Vacanze nella campagna romena
In un secolo della velocità, le vacanze nei villaggi romeni vi portano in un'atmosfera arcaizzante, alla scoperta di antiche tradizioni, bellissimi paesaggi, e saporitissime prelibatezze gastronomiche.
Daniel Onea, 02.01.2020, 18:23
In un secolo della velocità, le vacanze nei villaggi romeni vi portano in un’atmosfera arcaizzante, alla scoperta di antiche tradizioni, bellissimi paesaggi, e saporitissime prelibatezze gastronomiche. Vedrete come lavorano gli artigiani a casa loro, sentirete le leggende del posto e vi riconnetterete alla natura. Marilena Stoian, presidente fondatrice dell’Associazione nazionale di turismo rurale, ecologico e culturale (ANTREC) e fondatrice della rivista Vacanze in campagna, passa in rassegna alcuni dei villaggi che conservano o valorizzano le specificità delle rispettive regioni sia come architettura che come stile.
Penso alla Bucovina, ad esempio ai villaggi di Vama o Ciocanesti, quest’ultimo un autentico museo all’aperto, in riva al fiume Bistrita. I motivi dei costumi popolari sono raffigurati su case, recinti e fontane. A Ciocanesti si trova anche un museo delle uova dipinte, e sempre questo villaggio ospita ogni anno, a metà agosto, una sagra della trota. Suggerirei ai turisti di andare poi alla scoperta della regione del Maramures, a Botiza, per ammirare le numerose chiese di legno, più vecchie o più nuove. Lì c’è l’usanza di tingere la lana con colori vegetali per tessere meravigliosi tappeti, autentici capolavori. E sempre a Botiza i vostri palati saranno viziati da saporitissimi piatti tradizonali. Sembrano pesanti, però un bicchierino di palinka vi garantisce sia un’ottima digestione, che la voglia di andare avanti, alla scoperta di altri posti, assicura Marilena Stoian.
Queste due grandi regioni storiche della Romania – Bucovina e Maramures – come anche il Delta del Danubio, sono tra le più ricercate dai turisti. Ma sono in tante le destinazioni rurali anche nel sud del Paese, ad esempio nelle province di Giurgiu e Calarasi.
Un villaggio che si chiama Ciocanesti esiste anche nella provincia di Calarasi, nei pressi del Danubio, che offre anche percorsi ecoturistici, ad esempio passeggiate in bici in riva al fiume. Ricorderei il villaggio di Eselnita, che si trova al punto in cui il fiume entra in Romania attraverso i calderoni, come vengono chiamate le gole del Danubio, che stanno diventando una bella attrattiva per numerosi turisti, desiderosi di salire sulle barche a remi o sui vaporetti, ma anche di mangiare tante prelibatezze di pesce. Potrete ugualmente visitare dei villaggi abitati a maggioranza da cechi o slovacchi. In questi luoghi, grazie all’influenza del clima mediterraneo, ci sono tanti fichi, per cui le signore preparano una confettura particolarmente apprezzata. E già che parliamo del sud, ricorderei anche Tismana, una delle più belle località romene, dove si trova anche un meraviglioso monastero ortodosso. D’estate, i turisti si rilassano in lunghe passeggiate nei boschi. Da Tismana, si parte alla volta di Hobita, il paesino natio dello scultore Constantin Brancusi, dove potrete ammirare anche alcune delle sue opere, aggiunge Marilena Stoian.
Moltissimi turisti che hanno visitato la Romania sono rimasti impressionati degli oggetti tradizionali fatti dagli artigiani. E il posto migliore per conoscerli sono proprio le loro case di campagna, diventate sempre più affollate ultimamente. Una regione in cui scoprirete l’arte tradizionale a casa sua è, ovviamente, la Transilvania, dove potrete scegliere, ad esempio, i paesini sassoni della zona Crit – Viscri. Una casa parrocchiale è stata trasformata in pensione e i turisti sono coinvolti in attività artigiane, ma anche gastronomiche. Da lì si può fare un giro delle cittadelle di Sighisoara, Rupea, Viscri e Saschiz.
Radio Romania Internazionale ha chiesto alla presidente fondatrice dell’ANTREC se, tra tutti i villaggi romeni che conosce, ce n’è uno al quale si sente particolarmente attaccata. Negli ultimi 30 anni, sono stata molto legata all’area di Bran – Moeciu, in provincia di Brasov, e amo in modo particolare il paesino di Magura. E’ collocato in cima alle colline che offrono, da un lato, una bella vista sul Massiccio di Piatra Craiului, e dall’altro sul Massiccio di Bucegi. E’ come se fossi in un anfiteatro. Ci sono tanti boschi da scoprire in cammino o in passeggiate in bici d’estate e sulla slitta trainata dai cavalli d’inverno. Spesso, quando mi trovo all’estero e sento la nostalgia del Paese, questo è il primo posto che mi viene in mente, ha concluso Marilena Stoian, presidente fondatrice dell’Associazione nazionale di turismo rurale, ecologico e culturale (ANTREC) e fondatrice della rivista Vacanze in campagna.