Riconoscimento europeo alla Riserva della Biosfera “Il Delta del Danubio”
Il Consiglio d'Europa ha rinnovato il Diploma Europeo delle Aree Protette all'Amministrazione della Riserva della Biosfera Il Delta del Danubio di Tulcea, per il suo valore biologico, paesaggistico e culturale speciale per l'Europa.
Eugen Coroianu, 29.10.2020, 08:01
Il Consiglio dEuropa ha rinnovato il Diploma Europeo delle Aree Protette allAmministrazione della Riserva della Biosfera “Il Delta del Danubio” di Tulcea (nel sud-est della Romania). È per la terza volta che il diploma viene rinnovato, trattandosi del più prestigioso riconoscimento in Europa, sia grazie ai criteri scientifici che vanno rispettati, che al loro monitoraggio continuo. Il diploma è stato assegnato a partire dal 2000, in quanto, grazie alle sue zone umide che ospitano una flora e fauna estremamente diverse, ha un valore biologico, paesaggistico e culturale speciale per lEuropa, come ha spiegato il governatore della Riserva, Ion Munteanu.
“Innanzittutto, grazie al patrimonio naturale della rispettiva zona. Parlo della flora e fauna, degli habitat, degli ecosistemi. E, poi, conta se questi sono conservati ottimamente e se riuniscono tutti i criteri imposti dallUe. E voglio dirvi che noi abbiamo riunito assolutamente tutti perchè, oltre al fatto che abbiamo moltissimi progetti di conservazione, abbiamo avuto anche moltissimi progetti di rinaturazione di una serie di zone che lungo il tempo hanno subito interventi umani. Qui parlo di circa 16 mila ettari che prima erano zone piscicole o agricole e che sono stati ridati alla natura nel tempo e hanno impressionato gli esperti europei nel momento in cui hanno fatto il confronto tra ciò che cera stato prima e ciò che è stato ottenuto in seguito alla rinaturazione. Noi abbiamo colleghi molto ben preparati, formati sia nel Paese, che allestero. Inoltre, le nostre guardie forestali conoscono bene il territorio e la situazione di ciascuna zona”, ha detto Ion Munteanu.
In occasione del rinnovo del diploma, il Consiglio dEuropa ha formulato anche una serie di raccomandazioni, tra cui linclusione nel Piano di Management della Riserva, in corso di revisione, delle disposizioni specifiche dedicate ai cambiamenti climatici e delle modalità per affrontarle al fine della conservazione a lungo termine delle specie endemiche; la necessità di assicurare un budget di base per lamministrazione della Riserva e laumento del numero di dipendenti fino al limite massimo previsto al fine di permettere lo svolgimento efficiente dellattività. Il processo che precede lassegnazione e il rinnovo del diploma comporta lanalisi della documentazione tecnica e visite degli esperti indipendenti nelle aree protette. Il ruolo del diploma è, da una parte, di ripagare gli sforzi degli stati membri per tutelare certe zone e, daltra parte, grazie al fatto che viene assegnato per un periodo limitato, che può essere prolungato, di incoraggiare gli stati membri a continuare le iniziative di tutela. Abbiamo chiesto al governatore del Delta del Danubio quali sono i principali problemi con cui si confronta la Riserva.
“Per noi il 2020 è stato totalmente atipico a causa della pandemia, atipico perchè molti romeni non hanno scelto più destinazioni turistiche allestero e molti hanno scelto di visitare il Delta. In questo contesto, il numero di turisti è cresciuto secondo noi moltissimo. Il numero di persone che venivano nelle zone delle spiagge si è quasi triplicato. Si tratta delle spiagge nella provincia di Costanza, Vadu e Corbu. Anche di quelle nel Delta del Danubio, però questo è più difficilmente raggiungibile e allora la gente si è orientata verso le zone facilmente accessibili in auto. Ci sono state moltissime imbarcazioni che hanno praticato un turismo intenso nel Delta a velocità a volte maggiori di quelle consentite. Noi abbiamo preso delle misure. Abbiamo fatto controlli costantemente, abbiamo avuto azioni di tutela delle zone in cui è stato praticato questo turismo intenso, soprattutto di prevenzione, in cui abbiamo consigliato ai turisti come fare turismo in unarea protetta. Un altro problema è quello della pesca eccessiva nel Delta del Danubio e il cosiddetto braconaggio, che è una pesca intensiva e la mancata segnalazione delle quantità di pesce catturato, destinato a un mercato paralello, potrei chiamarlo nero”, ha spiegato Ion Munteanu.
Il Delta del Danubio ha un triplice status internazionale: Riserva della Biosfera MAB UNESCO nellambito del Programma UNESCO “LUomo e la Biosfera”, Zona umida dimportanza internazionale, soprattutto per gli uccelli acquatici, nellambito della Convenzione Ramsar, e Sito del Patrimonio Mondiale Naturale e Cuturale UNESCO. È parte integrante della rete ecologica europea Natura 2000 in Romania e include a livello del Delta del Danubio 3 aree protette. Ci sono anche 20 aree strettamente protette con lo status di riserve scientifiche. Esse ospitano 4000 coppie di pellicano comune, la maggiore colonia in Europa, 320 coppie nidificanti di pellicano crespo, una specie a rischio, 70 colonie di altri uccelli (36 miste e 34 monospecifiche) e 22 colonie di cormorano grande. Nel periodo di migrazione, il Delta del Danubio ospita oltre 20.000 esemplari di uccelli di pallude. La zona spicca per la bellezza e la ricchezza dei paesaggi, con una varietà di biotopi e risorse che la rendono unica non solo in Europa, ma anche tra gli ecosistemi deltaici del mondo.