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Alla scoperta della Provincia di Gorj

La capitale romena Bucarest ha ospitato dal 13 al 16 novembre una nuova edizione della Fiera del Turismo della Romania. Tra le più interessanti mete di vacanze portate alla ribalta, la provincia di Gorj, nel sud-ovest del Paese.

Alla scoperta della Provincia di Gorj
Alla scoperta della Provincia di Gorj

, 20.11.2014, 17:27

La capitale romena Bucarest ha ospitato dal 13 al 16 novembre una nuova edizione della Fiera del Turismo della Romania, una vetrina delle più belle destinazioni turistiche della Romania e del mondo. Tra le più interessanti mete di vacanze portate alla ribalta, la provincia di Gorj, sita nel sud-ovest della Romania, nella regione storica Oltenia, presente alla fiera con due importanti progetti di promozione turistica: “Alla riscoperta di Gorj”, che propone la provincia come meta ideale per il turismo montano, di avventura, culturale e religioso, e “Vieni a casa di Brancusi!”, lanciato a fine settembre, che punta sulle opere del grande scultore romeno come principale attrattiva turistica. Protagonista di quest’ultimo progetto è “La via degli eroi” del capoluogo di provincia Targu-Jiu, complesso scultoreo monumentale dedicato da Constantin Brancusi (1876-1957), il più importante scultore del 20esimo secolo e uno dei più importanti della storia, alla memoria dei caduti nei combattimenti per la difesa della città, durante la Prima Guerra mondiale. Fu realizzata tra il 1937-1938 con fondi stanziati dalla Lega Nazionale delle Donne del Gorj, presieduta da Arethia Tătărescu, moglie del primo ministro liberale Gheorghe Tătărescu. Lungo la “Via degli Eroi”, lunga circa 1,8 km, nota anche come “L’Asse Brancusi”, si trova il ponte dove, il 14 ottobre 1916, dopo duri combattimenti, la popolazione della città è riuscita a impedire l’avanzata delle truppe tedesche. Vicino al ponte, sulla riva del fiume Jiu, c’è il Giardino Pubblico che ospita le opere all’aperto scolpite in pietra di Brancusi: La porta del bacio, dove, per tradizione, si fanno fotografare gli sposi, poi, La Via delle Sedie, con le 30 sedie di pietra a forma di clessidra che portano dalla Porta del Bacio al Tavolo del Silenzio, quest’ultimo circondato da dodici sedie rotonde di pietra, sempre a forma di clessidra, e la famosa Colonna senza fine, alta 29 metri e formata da moduli di bronzo, a forma di clessidra, illuminata di notte da fari, come tutte le altre opere di Brancusi a Târgu Jiu.



“Il complesso monumentale la Via degli Eroi è il dono di Brancusi alla Romania e alla città di Targu Jiu, fiore all’occhiello dell’offerta di turismo culturale nella nostra provincia. È punto di partenza del percorso di turismo culturale che porta anche alla scoperta delle tradizioni, tra artigianato e costumi popolario tipici, del patrimonio architettonico e dei musei della provincia. Il più importante museo della provincia è il Museo dell’architettura popolare di Curtisoara, museo all’aperto su 13 ettari dichiarato monumento storico, che ospita case tradizionali tipiche, illustrando stili di diverse epoche. L’edificio più importante custodito da questo museo è la cosiddetta cula Tatarescu, appartenuta al primo ministro romeno dei periodi 1934-1937 e 1939-1940, Gheorghe Tatarescu. Le cule erano case semifortificate tipiche delle zone collinarie dell’Oltenia, dei secoli XVIII-XIXesimo. La cula esposta al museo di Curtisoara era il luogo prediletto di ritiro di Gheorghe Tatarescu e di sua moglie, Arethia, quella che commissionò a Brancusi il complesso monumentale di Targu Jiu. Da presidente della Lega delle Donne del Gorj, Arethia chiese a Brancusi, che si era stabilito a Parigi, di tornare in patria, nel 1937, e realizzare un monumento dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale”, ha raccontato a RRI alla Fiera del Turismo di Bucarest Ovidiu Popescu, consigliere presso il Consiglio Provinciale Gorj.



