La politica di coesione
Alla fine della scorsa settimana, i ministri comunitari incaricati a gestire i fondi europei si sono riuniti a Bucarest per una riunione informale, nell'ambito del semestre romeno di presidenza di turno del Consiglio UE.
Mihai Pelin, 15.04.2019, 13:29
Alla fine della scorsa settimana, i ministri comunitari incaricati a gestire i fondi europei si sono riuniti a Bucarest per una riunione informale, nell’ambito del semestre romeno di presidenza di turno del Consiglio UE. All’evento presieduto dalla ministra romena, Rovana Plumb, erano presenti la commissaria per la Politica regionale, Corina Cretu, ministri responsabili con la politica di coesione negli stati UE, rappresentanti del Comitato delle Regioni, del Comitato Economico e Sociale Europeo, della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime, nonchè della Banca Europea per gli Investimenti, della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, della Commissione Europea e del Segretariato Generale del Consiglio dell’UE.
I dibattiti sono stati incentrati sulle priorità della Politica di coesione, nel contesto dei negoziati sul bilancio pluriennale 2021-2027, nonchè sul contributo della politica di coesione al consolidamento del progetto europeo sul futuro dell’Unione. La ministra Rovana Plumb ha fatto riferimento ai progressi compiuti dalla Romania nei negoziati sul pacchetto legislativo.
La Presidenza romena al Consiglio UE si è assunta, per i suoi sei mesi di mandato, il ruolo di mediatore imparziale, guidando in questo modo i negoziati al livello del Consiglio. In materia di politica di coesione, il settore di competenza del Ministero dei Fondi europei, la presidenza romena ha registrato un progresso notevole nei negoziati sul pacchetto legislativo. Praticamente, entro la fine del semestre romeno, saremo in grado di adottare la posizione dei 28 stati membri, il 25 giugno, nell’ambito del Consiglio Affari Generali – Coesione, che si svolgerà a Lussemburgo. La formalizzazione di questa decisione è necessaria per portare avanti i negoziati con il futuro Parlamento europeo. I risultati ottenuti dalla Romania potranno essere valorizzati dalla successiva presidenza finlandese, affinchè sia raggiunto il prima possibile un accordo sulla Politica di coesione – il pacchetto legislativo, ha detto la ministra Rovana Plumb.
La presidenza di turno romena ha come parole d’ordine La coesione, valore europeo comune e punta sull’unità tra gli stati membri e sulla riduzione dei gap economici, sociali e territoriali all’interno dell’Unione. In tal senso, Bucarest si presenta con un approccio flessibile, in grado di rispondere al fabbisogno di investimenti nelle varie regioni. Allo stesso tempo, la presidenza romena appoggia la modernizzazione della Politica di coesione, che va fatta convergere verso risultati concreti: maggiore coesione e inclusione sociale, giustizia sociale, ma anche la promozione della convergenza tramite l’innovazione, precisamente investimenti volti a migliorare la qualità della vita dei cittadini, ha spiegato Rovana Plumb. Il dibattito di Bucarest ha preceduto il vertice che si terrà a Sibiu il 9 maggio, dove sarà presentata la relazione finale riguardante il Libro bianco sul futuro dell’Europa, adottata dalla Commissione Europea nel 2017.