Alla scoperta della Provincia di Dolj
La Provincia di Dolj, nella regione storica Oltenia, è una destinazione turistica inedita. Il capoluogo di provincia, Craiova, è una tappa ideale per gli appassionati di storia, architettura e arte.
Daniel Onea, 23.10.2021, 01:13
La Provincia di Dolj, nella regione
storica Oltenia, è una destinazione turistica inedita. Il capoluogo di
provincia, Craiova, è una tappa ideale per gli appassionati di storia,
architettura e arte, mentre le zone rurali della provincia offrono un’immersione
nelle tradizioni e usanze locali, e in paesaggi mozzafiato. Mihai Neațu, vicepresidente
del Consiglio Provinciale Dolj, ci parla di Craiova, nel passato capitale
dell’aristocrazia del sud della Romania.
Craiova reca ancor oggi l’impronta
dei tempi in cui famosi architetti, romeni o stranieri, accanto alle maestranze,
hanno impresso uno stile impressionante alla città. Il centro storico è stato
restaurato di recente. I visitatori non devono lasciarsi perdere il sontuoso Palazzo
Jean Mihail, che ospita il Museo d’Arte di Craiova, dove, dall’opulenza dei
dettagli architettonici, tra cui stucchi dorati, lampadari con ornamenti di
cristallo di Murano, scaloni in marmo di Carrara o pareti con arazzi in seta di
Lione, si capisce che il palazzo è appartenuto una volta a uno dei più abbienti
boiardi romeni che addirittura fece da garante per i mutui dello stato romeno negli
anni della Grande Crisi. Il Museo d’Arte custodisce un
patrimonio impareggiabile, di 9000 opere, tra cui 6 originali, firmate dal
celebre scultore Costantino Brâncuși. Allo stesso tempo, reperti rari possono essere
scoperti anche nelle collezioni del Museo dell’Oltenia, tra cui due spade
romane Spatha, le uniche di questo tipo sul territorio dell’ex Impero Romano, in
perfetto stato di conservazione. Si possono, inoltre, vedere, la spada del
brigante Iancu Jianu e il Tetravangelo bizantino, scritto su pergamena, uno dei
tre esemplari ancora esistenti nel mondo, ci ha raccontato Mihai Neațu.
Sempre nel centro di Craiova,
testimonianza della sua storia secolare, sorge la più antica costruzione civile
della città, monumento di architettura medievale, la sede del governatore – Casa Băniei – continua Mihai Neațu,
vicepresidente del Consiglio Provinciale Dolj. Questo edificio fu fatto
ricostruire dal principe Costantino Brancovan, nel 1699. Esso custodisce
reperti rappresentativi per le occupazioni tradizionali, costumi tradizionali
tipici, ceramiche, tessuti, icone, oggetti religiosi, tapetti e
arazzi tradizionali – le cosiddette scoarţe,
tra cui 120 selezionate per l’inclusione nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità
UNESCO. Fanno parte del dossier di candidatura comune, della Romania e della confinante Repubblica di Moldova, delle tecniche tradizionali
di realizzazione di arazzi.
Craiova non significa solo
architettura, ma anche paesaggi naturali. Se il cuore di Craiova è il centro
storico, il suo polmone verde è il Parco Nicolae Romanescu. Allestito in stile
romantico, esso si annovera tra i luoghi che recano l’impronta di importanti
personalità dell’epoca. È stato realizzato secondo i piani del paesaggista
francese Édouard Redont, medaglia d’oro all’Esposizione Internazionale di
Parigi, del 1900. È un paradiso verde e un’oasi di tranquillità in mezzo
all’agitazione urbana, assieme al Giardino Botanico Alexandru Buia, modernizzato
e arricchito di nuove specie negli ultimi anni. È un luogo di relax molto
ricercato dagli abitanti di Craiova e dai turisti, in cui la diversità floreale
offre un bellissimo spettacolo. Un’altra attrattiva importante è un prisma di
vetro, alto 12 metri, nel cortile del Museo d’Arte – il Palazzo Jean Mihail,
con rappresentazioni su grande scala delle opere di Costantino Brâncuși, L’Ovoide
e La Măiastra, ha raccontato sempre Mihai Neațu.
L’offerta turistica della zona
rurale della Provincia di Dolj è anch’essa molto ricca. Mihai Neațu,
vicepresidente del Consiglio Provincial Dolj. Se andiamo verso le zone rurali,
dobbiamo fare tappa presso le cosiddette cule (N. d. R., costruzioni
semifortificate, di difesa), che hanno attraversato un processo di restauro. Poi,
c’è il corridoio del fiume Jiu, con una fauna e flora spettacolari. È una
provincia che offre sia paesaggi di pianura, che submontani, con colline
coperte di foreste, fiumi ripidi e una ricca fauna e flora. Una forte
attrattiva turistica e la località Cetate, dove c’è un’antica stazione
fluviale, restaurata, e con una panoramica stupenda sul Danubio. Là ho visto i
più bei tramonti sul Danubio.
Il Consiglio Provinciale Dolj ha
fatto importanti investimenti nelle atttrattive culturali, ma anche in progetti
turistici. Abbiamo cominciato con il Museo d’Arte, con un progetto con fondi
europei. Anche il Museo d’Arte Contemporanea sarà pronto entro un mese. Poi, c’è
il Museo Casa Dianu di Craiova, monumento storico, restaurato di recente. La
provincia è attraversata da un asse da nord-est a sud-ovest, che segna un
percorso turistico-culturale – quello delle vestigia del castro romeno di Răcarii
de Jos fino alle sponde del Danubio, nel porto Cetate. C’è anche un percorso
che attraversa le cule di Cernătești e Brabova, recentemente restaurate. Un
altro itinerario, nel sud della provincia, coincide con la rotta ciclabile
europea Eurovelo 6, che parte da Rast e porta verso il cuore della maggiore
area protetta della Rete Natura 2000, in România: il Corridoio del Jiu. Questo è
un santuario degli uccelli migratori e fa parte del corridoio verde del Basso
Danubio. E non va dimenticata la riserva naturale La Foresta Zaval, ci ha
detto Mihai Neațu.
L’aeroporto Internazionale di
Craiova ha attraversato un ampio processo di ammodernamento e ampliamento
nell’ultimo decennio e collega il capoluogo di provincia con 32 destinazioni europee. Quindi, la Provincia di Dolj è facilmente accessibile e vi aspetta con esperienze
indimenticabili.