Ion Ratiu
Uno dei più importanti politici della democrazia romena dopo il 1990, Ion Ratiu ha militato sia contro il fascismo che contro il comunismo.
Steliu Lambru, 27.02.2018, 10:29
Uno dei più importanti politici della democrazia romena dopo il 1990, Ion Ratiu ha militato sia contro il fascismo che contro il comunismo. Tornato in Romania nel 1990, fu una delle personalità che ricostruirono il Partito Nazionale Contadino – Democristiano, impegnandosi nel ripristino del clima democratico. Nacque il 6 giugno del 1917 a Turda, nell’ovest della Romania, in una famiglia di intellettuali romeni che hanno lottato per i diritti nazionali dei romeni dell’Impero Asburgico e Austro-Ungarico.
Laureato in giurisprudenza a Cluj e in economia a Cambridge, attivo tra le file del Partito Nazionale Contadino, nel 1940 venne assunto come diplomatico presso il Ministero degli Esteri e subito inviato a Londra, a febbraio 1940, prima del crollo della Francia. Dopo l’occupazione della Francia, principale alleato della Romania, Ratiu continuò a lavorare alla legazione romena in Gran Bretagna fino all’inizio di settembre 1940, quando il potere venne assunto dal generale Antonescu e dalla Guardia di Ferro. Filo-inglese e filo-francese, Ratiu rifiutò di accettare lo schieramento della Romania alla coalizione guidata dalla Germania nazista.
Nel 1985, in un’intervista a Radio Europa Libera, conservata dal Centro di Storia Orale di Radio Romania, Ion Ratiu raccontava come, diventato prospero imprenditore, non ha assistito passivamente dall’Occidente alla comunistizzazione della Romania. Ha fondato un’organizzazione anticomunista, l’Unione Mondiale dei Romeni Liberi, e ha pubblicato il giornale di orientamento democratico Il romeno libero, tra i più influenti nell’esilio romeno.
Ho cominciato già dal 1955 un notiziario settimanale in inglese. Si chiamava Free Romanian Press, ed era destinato ad informare l’Occidente, soprattutto i giornali, i deputati e i politici influenti d’Inghilterra sulla situazione in Romania. Dopo 20 anni, ho ampliato la pubblicazione, intitolata sempre Stampa Libera Romena, e trasformata in mensile, con notizie in inglese e francese. Nel 1965, ho fondato l’associazione Acarda, l’Associazione culturale dei romeni in Inghilterra. Anche se si chiamava associazione culturale, secondo la nostra vecchia tradizione della Transilvania, culturale significava anche politico per l’affermazione delle nostre aspirazioni, spiegava Ion Ratiu.
Tornato in Romania nel 1990, Ion Ratiu è rimasto la stessa persona con ferme convinzioni democratiche, un autentico punto di riferimento morale. Si è spento il 17 gennaio 2000 a Londra. Le spoglie furono rimpatriate, secondo la sua volontà, e sepolte nella città natia di Turda.