Se giungete nella provincia di Gorj non lasciatevi sfuggire una visita alla Casa-museo di Constantin Brancusi del paesino Hobita, in cui il geniale scultore romeno nacque e passò l’infanzia, un monumento di architettura popolare risalente alla fine dell’Ottocento. La collezione del museo include foto, documenti, libri e lettere che riflettono la vita e l’attività di Brancusi.



Il capoluogo di provincia Targu Jiu si trova, da quest’anno, sulla mappa delle destinazioni turistiche d’eccellenza della Federazione Internazionale dei Giornalisti e Scrittori di Turismo – FIJET – con la sua premiazione con la “Mela d’oro”, l’equivalente degli Oscar nel turismo, proprio per il monumentale complesso scultoreo creato da Brancusi. Il Consiglio Provinciale Gorj ha avviato gli iter anche per l’inclusione della Via degli Eroi, che si trova nella lista del Patrimonio Europeo dal 2007, anche nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Di recente, una commisione Unesco ha visitato la città di Targu Jiu per una valutazione della Via degli Eroi e il più probabilmente il complesso monumentale sarà inserito nella lista a fine luglio 2015.



Un altra forte attrattiva della Provincia di Gorj è, come racconta sempre Ovidiu Popescu, la strada montana Transalpina, che collega la regione Oltenia alla Transilvania, regione nel centro della Romania, arrivando fino a 2145 metri, che si dice sia stata costruita dall’esercito romano diretto a Sarmizegetusa. Transalpina è soprannominata “la Strada del Re”, in quanto fatta ristrutturare e inaugurata nel 1939 da Re Carlo II di Romania. “La provincia è meta ideale anche per i turisti amanti del turismo montano anche grazie a Transalpina, la più alta strada in Romania. Questa strada montana è ricercatissima dagli appassionati di auto e moto, soprattutto da grandi gruppi di motociclisti dall’Austria, Germania, Italia e Serbia che vengono in Romania per attraversarla. La Transalpina parte dalla località Novaci, famosa per la tradizione pastorale, e sale verso la stazione montana Ranca, che vanta 6 piste da sci, con diversi gradi di difficolta, prima di andare verso Sebes, in Transilvania”, ha ricordato Ovidiu Popescu.



La zona montana nel nord della provincia di Gorj, ricca di laghi glaciali, grotte e gole scavate dai fiumi nelle montagne è molto ricercata dagli amanti del turismo di avventura. “Gorj è una provincia che vanta anche grotte visitabili dai turisti, come, la Grotta delle Donne, in cui gli abitanti dei villaggi nascondevano le donne durante le invasioni ottomane. Poi, la Grotta Polovragi, in cui si dice fosse vissuto il grande dio dei Daci, Zamolxis. I monti del Gorj sono tra i più belli del Paese, meta ideale sia d’estate, che d’inverno, sia per gli amanti degli sport invernali e di gite e paesaggi, che per gli amanti dei frutti di bosco”, ha raccontato a RRI Ovidiu Popescu.



La provincia di Gorj è anche una meta importante del turismo culturale-religioso grazie agli antichi monasteri Tismana, Polovragi, Lainici o Crasna. Particolare anche la Chiesetta in legno del paesino natio di Constantin Brancusi, Hobita, uno degli oltre 100 gioielli architettonici in legno della provincia di Gorj, commissionata, tra l’altro, dal nonno dello scultore.



“Per l’anno prossimo, il Consiglio Provinciale Gorj prepara una conferenza internazionale sul turismo a Targu-Jiu con il sostegno del Ministero delle PMI e del Turismo e l’Ente Nazionale per il Turismo che dovrebbe riunire i ministri del turismo dei Paesi europei in questo capuoluogo di provincia”, ha ricordato per la nostra emittente Ovidiu Popescu alla Fiera del Turismo di Bucarest.

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