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Bucarest – 555 anni di storia documentaria

Il 20 settembre, la capitale romena Bucarest celebra 555 anni dalla sua prima attestazione documentaria. Dal 18 al 21 settembre, il Comune della capitale invita il pubblico alle ormai tradizionali “Giornate di Bucarest.

Bucarest – 555 anni di storia documentaria
Bucarest – 555 anni di storia documentaria

, 17.09.2014, 15:24

Il 20 settembre, la capitale romena Bucarest celebra 555 anni dalla sua prima attestazione documentaria. Dal 18 al 21 settembre, il Comune della capitale invita il pubblico alle ormai tradizionali “Giornate di Bucarest”.



La nascita della capitale romena è avvolta nella leggenda. Si dice sia stata fondata dal pastore Bucur, dal quale trae anche il nome. La città fu menzionata per la prima volta in un documento del 1459 firmato da Vlad l’Impalatore, principe della regione storica romena Valacchia. Bucarest è nata intorno ad una fortificazione militare sul cui posto è stata costruita ulteriormente l’Antica Corte Regia, il palazzo pricipesco di Vlad lImpalatore. Intorno a questa fortificazione si sviluppò la città commerciale che si estese, inglobando i villaggi circostanti. Nel 1659, Bucarest diventò capitale del Principato della Valacchia. Due secoli più tardi, con l’unificazione dei principati romeni, diventava capitale del Paese.



Nel XIXesimo secolo Bucarest era la più importante città dell’Europa Sudorientale tra Budapest ed Istanbul, con una popolazione di oltre 60.000 abitanti in un’epoca in cui Atene oppure Belgrado ne avevano soltanto 20.000. Alla metà dello stesso secolo conobbe un vero e proprio boom architettonico grazie a re Carlo I di Romania e alla tendenza di ammodernamento. Lo sviluppo urbanistico avvenne secondo modelli francesi e fu caratterizzato da grandi viali alberati e da edifici monumentali in stile neoclassico. Nel periodo tra le due guerre mondiali la città conservò l’atmosfera orientale nonostante l’ostentazione di maniere occidentali da parte della borghesia e l’imitazione di uno stile di vita “parigino” da parte dell’aristocrazia. Tutto questo, unito ad una ricca vita culturale, valsero a Bucarest l’appellativo di “Piccola Parigi dei Balcani”. Sebbene durante il regime comunista, su ordine del dittatore Ceausescu, sia stato demolito un ingente numero di edifici, al fine di trasformarla nella città più rappresentativa della cosiddetta “epoca d’oro” della Romania, i quartieri ottocenteschi del centro conferiscono a tutt’oggi a Bucarest l’aspetto di capitale europea.



In occasione del 555esimo anniversario della capitale romena, per 3 giorni, in tutto il centro città si svolgeranno eventi culturali. Il “punto caldo” sarà il Parco Cismigiu, il più antico parco di Bucarest, posto preferito dei bucarestini per le passeggiate domenicali, dove sarà ricreata, con diversi eventi culturali, l’atmosfera della Bucarest di una volta.



“Il Comune di Bucarest, attraverso le sue istituzioni che si occupano di progetti culturali, tra cui CREART e ARCUB — il Centro di Progetti Culturali -, ma anche PROEDUS — il Centro di Progetti e Programmi Educativi e Sportivi per i Bambini e i Giovani, l’Amministrazione dei Monumenti e del Patrimonio e tante altre, organizzano le Giornate di Bucarest nei luoghi più importanti del centro città, come il Parco Cismigiu, il centro storico, la Piazza della Costituzione e la Piazza dell’Università. Il 20 settembre, quando ricorrono i 555 anni di attestazione documentaria di Bucarest, in Piazza della Costituzione si svolgerà il concerto grandioso “La rEvoluzione della Musica Leggera Romena”, che riunirà diverse generazioni di artisti romeni. Sabato e domenica, siete invitati alla Sfilata dei costumi d’epoca e ad atelier interattivi nel Parco Cismigiu. Il momento clou delle Giornate di Bucarest sarà la battaglia di fiori di sabato sera nel parco, che riporterà alla memoria un’usanza tipica del periodo interbellico nella capitale romena. Poi, la Fiera di Bucarest è l’appuntamento con l’artigianato tipico romeno e le creazioni dei giovani artisti figurativi, quindi, con la tradizione e, al contempo, con l’arte contemporanea, ma anche con i prodotti tipici, in uno spazio alternativo di relax assieme agli amici o alla famiglia creato sempre nel Parco Cismigiu. Il 20 e il 21 settembre sono giornate dedicate agli spettacoli all’aperto che riuniranno sul palcoscenico nel Parco Cismigiu le minoranze nazionali e gli artisti romeni più gettonati”, ha raccontato a RRI Mihaela Stoica, uno dei coordinatori del progetto “Le Giornate di Bucarest” da parte del Centro CREART – il Centro di Creazione, Arte e Tradizione Culturale del Comune di Bucarest.



