UE, le sfide del semestre romeno
Dal 1 gennaio è partito il semestre romeno di presidenza del Consiglio dell'Unione Europea, segnato da grandi sfide, tra cui spiccano la Brexit e il bilancio pluriennale per il periodo 2021-2027.
Steliu Lambru, 03.01.2019, 13:09
Dal 1 gennaio è partito il semestre romeno di presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, segnato da grandi sfide, tra cui spiccano la Brexit e il bilancio pluriennale per il periodo 2021-2027. Per quanto riguarda la Brexit, l’obiettivo principale di Bucarest è quello di assicurarsi che i diritti dei cittadini romeni ed europei rimangano illesi, a prescindere dalle intenzioni delle autorità di Londra. La parola d’ordine della Romania alla guida del Consiglio dell’UE è la coesione come valore comune europeo. Il 2019 sarà pieno di sfide, afferma l’ambasciatrice Luminita Odobescu, rappresentante permanente di Romania presso l’UE.
In agenda abbiamo la Brexit, i preparativi per il vertice di Sibiu, le elezioni europee. Si tratta di una sfida, ma anche di una grande responsabilità. Ma è, in ugual misura, un’opportunità per dimostrare che siamo bene preparati, che possiamo lavorare insieme con le istituzioni europee e con gli stati europei al fine di portare avanti il progetto europeo, spiega Luminita Odobescu. Come strategia della sua presidenza, la Romania ha elaborato la politica di convergenza, in cui si tratta di investimenti.
E’ la principale politica di investimenti, con risultati concreti, toccabili all’interno della società europea nei singoli stati membri. Parliamo di investimenti nelle scuole, nell’infrastruttura, nei settori innovativi, nel digitale, ma anche nel preparare la forza lavoro. Sono tutti progetti con impatto diretto sulla vita quotidiana dei nostri cittadini, ha aggiunto l’ambasciatrice.
La politica estera comunitaria non è per niente una sfida minore. Di fronte al terrorismo e al flusso migratorio, la presidenza romena concederà una maggiore attenzione alla sicurezza.
Si punterà sulla sicurezza interna dell’Unione e dei suoi confini esterni: ad esempio, il consolidamento della capacità operativa della Frontex e di altre agenzie dell’UE incaricate alla gestione delle frontiere, il consolidamento dell’Area Schengen e la sicurezza cibernetica. Il processo di allargamento si riconferma come una priorità della nostra agenda. E’ importante continuare a dare questo messaggio di apertura ai Balcani Occidentali. Il nostro obiettivo è quello di far progredire i dossier durante la nostra presidenza, ha aggiunto l’ambasciatrice Luminita Odobescu, rappresentante permanente di Romania presso l’UE.
Inoltre, la presidenza romena promuoverà la solidarità sociale, l’uguaglianza di genere, la lotta alla xenofobia e all’antisemitismo.