Attrattive inedite in Provincia di Buzău
Questa volta vi invitiamo nel sud della Romania, in provincia di Buzău, alla scoperta di alcune delle sue più gettonate attrattive naturali e culturali.
Daniel Onea, 29.01.2021, 08:26
Questa volta andiamo nel sud della Romania, in provincia di Buzău, alla scoperta di alcune delle sue più gettonate attrattive naturali e culturali, tra cui musei che custodiscono collezioni inedite, come quella dedicata ai telefoni. Il più antico apparecchio telefonico esposto nel museo in provincia di Buzău risale al 1894, ossia a 18 anni dopo che fu brevettato il telefono. Il nostro cicerone sarà stasera Daniel Costache, il direttore del Museo Provinciale Buzau, il quale ci propone di iniziare il nostro viaggio per via delle onde con le attrattive naturali.
“Molta gente, quando sente parlare della provincia di Buzău, pensa subito ai vulcanetti di fango, un fenomeno naturale unico nel sud-est dellEuropa. I vulcanetti sono sparsi su decine di ettari e creano un paesaggio simile a quello lunare. Unaltra attrattiva emblematica della provincia sono i Fuochi Vivi di Lopătari, fiamme che fuoriescono dal suolo, anche loro un fenomeno naturale unico, nella zona montousa della provincia. Un altro fenomeno naturale inedito è quello delle Rocce viventi, rocce di sabbia cementata. Sono due le zone in cui possono essere viste queste rocce quasi tonde, alcune in equilibrio sulle cime montuose. La prima è la zona Ulmet, dove i massi inediti sono noti come Le Vecchie donne di Ulmet, e nella Valle di Bâsca, verso Chiojdu. Si tratta di rocce con uno strato esterno di bitume naturale, intorno al quale, lungo il tempo, sono nate varie leggende”, ha raccontato Daniel Costache.
Il Museo Provinciale Buzău è un complesso museale formato di quattro padiglioni museali e un museo allaperto. Questultimo è il Campeggio Măgura, il maggiore campeggio di scultura allaperto in questa zona della Romania. “Il campeggio ha una storia molto interessante. Si stende su una superficie di oltre 20 ettari, di cui 7 occupati da sculture. In cima alle colline, nei pressi del Monastero Ciolanu, sorgono ben 256 opere scultoree monumentali, scolpite in pietra di Măgura, una pietra dallaspetto particolare, con molto calcare conchiglifero nella composizione. Anche il luogo di culto nelle vicinanze, il Monastero Ciolanu, merita una visita. Del complesso museale di Buzău fa parte anche un museo unico in questa parte dEuropa: il Museo dellAmbra di Colți. Il museo è stato riaperto al pubblico ad agosto 2020. Sito in cima alla montagna, accoglie i visitatori con un paesaggio da favola e una mostra permanente, che custodisce anche elementi di museotecnica estremamente innovativi: vetrine interattive e altre modalità innovative di valorizzazione del patrimonio culturale dellistituzione”, ha precisato Daniel Costache.
Il Comune Colți, in cui sorge il museo, è uno dei pochi luoghi nel mondo dove lambra si trova in superficie. Negli anni 70, la comunità locale ha costruito un edificio in cui ha allestito lunico museo in Romania dedicato a questa resina pregiata. Il nostro viaggio continua assieme a Daniel Costache, direttore del Museo Provinciale Buzău. “Sempre del Complesso Museale Buzău fa parte il Museo di Etnografia “La Casa Vergu-Mănăilă”, riaperto lo scorso luglio, dopo un decennio in cui ha ospitato temporaneamente la sede dellamministrazione della nostra istituzione. Questo museo valorizza la casa tradizionale tipica della provincia di Buzău ed è ospitato da un edificio- monumento storico, risalente al 1792 – 1794: la Casa alla Memoria del poeta Vasile Voiculescu (1884-1963), nato in provincia di Buzău, molto apprezzato dalla comunità, che si annoverò tra i detenuti politici ai tempi del comunismo”, ha raccontato Daniel Costache.
Lultima tappa del nostro periplo museale è il Museo di Archeologia, Storia e Arte di Buzău, una delle istituzioni museali emblematiche della Romania, che custodisce una serie di collezioni uniche nel Paese. “Una di esse è la più ricca collezione di telefoni in Romania. Abbiamo oltre 400 esemplari, tutti funzionanti. Il fiore allocchiello della collezione è un apparecchio – tesoro nazionale, risalente al 1894. Il museo custodisce anche un telefono che a quanto pare proviene dallufficio di Gheorghe Gheorghiu Dej (il primo capo di stato comunista romeno). Vantiamo anche lunica mostra dedicata al primo globetrotter romeno: Dumitru Dan, allestita con fondi europei 4 anni fa, che gode di successo soprattutto tra i visitatori stranieri. La nostra istituzione ha un programma speciale che attira anche i visitatori dallestero chiamato “Periplo culturale notturno”. Lanno scorso, nellambito degli eventi occasionati dalla Notte Internazionale dei Musei, abbiamo ospitato unedizione internazionale, cui è stato invitato lambasciatore del Messico in Romania, che ci ha mostrato un costume tradizionale messicano. Abbiamo avuto lonore di accogliere tanti ospiti stranieri, personalità politiche e culturali”, ha raccontato a RRI Daniel Costache, direttore del Museo Provinciale Buzău.
La provincia di Buzău è famosa anche tra gli amanti del turismo davventura, perchè qui si può praticare il rafting. Ma anche tra gli appassionati di ottimi vini, in quanto vanta molte cantine. Il Comune Pietroasele ospita il più antico centro di ricerca per la viticoltura e la vinificazione in Romania, fondato nel 1893, che ha valorizzato tre vitigni romeni: Tămâioasa, Grasa e Busuioaca. Dal vitigno Tămâioasa Românească si fanno i più apprezzati vini aromatici romeni, vini dallaroma di fiori di prato, tiglio, miele e mandorle.