Ecaterina Teodoroiu
Grazie all'esempio del sacrificio personale, Ecaterina Teodoroiu fu l'eroina-simbolo della prima Guerra Mondiale.
Steliu Lambru, 04.04.2018, 12:32
Grazie all’esempio del sacrificio personale, Ecaterina Teodoroiu fu l’eroina-simbolo della prima Guerra Mondiale. Fu la donna-soldato che non volle rimanere dietro il fronte, scegliendo di trovarsi in mezzo ai più accaniti combattimenti. Nata nel 1894 in una famiglia di contadini della provincia di Gorj, Ecaterina Teodoroiu fu una brava alunna e, prima di arrivare a Bucarest per seguire gli studi liceali e diventare maestra di scuola elementare, fu anche allieva della scuola tedesca di Targu Jiu.
Seguì anche una scuola per infermiere. L’entrata della Romania in guerra ad agosto 1916 fu accolta con entusiasmo dalla popolazione e molti giovani si arruolarono come volontari. Tra di loro, anche Ecaterina Teodoroiu, che scelse l’esperienza dura della guerra. Grazie alla sua partecipazione ai combattimenti, fu insignita di un’onorificenza e le venne concesso il grado di sottotenente. Il 22 agosto, alle ore 21.15, il suo reggimento fu attaccato dall’esercito tedesco, e i romeni furono costretti a ritirarsi. Durante quell’esercitazione difensiva, Ecaterina, che comandava un plotone, fu colpita mortalmente alla testa da due cartucce di mitra.
Diventò il più forte simbolo femminile della prima Guerra Mondiale, spiega lo storico Ioan Scurtu. Già dal 1917-1918 Ecaterina Teodoroiu diventò una leggenda. Tutti quanti hanno combattuto insieme a lei hanno ricordato il suo comportamento, il suo coraggio ed eroismo. L’impegno effettivo di una donna in guerra ebbe valore di simbolo. Dimessa dall’ospedale, le fu chiesto insistentemente di rimanere a lavorare alla Croce Rossa, insieme ad altre signore, con la Regina Maria in testa, ma lei rifiutò. Disse che il suo posto era sul fronte, con l’arma in mano. Nel 1921, nel centenario della rivoluzione capeggiata da Tudor Vladimirescu, le sue reliquie furono trasferite dalla tomba di Marasesti a Targu Jiu. Il sarcofago fu costruito dalla scultrice Milita Patrascu. Anche Re Ferdinando, la Regina Maria, lo storico Nicolae Iorga, il maresciallo Alexandru Averescu e tutti quanti ebbero un ruolo alla guida della Romania nella costruzione del simbolo dei militari romeni, degli 800.000 morti in guerra, cercarono di mettere in risalto la personalità di Ecaterina Teodoroiu, sottolinea lo storico.
A soli 23 anni, è caduta nelle battaglie di Marasesti, ad agosto 1917 e, ormai a più di un secolo da quei combattimenti, la sua figura appare, accanto a quelle di tante altre donne di Romania, come prezzo pagato dai romeni alla guerra e alle sue conseguenze.