Alla scoperta di Tarnava Mare in bici
“Alla scoperta di Tarnava Mare in bici. È il più recente progetto della fondazione “Adept Transilvania, di costruzione di un percorso cicloturistico che attraversi la zona Viscri –Sighisoara, ricca di paesini sassoni e chiese fortificate.
Adina Vasile, 07.11.2013, 15:41
“Alla scoperta di Tarnava Mare in bici”. È così che si chiama il più recente progetto della fondazione “Adept Transilvania”, nata nel 2004, con la missione di salvaguardare la biodiversità in otto comuni a sud di Sighisoara, città nel centro della Romania, sita sul fiume Tarnava Mare, in Transilvania. Nel frattempo, la fondazione ha esteso i suoi settori d’intervento, puntando anche sul turismo e sullo sviluppo rurale, sulla promozione dei prodotti e dell’artigianato locali. L’area Tarnava Mare-Sighisoara-Viscri, che ricade nei paesini sassoni, oltre ad essere un mosaico di habitat di elevato interesse naturalistico, è ricca di attrattive turistiche, tra antichi villaggi e chiese fortificate. Nelle masserie contadine della zona i turisti possono partcipare alla vita rurale autentica con le sue attività tradizionali, come la preparazione del formaggio e delle confetture, la cottura del pane casereccio e la produzione del carbone di legna nelle carbonaie. L’area Sighisoara – Tarnava Mare è stata proposta e accettata per l’inclusione nell’area protetta “Natura 2000”, una garanzia che si tratta di una zona pulita e ricca di biodiversità.
Gli antichi villaggi sassoni della Transilvania, che conservano ancora l’architettura tipica, furono costruiti intorno a chiese fortificate risalenti al Medio Evo, dopo la colonizzazione della regione nel XIIesimo secolo dai sassoni che costruirono, del resto, le sue principali città medievali. Le chiese fortificate sassoni della Transilvania sono uno dei siti inclusi nella lista del patrimonio culturale mondiale dell’Unesco. La fondazione “Adept Transilvania” è stata fondata dal romeno Cristi Gherghiceanu assieme ai britannici Nat Page e Jim Turnbull. Nat Page visitò per la prima volta i villaggi sassoni della Transilvania nel 1992-1994, quando lavorava all’Ambasciata della Gran Bretagna a Bucarest e fu toccato da questi antichi villaggi e dal paesaggio. Dopo aver lasciato il Servizio Diplomatico Britannico diventò farmer e cominciò a lavorare con un’ong che si occupava proprio della salvaguardia dell’architettura dei villaggi sassoni della Transilvania. Decise ulteriormente di avviare un programma che si concentrasse sullo studio e la conservazione delle ricchezze naturalistiche locali, tra cui boschi e pascoli che coprono circa il 60% della superficie e ospitano numerose specie di fiori e una grande varietà di insetti e uccelli, un vero paradiso della biodiversità, che uno dei collaboratori della fondazione Adept, il botanista britannico John Akeroyd definiva “uno degli ultimi tesori d’Europa”. Nel 2002, quando fece l’inventario delle specie floreali nel paesino sassone Viscri, a sud di Sighisoara, Akeroyd scoprì che ce n’erano 12 in più che su una collina della Polonia che deteneva il primato in Europa. Tre delle piante che crescono nella zona di Viscri si trovano sulla lista rossa delle specie tutelate.
“Mia madre è sassone, nata a Viscri. È un posto speciale nel mio cuore, dove posso ammirare sempre una flora e fauna uniche. Se i turisti vogliono fare un’immersione nella vita rurale autentica devono venire in questa parte della Transilvania. Ci sono chiese fortificate, patrimonio Unesco, a Biertan, Sighisoara, Viscri, Saschiz e tutte hanno il loro fascino e la loro storia”, ha raccontato a RRI il direttore della fondazione, Cristi Gherghiceanu.
Il fiore all’occhiello delle chiese sassoni fortificate della zona è la chiesa di Viscri, risalente al 1225, molto semplice, ma pittoresca, nella lista del patrimonio mondiale Unesco. Questa chiesa ospita una cosiddetta “camera del lardo”, di tradizione sassone, utilizzata dagli abitanti fino agli anni ’90, perchè le temperature basse e costanti assicuravano d’estate un’ottima conservazione del lardo. La sua torre è un ottimo belvedere sul villaggio, le colline e i boschi circondanti. Una sosta imperdibile a Viscri è il Museo di Etnografia, allestito nella chiesa, e che illustra l’organizzazione delle comunità sassoni e custodisce bauli delle corporazioni degli artigiani, attrezzi, pezzi di arredo e costumi tradizionali. E se volete portarvi a casa un bel ricordino, ci sono i negozietti di artigianato locale con bambole di feltro e lavori a maglia.
