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Il Santuario degli Orsi di Zărneşti

Oltre 100 orsi hanno trovato rifugio, dopo essere stati salvati da una vita di terribili abusi e cattività, nel Santuario degli Orsi di Zărnești, il maggiore nel mondo, inaugurato ufficialmente nel 2008.

Il Santuario degli Orsi di Zărneşti
Il Santuario degli Orsi di Zărneşti

, 24.03.2020, 15:55

Alla periferia della città di Zărnești, in provincia di Brașov, si trova il maggiore santuario degli orsi nel mondo, inaugurato ufficialmente nel 2008 dallAssociazione “Milioni di Amici” e dallAssociazione Mondiale per la Tutela degli Animali. Oltre 100 orsi vi hanno trovato rifugio, dopo essere stati salvati da una vita di terribili abusi e cattività. Ciascun orso ha la sua storia. Alcuni sono stati salvati da gabbie soffocanti, in cui erano tenuti come divertimento per ristoranti, alberghi, fabbriche, distributori di benzina, circhi e persino monasteri. Altri sono stati portati dagli zoo nel Paese che non offrivano loro condizioni normali di vita oppure dai proprietari illegali di orsi. Qui, a Zărneşti, su 70 ettari di foreste e pascoli, gli orsi godono di bacini dacqua, alberi sui quali arrampicarsi, mangiatoie e rifugi individuali. Infatti, il santuario è nato dal dolore provocato dalla morte di una femmina di orso, Maya, tenuta in cattività per divertire i turisti, salvata da Cristina Lapiş, presidente dellAssociazione “Milioni di Amici”, che ha gettato le basi di questo santuario.



Sono 15 anni da quando è stato creato il santuario e non sarebbe stato creato se Maya non fosse morta tra le mie braccia, dopo essersi automutilata mangiandosi le zampe anteriori. Questa femmina di orso era tenuta illegalmente in una gabbia vicino al castello di Bran, in un agriturismo dove si credeva potesse attirare turisti. Tutti i turisti stranieri che sono passati vicino a quellagriturismo hanno visto in che condizioni orrende era tenuta Maya e hanno annunciato lAssociazione Mondiale di Tutela degli Animali. Sono stata contattata da questa fondazione che mi ha pregato di verificare se gli orsi erano veramente in una situazione cosi grave. Cerano anche altri orsi a Poiana Brașov, nei pressi di un albergo, che erano vittime di abusi e allora ho fatto una promessa, che un giorno questi orsi sarebbero stati di nuovo liberi. Ho cominciato a indagare per capire quali soluzioni cerano per questi orsi e le autorità mi hanno sostenuto, assicurandomi che se riuscivo a creare un santuario per questi orsi, tenuti in posti inadeguati per gli animali selvatici, loro mi avrebbero aiutato al 100%. È cosi che è iniziata questa avventura. In quel momento non avrei mai pensato che saremmo giunti a 106 orsi, quanti sono attualmente. È cosi che la Romania è diventata il Paese con il maggiore santuario degli orsi bruni, designato, nel 2016, il più etico nel mondo, dopo un santuario per i gorilla e uno per gli elefanti», ci ha detto Cristina Lapiş.



Gli orsi riabilitati di Zărneşti non potranno mai essere liberati nella natura selvatica perchè non riuscirebbero più ad adattarsi. Molti non sopportano più vedere o sentire uomini in quanto troppo traumatizzati. “Abbiamo accolto orsi, negli ultimi anni, che sono stati confiscati dalla Guardia Ambientale, orsi che erano tenuti cattivi in un panificio, nella Fabbrica di Uranio, orsi tenuti nei monasteri, presso i distributori di benzina. Posti assolutamente incredibili in cui erano tenuti questi animali. Vi erano tenuti per usanza, perchè in Romania, nel passato, cerano domatori di orsi o uomini che li usavano nei circhi e li portavano alle fiere, e alla fine della sua vita, lorso rappresentava un trofeo venatorio e soldi. Un orso ammazzato nella gabbia a Poiana Brașov era un orso che valeva intorno a 10.000 – 15.000 euro. Lorso è il re delle foreste dei Carpazi ed è un peccato metterlo in una gabbia e deriderlo. È una grande ricchezza della Romania e va protetto. Non solo perchè è una ricchezza delle nostre foreste, ma cè anche la Convenzione internazionale di Berna che la Romania ha firmato e ha ratificato per legge, riconoscendo lorso bruno come animale protetto. Purtroppo, non siamo riusciti a salvare tutti gli orsi in Romania. Ce ne sono ancora intorno a 10-15 che sono tenuti nelle stesse condizioni orrende. Ad esempio, ad un agriturismo di Straja cè un orso che questanno ha compiuto 20 anni da quando vive in una gabbia. 20 anni ! Ogni anno gli fanno una torta e gli danna birra da bere. I video con questo orso circolano su youtube e lintero mondo vede come in Romania viene tenuto in una gabbia un povero orso per attirare i turisti. È da 10 anni che cerchiamo di convincere le autorità a liberarlo e portarlo in un santuario, in uno zoo, in un posto adeguato…”, ha raccontato Cristina Lapiş.



La Romania ha la maggiore popolazione di orsi bruni in Europa che preferiscono le foreste grandi e fitte, meno frequentate dalluomo. Purtroppo, le crescenti pressioni sulle foreste hanno portato a molti incidenti. Ci sono orsi che scendono nelle masserie e provocano danni. Come può essere gestito il problema ci racconta Cristina Lapiş: (track) “Attualmente, nelle noste foreste – quelle che ci sono ancora – non ci sono più frutti di bosco, non ci sono più funghi, non cè più niente perchè tutto viene raccolto dalluomo. E gli orsi, rimasti senza cibo, vanno a cercarlo seguendo i sapori che sentono nellaria. E se gli agriturismi, le case e le ville vengono costruite nelle foreste, i posti in cui si fa il barbecue sono come un invito agli orsi e poi ci si meraviglia del fatto che appaiano alle nostre finestre. Certo che gli orsi affammati cercano cibo. Essi non scendono in città perchè vogliono fare una passeggiata, siamo noi a invadere il loro habitat ! Siamo stati noi ad aver preso i loro terreni, siamo noi a non assicurare loro il cibo di cui hanno bisogno e allora la soluzione è una complessa. Il loro abbattimento non è una soluzione. Gli alberghi, gli agriturismi, le case, chi costruisce nelle foreste dovrebbero proteggersi, mettersi un recinto elettrico e lorso si fermerà là. Nelle città e nei villaggi nelle vicinanze delle foreste si dovrebbero coltivare alberi da frutta e mais e lorso alla ricerca di cibo si fermerebbe là. Le associazioni venatorie e le agenzie nazionali responsabili delle foreste dovrebbero assicurare loro il cibo durante la primavera, cosi come si faceva prima », ci ha raccontato Cristina Lapiş.



E siccome il Santuario degli Orsi di Zărneşti raggiungerà presto la capacità massima, il Ministero dellAmbiente ha annunciato che approverà la costruzione di un nuovo santuario per gli orsi. Inoltre, si è deciso che, a partire da questanno, i romeni che abitano nelle località montane frequentate dagli orsi, beneficino di finanziamento per lacquisto di recinti elettrici destinati a proteggere le masserie. Le autorità si sono inoltre impegnate a finanziare un censimento degli orsi in Romania, da realizzare con le più nuove tecnologie disponibili.




Foto: pixabay.com
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