Castelli in Romania
L'interesse per le vecchie residenze nobiliari in Romania è in crescita. Sono tanti i curiosi che vanno in giro per i paesini alla scoperta delle vecchie ville signorili, e tante le persone che si impegnano a riportare simili residenze all'antica gloria.
Daniel Onea, 18.10.2019, 19:30
Negli ultimi anni,
l’interesse per le vecchie residenze nobiliari in Romania è cresciuto. Sono
tanti i curiosi che vanno in giro per i paesini alla scoperta delle vecchie
ville signorili, ma anche le persone che si impegnano a riportare simili
residenze all’antica gloria. Fatto sta che c’è un trend crescente di riscoperta
delle dimore signorili fuori dalle città. La Romania vanta oltre 300 simili
residenze, nella lista dei monumenti di patrimonio. Vi invitiamo alla scoperta
di alcuni castelli meno promossi e conosciuti nel circuito turistico.
Innanzittutto, molto vicino a Bucarest, sorge il palazzo di Florești, nei
pressi di Ploiești, racconta Irina Leca, storico dell’arte.
Fu fatto
costruire, secondo i piani di Ion Berindei, da Gheorghe Grigore Cantacuzino,
soprannominato il nababbo, il più ricco romeno alla fine del XIXesimo secolo. È
un bell’esempio di architettura di inizio Novecento, che, anche se oggi in
rovina, è un’attrattiva molto pittoresca e molto viva. Gli attuali proprietari
cercano di rivitalizzarlo organizzando molti eventi culturali, tra cui il più
importante è la gara ippica Karpatia Horse Trials, ha raccontato Irina Leca.
Nell’est della
Romania, potete visitare il Castello Sturdza, di Miclăușeni, che illustra la
storia della famiglia nobiliare Sturdza. Qui abbiamo una storia molto bella. George
Sturdza e Maria Ghica fanno erigere questo castello sulle fondamenta della
vecchia dimora signorile, in stile neogotico. È una cosa particolare per la
nostra zona. La costruzione è durata circa 24 anni. È affrescato all’interno in
stile Liberty. Maria Ghica nacque ad Istanbul, dove imparò a dipingere miniature.
Sempre li’ imparò l’inglese e sposò nel 1869 George Sturdza. Dopo il
matrimonio, i due viaggiano nell’Occidente, via Germania, Francia e Austria. Al
ritorno decidono di trasformare la loro dimora signorile nel castello Miclăușeni.
La proprietà della famiglia Sturdza ospita un parco dendrologico di 30 ettari,
un monastero e il castello. Abbiamo una componente spirituale, una culturale e
quella naturale. Noi abbiamo in qualche modo esaudito il desiderio della
famiglia Sturdza che questa proprietà ospitasse eventi culturali ed educativi.
Parte delle attinenze sono state adibite ad agriturismi, con 50 posti letto.
Nel castello abbiamo una parola d’ordine: laddove c’è pace e quiete, c’è
armonia. È proprio ciò che cercano i turisti stranieri da noi, in Romania, ha
raccontato Sebastian Marcoci, la guida del castello.
Continuiamo il
nostro viaggio accanto a Irina Leca, storico dell’arte, e giungiamo al Castello
Cuza di Ruginoasa, a breve distanza da Miclăușeni. Anch’esso un bell’esempio
di architettura neogotica, in uno stupendo parco dendrologico, un castello
restaurato di recente, che ospita il Museo Cuza. Qui, i visitatori possono
apprendere la storia del principe romeno e soprattutto di Elena Cuza, che visse
nel castello. Proseguendo verso la Transilvania, ci fermiamo a 30 km da Sighișoara,
dove sorge il castello di Criș, la cui storia inizia nel XVesimo secolo, secondo
gli archeologi, un esempio stupendo di architettura rinascimentale. È uno dei
più autentici e pittoreschi della Transilvania. Anche se non è noto al pubblico
largo, è aperto ai turisti da molto tempo ed è in pieno processo di restauro. È
gestito da una fondazione che offre tuour guidati alla scoperta della storia
del castello, ma anche del paesino sassone in cui si trova, ci ha detto Irina
Leca.
In Romania ci sono
alcune decine di castelli rappresentativi, ma la lista è molto più lunga, come
racconta sempre Irina Leca. Parliamo di Bran, Peleș, Pelișor e del Castello
Cantacuzino di Bușteni. Inoltre, cosi’ come i francesi hanno la Valle della Loira,
abbiamo anche noi due corsi d’acqua, che hanno a destra e a sinistra una serie
di castelli. Sulla Valle del Mures, da Toplița fino all’uscita dal Paese, ci
sono decine di castelli, alcuni visitabili e bellissimi, altri in uno stato
meno buono. Oltre i Carpazi, abbiamo la Valle del Trotuș. A Dărmănești,
Dofteana, Comănești esistono ex residenze nobiliari molto pittoresche e
interessanti.
Anche nel
centro-nord della Romania, in provincia di Mureș, troverete molti castelli da
fiaba, come racconta Sanda Vițelar, consigliere di comunicazione e media del
Consiglio Provinciale. A 13 km da Sighișoara, vi aspetta il paesino sassone Criș,
con il castello Bethlen, rappresentativo per lo stile rinascimentale tipico
transilvano, risalente ai secoli XIVesimo-XVIIIesimo. Verso la Valle del
Gurghiu scoprirete il pittoresco castello da caccia di Lăpușna. Se scegliete la
Valle del Mureș, nella località Brâncovenești, vi aspetta il Castello Kemény, eretto
dall’omonima famiglia. La provincia di Mureș è famosa per i i suoi castelli e
le dimore signorili di una volta. Molte si trovano in pieno restauro, ma
offrono varie possibilità di passare il tempo libero. Nella zona di pianura,
verso Cluj Napoca, possiamo fare una sosta presso un altro castello importante,
a Zau de Câmpie: il castello Ugron, noto pure come il Castello Calendario. Ha
365 finestre, 4 torri, quante sono le stagioni, 52 stanze, quante sono le
settimane dell’anno, 7 terrazzi, quanti sono i giorni della settimana, e 12
corridoi, quanti sono i mesi dell’anno. Qui scoprirete una storia d’amore
all’insegna della quale fu costruito anche il castello, un’amore incompiuto tra
il proprietario del castello e una principessa russa, ci ha detto Sanda Vițelar.
Se volete scoprire
di più sulle dimore signorili meno note in Romania, che sorgono fuori città, vi
invitiamo a visitare il sito monumenteuitate.org.