La Piattaforma per l'Ambiente della capitale romena Bucarest ha recentemente annunciato il sostegno a tre progetti per il secondo anno consecutivo e il finanziamento di quattro nuovi, che prevedono l'aumento della qualità degli spazi verdi della città.
Nel 2016, a Mahmudia (Carasuhat) è stato completato il primo progetto di ricostruzione ecologica nel Delta del Danubio.
La Contrada di Buzău, collocata nel sud-est della Romania, ha ottenuto ufficialmente il titolo di Geoparco Mondiale dell'UNESCO, ed è riconosciuta come territorio con valori naturali e culturali d'importanza globale.
La Fondazione ambientale Conservation Carpathia ha un programma con cui offre gratuitamente cuccioli di Cane da pastore romeno dei Carpazi agli allevatori di ovini che usano i pascoli dei Monti Făgăraș.
La Romania ha tutte le risorse - foreste, legno, capacità di lavorazione, specialisti e scuole - per affiancarsi ai Paesi che stanno compiendo in prima linea passi importanti verso la riduzione delle emissioni di CO2 nel settore edile.
Il Programma internazionale Life - Euro Large Carnivores, finanziato parzialmente dall'UE, cui partecipa anche la Romania, programma sulla convivenza tra le comunità locali e i grandi carnivori in Europa, si sta avviando alla fine.
Negli ultimi anni, le specie esotiche invasive sono diventate un problema sempre maggiore a livello mondiale.
Nel mese di novembre l'umanità ha compiuto un nuovo passo in avanti nella lotta ai cambiamenti climatici. Riuntisi in Scozia, i leader mondiali hanno dato il via libera al cosiddetto Patto sul clima di Glasgow.
I rifiuti che inquinano le acque, la maggioranza di plastica, sono diventati un problema molto serio a livello mondiale e, certo, anche in Romania.
Tășuleasa Social, un'ong della Provincia di Bistrița Năsăud, nel nord della Romania, ha avviato qualche anno fa un progetto inedito: la Via Transilvanica, un percorso escursionistico di oltre 1400 km che attraversi il Paese dal nord-est al sud-est.
Il futuro non promette bene - si legge sul sito del programma Acque pulite dell'organizzazione ambientale romena Più Verde, dedicato alla riduzione delle quantità di rifiuti di plastica nel Danubio.
Il divieto di pesca degli storioni nelle acque territoriali romene viene mantenuto, in seguito alla recente firma di un ordine dal ministro dell'Ambiente romeno, Barna Tanczos.
Per molto tempo si è pensato il legno morto nelle foreste fosse dannoso per gli ecosistemi e, di conseguenza, è stato estratto sistematicamente. Attualmente, gli specialisti pensano sia valido proprio il contrario.
I pedologi romeni hanno ripetutamente espresso preoccupazione per il fenomeno della desertificazione, che diventa sempre più diffuso nel sud della Romania. Nei prossimi 50 anni i terreni attualmente fertili potrebbero diventare completamente aridi.
Il bisonte europeo (Bison bonasus), il maggiore mammifero terrestre in Europa, che secoli fa popolava gran parte del continente, è attualmente un animale protetto, in via di estinzione.