La politica di coesione
La politica di coesione costituisce una delle più importanti e complesse politiche comunitarie.
Mihai Pelin, 16.01.2019, 13:35
La politica di coesione costituisce una delle più importanti e complesse politiche comunitarie. La maggior parte dei fondi disponibili sono destinati alle regioni e ai Paesi meno sviluppati, al fine di sostenerli per recuperare le differenze economiche e sociali che permangono ancora nell’Unione. La politica di coesione svolge un ruolo notevole nell’elaborazione delle strategie di sviluppo integrato, con interventi da settori come infrastruttura, ricerca – innovazione, occupazione, istruzione, ambiente d’affari, tutela ambientale, cambiamenti climatici, efficienza energetica, in un pacchetto di politiche coerenti rivolte al contesto regionale o locale.
Un obiettivo prioritario del semestre romeno di presidenza del Consiglio dell’UE resta quello di attirare fondi europei, secondo quanto sottolineato dalla ministra incaricata alla loro gestione nel governo di Bucarest, Rovana Plumb. Faremo il possibile affinchè, tramite le politiche promosse durante i sei mesi di presidenza di turno, tutti gli stati membri e, ovviamente, la Romania, possano avere uno sviluppo durevole, ha dichiarato Rovana Plumb, aggiungendo che, durante questo semestre di presidenza, il Ministero dei Fondi Europei di Bucarest gestirà il pacchetto di coesione, praticamente la base legislativa che consentirà l’assorbimento e l’accesso ai fondi europei dopo il 2020.
Il principale obiettivo sarà quello di assicurare le condizioni per lo sviluppo durevole degli stati membri. Faremo di modo che questo pacchetto di coesione sia maturato, al fine di assicurare i soldi necessari allo sviluppo e al buon tenore di vita di ogni singolo cittadino europero. Sicuramente, il nostro mandato è quello di facilitare il consenso, però, in ugual misura, certamente dipendendo anche dall’ambizione di ogni stato membro, anche di portare avanti questo pacchetto di coesione, ha aggiunto la ministra Rovana Plumb.
Da parte sua, la commissaria UE per la politica regionale, Corina Cretu, ha annunciato che, per il dopo 2020, la Commissione ha inviato al Parlamento la maggior proposta di stanziamento per la politica di coesione mai inoltrata finora: si tratta di 373 miliardi di euro per l’intera Unione. Corina Cretu auspica che il budget sia adottato proprio durante il semestre romeno di presidenza, affinchè i fondi possano essere utilizzati dagli stati membri già dal 1 gennaio 2021 per progetti volti a ridurre le disparità tra gli stati membri e a migliorare il tenore di vita dei cittadini.
Nell’esercizio 2014-2020, alla politica di coesione sono stati stanziati 351 miliardi di euro, cioè circa un terzo del bilancio totale dell’UE. Per questo periodo, tenendo in considerazione i contributi nazionali e altri investimenti privati, l’impatto di questa politica è stimato a circa 450 miliardi di euro. La politica di coesione fa da catalizzatore ai finanziamenti supplementari da fondi pubblici e privati, in quanto impone agli stati membri il cofinanziamento dal bilancio nazionale e genera fiducia tra gli imprenditori.