Per far conoscere meglio i paesini e le chiese sassoni ai turisti, Adept Transilvania ha avviato la costruzione di un percorso cicloturistico che attraversi la zona Viscri –Sighisoara. È una proposta di scoprire, pedalando, incantevoli villaggi, attrattive naturali e prodotti di qualità del territorio.
“Il progetto di cicloturismo, che si rivolge ai turisti responsabili, è stato avviato nel 2011, con fondi norvegesi. Il nostro collega Cornel Stanciu, un appassionato dello sport, ha avuto l’idea della costruzione di un percorso cicloturistico pilota tra i villaggi sassoni Crit e Mesendorf, che ha riscosso un grande successo. Sono stati oltre 3000 i cicloturisti l’hanno percorso e che ne hanno approfittato per passare il loro soggiorno negli agritursmi locali e per scoprire anche i prodotti locali. Perciò abbiamo pensato di estendere il percorso con l’aiuto dei fondi svizzeri e della fondazione European Outdoor Conservation. Infatti, il nostro progetto Alla scoperta di Tarnava Mare in bici è stato uno di quelli vincenti del concorso dei cosiddetti progetti verdi europei di questa fondazione britannica, dello scorso marzo, rivolto alle ong di conservazione ambientale. Attualmente questo percorso cicloturistico conta 8 km e speriamo di arrivare ad ottobre 2014 a 103, che colleghino tutti i paesini della zona Sighisoara-Viscri. Questo percorso cicloturistico è praticabile sia d’autunno, che di primavera e d’estate, in quanto lastricato. Il primo tratto Bunesti-Crit è già in uso da un mese e adesso si lavora a quello tra Mesendorf e Viscri e si continuerà con Crit – Sighisoara. Vi aspettiamo, quindi, per un giro in bici per ammirare i paesaggi e la biodiversità locale e assaggiare i nostri prodotti”, ci ha invitati il direttore di ADEPT Transilvania.
La Fondazione Adept Transilvania ha attuato anche altri progetti a beneficio delle comunità locali, tra cui un Centro d’Informazione Turistica e mercati per i prodotti tipici. È impegnata, inoltre, a rinvigorire l’artigianato locale, più precisamente la ceramica tipica del paesino sassone Saschiz.
“Speriamo, quest’anno, di avviare un progetto di rivitalizzazione della ceramica di Saschiz contraddistinta dal tipico sfondo blu. Due studenti della zona partecipano in Gran Bretagna ad un corso di lavorazione della ceramica e lavoreranno in un laboratorio di ceramica tradizionale che dovrebbe cominciare la produzione la prossima estate in un un edificio messo a disposizione dal Comune di Saschiz. Nel frattempo, la ceramica di Saschiz si possono ammirare presso i musei di Sighisoara e Sibiu”, ha precisato il direttore della Fondazione ADEPT.
Tra le eccellenze locali che la fondazione si è impegnata a riportare alla ribalta anche quelle gastronomiche.
“La Fondazione Adept promuove anche i prodotti gastronomici tipici, soprattutto frutta e verdura. Proponiamo agli agriturismi e ai ristoranti della zona di adoperare in cucina il più possibile prodotti locali. Molti turisti sono interessati agli ingredienti che si usano nella cucina locale, preferendo ovviamente i prodotti caserecci. In Transilvania che è stato creato il primo Presidio Slow Food romeno, il Presidio “Confetture dei villaggi sassoni”. È successo nel 2006, quando abbiamo partecipato per la prima volta al Salone del Gusto della Fondazione Slow Food Internazionale in Italia. Tra i prodotti portabandiera della zona Sighisoara-Tarnava Mare, la carne affumicata di capretto, prosciutto di mangalica, razza suina con la carne caratterizzata da un alto contenuto di grasso, ma con un basso livello in colesterolo, i nostri formaggi, la cipolla rossa coltivata nei dintorni di Sighisoara, i tartufi dei nostri boschi, nonchè la frutta locale e le confetture di rabarbaro, rosa canina, mirabelle, visciole, more, lamponi, fragole di bosco, mirtilli, mele e cannella, petali di rosa e noci verdi. Poi, va ricordato il paesino Mălâncrav, nei pressi di Viscri, che vanta un grande frutteto con specie di meli molto antichi, dove viene prodotto un saporitissimo succo di mele biologico.”, ha raccontato a RRI Cristi Gherghiceanu.