Contrada di Hațeg, il mondo estinto dei dinosauri
Il Geoparco della Contrada di Hațeg, situato nella provincia di Hunedoara, è il primo Geoparco internazionale in Romania e nell'Europa orientale riconosciuto come sito UNESCO, per il modo creativo di sfruttamento turistico, educativo e scientifico di un patrimonio geologico e culturale speciale.
Daniel Onea, 29.03.2025, 20:21
L’Università di Bucarest si è assunta la gestione del suo status di Geoparco Internazionale e sito UNESCO. In collaborazione con altri enti, l’Università contribuisce all’adempimento di tutti gli obblighi internazionali e propone attività di ricerca. Csiki-Sava Zoltán, docente e ricercatore presso la Facoltà di Geologia e Geofisica dell’Università di Bucarest, afferma che dalle rocce si estraggono informazioni relative agli esseri che vivevano in questa zona nel passato della Terra. “Il nostro lavoro si concentra innanzitutto sulla scoperta e l’interpretazione dei resti di dinosauri e altri animali che vivevano nella zona di Hațeg circa 70 milioni di anni fa. Sono soprattutto i dinosauri ad attirare l’attenzione dei media e del grande pubblico. Da questo punto di vista, recentemente siamo stati in grado di identificare due nuove specie di dinosauri del gruppo dei titanosauri, che si sono aggiunte alle altre due specie precedentemente conosciute. Questo non è né unico né raro. Due anni fa siamo riusciti a identificare una nuova specie di dinosauro, anch’esso erbivoro, ma questa volta un po’ più piccolo e bipede. L’abbiamo battezzato Transilvanozaurus. Negli anni precedenti, altre specie di dinosauri, così come specie di coccodrilli, tartarughe, mammiferi, rettili volanti e così via sono state scoperte sia da noi che dai nostri colleghi nella zona di Hațeg.”
Altrettanto importanti sono le scoperte e le ricerche legate alla comprensione dell’ambiente in cui vivevano questi animali, della loro età, del periodo in cui esistevano i rispettivi animali, continua Csiki-Sava Zoltán, docente e ricercatore presso la Facoltà di Geologia e Geofisica dell’Università di Bucarest. TR “Anche da questi punti di vista, negli ultimi decenni abbiamo avuto dei risultati abbastanza significativi. Essi ci hanno permesso di comprendere molto più in dettaglio l’ecosistema che esisteva qui, in una zona insulare. L’odierna zona di Hateg e non solo, gran parte della zona della Transilvania, 70 milioni di anni fa, era una zona insulare circondata da acque marine, acque calde. Era un’isola tropicale o subtropicale, e quest’isola sostanzialmente ha influenzato in modo decisivo la vita degli organismi che vi esistevano. Quello che facciamo è cercare di ricostituire nel maggior numero di dettagli possibile, nel modo più vivido possibile, la vita su quest’isola. Da diversi decenni le ricerche nella zona di Hațeg e non solo, in generale, direi, nella zona del bacino della Transilvania, vengono svolte in collaborazione con ricercatori stranieri. Questa collaborazione ha portato molti benefici alla ricerca geologica e paleontologica in quella zona. Lavorando con colleghi da altri Paesi, abbiamo praticamente accesso, da un lato, alle loro conoscenze e alle loro basi di ricerca, e, dall’altro, collaborare con loro significa sempre uno scambio di informazioni, che ci aiuta a comprendere molto più profondamente, in modo molto più dettagliato, l’oggetto delle nostre richerche. Quindi queste attività di collaborazione alla fine si sono rivelate essenziali per i risultati che siamo riusciti a raggiungere in quell’area.”
I risultati della ricerca nel Geoparco Contrada di Hațeg sono straordinari, poiché qui sono state identificate alcune delle specie più affascinanti di dinosauri nani, adattate alle condizioni dell’isola. Tuttavia, spesso questi risultati non sempre raggiungono il pubblico. “Soprattutto quando ci sono nuove scoperte, nuove specie che identifichiamo, cerchiamo di portare tali informazioni anche al grande pubblico, proprio perché queste scoperte ci permettono di parlare un linguaggio facilmente accessibile, di offrire informazioni che altrimenti sarebbero profondamente scientifiche e piuttosto difficili da comprendere per il grande pubblico. Ma cerchiamo di farle raggiungere il grande pubblico e parlarne in un linguaggio accessibile atto a farlo capire qual e’ lo scopo e il significato delle nostre scoperte. Ma, a parte questi contatti con la stampa, purtroppo non ci sono opportunità per portare queste scoperte davanti al pubblico. Ci sono mostre che vengono organizzate, ma abbastanza raramente, in varie zone del Paese legate a queste scoperte, però, in generale si tratta di iniziative isolate. Non esiste una strategia globale e nazionale per aiutare questa comunicazione della ricerca al grande pubblico.”
La ricerca non si ferma mai, afferma Csiki-Sava Zoltán, docente e ricercatore presso la Facoltà di Geologia e Geofisica dell’Università di Bucarest. “Ci sono nuove scoperte, ci sono vecchi resti che riesaminiamo e sui quali stiamo lavorando in questi giorni. Anche insieme a collaboratori di diversi paesi d’Europa, ma non solo. Siamo abbastanza sicuri che in un prossimo futuro, nel giro di qualche anno, potremo aggiungere qualche altra nuova specie di animali che vivevano in questa zona decine di milioni di anni fa. Ovviamente per ora non possiamo fornire molti dettagli su queste cose. La maggior parte delle ricerche sono in fase di sviluppo, devono essere tenute con molta attenzione sotto controllo, perché l’annuncio, ad esempio, di una nuova specie deve essere fatto secondo un certo rigore scientifico. Questo rigore viene violato quando informazioni inappropriate possono raggiungere l’attenzione del grande pubblico in anticipo. Ma sicuramente ci saranno novità e nuove scoperte dalla zona di Hațeg nei prossimi anni.”
I dinosauri scoperti nella Contrada di Hațeg sono unici al mondo, la loro importanza scientifica e la loro attrattiva è aumentata dalla scoperta di nidi con uova e cuccioli di dinosauro, di alcuni mammiferi contemporanei ai dinosauri e di un gigantesco rettile volante del gruppo degli pterosauri.