Dal Parco Cismigiu è facilmente raggiungibile la Piazza della Costituzione, in cui sorge il gigantesco Palazzo del Parlamento – ex Casa del Popolo – il secondo edificio al mondo per dimensioni, nel Libro dei Primati, dopo il Pentagono, simbolo di Bucarest. Alto 85 metri, ha 12 piani, e fu eretto negli anni ‘80, su iniziativa del dittatore Ceausescu. Il Palazzo del Parlamento sarà uno dei protagonisti delle “Giornate di Bucarest”, racconta sempre Mihaela Stoica.



”Il Palazzo del Parlamento diventerà il 20 settembre, dalle 23, un maxischermo per il grandioso spettacolo multimediale unico in Europa, iMapp Bucharest 555. Sulla facciata dell’edificio di circa 20 mila metri quadri, equipe di artisti da Romania, Francia, Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria, selezionate in seguito ad un concorso cui hanno partecipato artisti dall’intero mondo, faranno 5 proiezioni tridimensionali per animarla con forme, colori e suoni, avvalendosi di ciascun elemento archittetonico per reinterpretare la sua gigantesca superficie. Allo stesso tempo, la Piazza della Costituzione diventerà un club all’aperto, nell’ambito del DJ Open Air Party, dove 3 DJ famosi diletteranno il pubblico”, ha raccontato sempre Mihaela Stoica.



Da Piazza della Costituzione si può facilmente raggiungere Piazza dell’Unione, sul cui lato sinistro si trova la zona con i più antichi edifici della capitale, tra cui l’Antica Corte Regia, e l’albergo più antico di Bucarest – la Locanda di Manuc – fatto erigere 200 anni fa da un negoziante armeno. Nella stessa zona, dal 20 al 21 settembre, nella Locanda Gabovreni sarà organizzata una Giornata delle Porte Aperte, occasione in cui sarà inaugurato, nell’ambito delle “Giornate di Bucarest”, la nuova sede del Centro Progetti Culturali del Comune. Piazza dell’Unversità ospiterà, dal canto suo, nell’ambito delle celebrazioni per i 555 anni, l’installazione d’arte contemporanea FEED ME.Ballo all’aperto a Bucarest” è un altro appuntamento proposto nell’ambito del 555esimo anniversario della nostra capitale, dal 19 al 21 settembre, dalle 17.00 alle 22.00, nel centro storico, con i ritmi latino e le lezioni di coreografia. Sempre in Piazza dell’Università si svolgerà un concerto di musica alternativa con ospiti quali The Speakers, The Amsterdams, les Elephants Bizarres e Alternosfera, mentre in Piazza George Enescu è programmato, sabato e domenica, il Festival di folk, “Folk you”.



Sempre in occasione dei 555 anni di vita della nostra capitale, l’Associazione romena per la Cultura, l’Educazione e la Normalità — ARCEN — organizzerà, dal 18 al 21 settembre, un percorso culturale notturno, all’insegna delle “Storie della Bucarest di una volta”, ogni sera, dalle 19.00. Il percorso, volto a rievocare la vita della capitale e dei suoi abitanti in diverse epoche, avrà 6 soste: il Teatro Odeon, sul Viale della Vittoria, e le strade Constantin Mille, Ion Oteteleseanu, Ion Brezoianu, George Vraca, Ion Câmpineanu, Valter Mărăcineanu e Dem I. Dobrescu, il punto di arrivo essendo la Bibilioteca Centrale Universitaria “Carlo I”. Il percorso si propone di illustrare gli aspetti più svariati della capitale, di raccontare storie sul mondo della stampa bucarestina dell’ex strada Sărindar, storie sugli attori e sui teatri di Bucarest, sulle locande, i caffe’ letterari e i giardini estivi, sull’apertura dei primi cinema, sull’introduzione del telefono o la costruzione dei primi marciapiedi, ma anche di riportare alla memoria figure di spicco della storia della nostra capitale, tra cui Constantin Tănase, figura di spicco del teatro di rivista del periodo interbellico, il giornalista italiano Luigi Cazzavillan, che decise di vivere in Romania, dove, tra laltro, fondò anche “Universul”, il primo quotidiano romeno, o lo scrittore e storico delle religioni Mircea Eliade.


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