Alla scoperta della Provincia di Bihor
La provincia di Bihor, nel nord-ovest della Romania, è una destinazione per tutti i gusti, ricca di tradizioni e di attrattive culturali e naturali uniche.
Adina Vasile, 04.12.2014, 14:55
La provincia di Bihor, nel nord-ovest della Romania, è una destinazione per tutti i gusti, ricca di tradizioni e di attrattive culturali e naturali uniche.
“Bihor è una delle province romene con un alto potenziale turistico, con attrattive che meritano assolutamente scoperte, alcune uniche in Romania. Tra le attrattive naturalistiche vanno ricordati l’altopiano Padis e le grotte dei Carpazi Occidentali, meta ideale per gli amanti della speleologia, tra cui la Grotta degli Orsi, con bellissime stalagmiti e stalattiti, che custodisce fossili dell’orso delle caverne estino 15 mila di anni fa, oppure la Grotta di Meziad. Poi, la provincia vanta stazioni termali, come Felix, nota sin dai tempi dei Romani grazie alle proprietà curative delle sue acque, oppure 1 Mai e Tinca, raccomandate per la cura di varie malattie, come quelle reumatologiche e respiratorie”, ha raccontato a RRI Maria Tatar, presidente della filiale Bihor dell’Associazione per il Turismo Rurale, Ecologico e Culturale.
Un’altra grotta molto interessante e visitabile dai turisti è la Grotta “Fuoco vivo”, che ospita il secondo ghiacciaio per grandezza in Romania, che deve il nome ai raggi di sole che vi penetrano riflettendosi sul ghiacciaio e creando l’impressione che sia un fuoco vivo. Un’altra sosta imperdibile è Stana de Vale, sita in una vallata montana circondata da foreste di conifere, stazione montana gettonatissima per le sue sorgenti di acqua minerale, i paesaggi mozzafiato e le sue piste da sci per principianti ed esperti.
Se volete, invece, fare un tufo nella civiltà urbana, andate nel capoluogo di provincia Oradea, dove scopriete edifici in stile Liberty e barocchi. L’edificio più rappresentativo di Oradea per lo stile Liberty è il Palazzo l’Acquila Nera, eretto tra il 1907-1908. Il Palazzo Barocco di Oradea, che ospitò il Museo della Contrada dei Cris, è il maggiore edificio in stile barocco in Romania, molto simile al Palazzo Belvedere di Vienna. Ha 365 finestre, ciascuna per ogni giorno dell’anno. Particolare ad Oradea anche il Colonnato barocco, risalente al 1773, con le sue 57 arcate che si susseguono per una distanza di 250 metri unendo tra di loro 10 edifici. La Basilica Romano-Cattolica, la maggiore in stile barocco nel Paese, è costruita in marmo di Carrara e Vascau ed ispirata alle costruzioni barocche del Nord Italia. La “Chiesa con Luna”, chiesa ortodossa, un mix di neoclassico e barocco, ha sotto l’orologio nella sua torre una sfera con il diametro di 3 metri che indica le fasi lunari.
Bihor è anche una provincia ricca di tradizioni e usanze popolari, valorizzate dall’Antrec Bihor tramite due interessanti progetti. Si tratta di “Rustico e gustoso — tradizioni e usanze popolari nella provincia di Bihor”, sviluppato nel periodo delle feste natalizie, al centro del quale si trovano il sacrificio rituale del maiale e i piatti specifici, ma anche i canti natalizi, le maschere popolari e le bevande tipiche, il vino cotto alla cannella, ai chiodi di garofano e al pepe, nonchè la grappa al cumino arrosto e allo zucchero caramellizzato, ma anche del progetto “Gastronomia e tradizioni nella provincia di Bihor”, sviluppato ad agosto.
“Le tradizioni e usanze della zona sono portate alla ribalta dal progetto Rustico e gustoso che illustra le tradizioni gastronomiche natalizie, offrendo ai turisti l’opportunità di partecipare alla preparazione dei piatti tipici a base di carne suina per il Natale. Il programma è stato ideato da Antrec Bihor e promosso da un agriturismo del paesino Remeţi, nei Carpazi Occidentali, a qualche km dalla stazione montana Stana de Vale. Il turista è accolto presso questo agriturismo con il tradizionale pane e sale e un bicchierino di grappa tipica della zona. Poi, gli vengono fatte assaggiare le prelibatezze tipiche, tra cui le focacce alle patate o alla verza. La gastronomia della provincia di Bihor è un mix di piatti romeni, magiari e austriaci, di gusti e colori. Agli ospiti viene regalato anche un momento folcloristico i cui protagonisti sono i giovani che cantano i tipici canti natalizi e canti chiamati pricesne, che abbinano la musica folcloristica ai canti religiosi. Nel periodo precedente il Natale, i turisti possono partecipare alla preparazione degli insaccati tipici di carne suina e del toroş, nome di un piatto magiaro di verza in padella con carne, preparato con i primi pezzi del maiale sacrificato, che si consuma per tradizione a pranzo. La sera invece viene servita la cosiddetta cena del maiale, con i piatti fatti durante la giornata dal maiale sacrificato. In un altro agriturismo di Remeti, al passaggio tra estate e autunno, grazie ad un altro progetto, Gastronomia e tradizioni nella provincia di Bihor, potete assistere alla preparazione di conserve biologiche, tra confetture, sottaceti, bevande alcoliche o analcoliche di frutti di bosco. Sempre a Remeţi, potete assaggiare il tipico piatto pastorale chiamato bulz che, per tradizione, nella provincia di Bihor, viene servito accanto alla trota. Un altro piatto tipico, questa volta magiaro, è lo spezzattino di carne e patate ed anche faggioli, chiamato nella provincia di Bihor “bob goulash”. Poi, vi raccomando la zuppa di gallina agli gnocchi e il pane casereccio cotto sul vecchio forno di terracotta a legna. Un altro periodo dell’anno in cui vi raccomando di visitare la nostra provincia è quello in cui viene preparata la grappa di prugne”, ha raccontato alla nostra emittente Maria Tatar.
Una sosta speciale del percorso alla scoperta delle tradizioni della provincia di Bihor è decisamente il Comune Budureasa, alle falde delle montagne, uno dei più antichi centri di artigianato popolare. Budureasa è famosa per la tradizione dei bauli della dote fatti ancor’oggi dagli artigiani locali in legno di faggio affumicato con metodi speciali, che conferiscono lo sfondo marrone su cui vengono scolpiti i motivi decorativi tipici.
“Per quanto riguarda l’artigianato, la provincia è caratterizzata dall’arte dell’intaglio in legno, specifica di Budureasa, dove si fanno i famosi bauli della dote. Bihor è anche l’unica zona della Romania dove si suona il violino con tromba, grazie all’idea che ebbe un vecchietto di mettere accanto al violino, mentre lo suonava, una tromba, per amplificare il suo suono”, racconta sempre Maria Tatar.