tempo libero e lo stress quotidiano segnano anche il turismo, in quanto così è nato il concetto di city-break. Alcuni giorni dedicati a una destinazione turistica nuova possono diventare uno stimolo e una bella carica di energia. La Romania ha cercato negli ultimi anni di adeguare la sua offerta turistica a questa esigenza moderna e ce l’ha fatta. Ce lo conferma Cosmin Marinof, rappresentate dell’Associazione nazionale delle agenzie di viaggio della Romania.
Sibiu è stata la prima città romena diventata capitale europea della cultura nel 2007, e da allora, le city-break in Romania sono diventate prodotti turistici sempre più interessanti, sia per i romeni che per gli stranieri. Dopo Sibiu sono seguite Brasov e Bucarest. E sempre a Sibiu ha organizzato per la prima volta nel nostro Paese una fiera natalizia ufficiale, modello seguito da altre città, come Bucarest. I migliori periodi per visitare una città sono, secondo noi, la primavera e l’autunno. La classifica delle tre più visitate città romene è dominata da Braşov, Sibiu e Cluj, seguite da Sinaia e Sighişoara. I romeni preferiscono le città storiche di Braşov, Sibiu e Sighişoara. Il prezzo medio per due pernottamenti colazione compresa è di circa 50 euro”, spiega Cosmin Marinof.
I turisti dei paesi dell’UE che ci hanno visitato in maggior numero l’anno scorso, sono arrivati dalle confinanti Ungheria e Bulgaria, rappresentando, rispettivamente, il 32,3% e il 19,7% del totale degli stranieri giunti in Romania. Mentre i vicini dell’Ungheria visitano soprattutto l’ovest e le regioni con popolazione a maggioranza ungherese della Romania centrale, i bulgari, invece, sembrano interessati dalle città e vengono soprattutto per gli affari. La graduatorie dei turisti stranieri che vengono in Romania continua con la Germania, l’Italia e la Polonia, con, rispettivamente, il 9,5, il 7,2 % e il 7,1% del totale.
Inoltre, annualmente, circa 100.000 stranieri sono interessati dai servizi sanitari, soprattutto alle terapie nelle stazioni balneoclimatiche, come Covasna e Herculane, dove si curano le malattie cardiovascolari e reumatiche. Il maggior numero di richieste per il turismo balneare arrivano da Israele, Germania e Italia. Come si è adeguata la Romania a questa richiesta e cos’altro contiene anche l’offerta di tipo city-break?
Una tendenza delineatasi ultimamente è lo sviluppo degli alberghi tipo wellness e spa, ed è sempre la Transilvania la zona della Romania che si impone anche in questa direzione, con i suoi numerosi alberghi aperti nell’ovest del Paese, ma anche attorno alla città di Târgu Mureş o a Mediaş. Possiamo accogliere dei turisti stranieri anche sul litorale romeno, sempre in city break, per i numerosi club esistenti, specialmente a Mamaia”, aggiunge Cosmin Marinof.
La primavera è arrivata e i tour operators, compresi quelli del litorale romeno, si preparano ad aprire per le minivacanze della Pasqua ortodossa, che parte dal 1 maggio. Per gli interessati, sono disponibili pacchetti turistici su richiesta, compreso il trasporto aereo, trasferimenti in albergo, alloggio, gite a scelta o visite di alcuni obiettivi culturali o turistici, nonchè la partecipazione a diversi eventi sportivi o culturali.