Teatro virtuale e pandemia
E' importante individuare nella cultura un punto di sostegno, soprattutto perchè gli artisti si sono mobilitati e hanno scoperto nuove modalità di rimanere accanto al pubblico nello scorso anno, segnato dall'emergenza pandemica.
Carmen Săndulescu, 11.01.2021, 12:57
E’ importante individuare nella cultura un punto di sostegno, soprattutto perchè gli artisti si sono mobilitati e hanno scoperto nuove modalità di rimanere accanto al pubblico nello scorso anno, segnato dall’emergenza pandemica. Lo spiega il critico teatrale Oana Cristea Grigorescu del Teatro Nazionale Radiofonico – Radio Romania, ricordando che gli spettacoli concepiti esclusivamente per i palcoscenici hanno indossato i vestiti virtuali. Uno sguardo sul 2020 lo conferma pienamente.
Cronologicamente, il primo evento teatrale di riferimento dello scorso anno è stato il Festival Internazionale del Teatro di Sibiu – FITS 2020#online. La 27/a edizione del prestigioso appuntamento era il primo grande festival dedicato alle arti dello spettacolo dell’Europa centro-orientale a svolgersi esclusivamente in digitale, dal 12 al 21 giugno scorso. All’insegna della Forza di credere/ Empowered, l’edizione 2020 ha proposto oltre 14.000 minuti di teatro, danza, musica, circo contemporaneo, conferenze, dibattiti, spettacoli-lettura e spettacoli per i bambini, trasmessi a titolo gratuito sul sito ufficiale del FITS www.sibfest.ro, sulla pagina Facebook e sul canale YouTube, accompagnati dalle raccomandazioni speciali dell’attore Constantin Chiriac, direttore generale del Teatro Radu Stanca di Sibiu e del Festival.
Lo stesso Constantin Chiriac metteva in risalto i notevoli e lodevoli sforzi della sua squadra, che ha dato una volta in più la prova della sua professionalità ed efficacia, adattando in sole due settimane la variante classica del festival a quella virtuale, conferendo una portata impressionante. Sono seguiti anche altri progetti che potrete scoprire alla pagina Facebook del FITS. Il più recente esempio è arrivato il 23 dicembre 2020, quando il Teatro Nazionale Radu Stanca ha rilanciato gli abbonamenti per le produzioni online del 2021: 30 spettacoli, di cui 22 premières, con suoni e immagini high-definition, saranno disponibili quest’anno sul sito www.scena-digitala.ro.
Tornando all’estate del 2020, ci soffermiamo al progetto Cultură’n Șură (Cultura nel Fienile), che porta il teatro nelle masserie contadine. Un investimento nel futuro del villaggio, spiegano gli organizzatori, dopo otto anni di avventura. Il regista Victor Olăhuț, l’attrice Florentina Năstase e il drammaturgo Flavius Lucăcel sono riusciti a coinvolgere anche altre persone entusiaste: attori, artisti figurativi, bibliotecari e altri partner e collaboratori, nonchè sponsor. L’iniziatore e il manager del progetto, Victor Olăhuț, spiega come sono andate le cose nel 2020.
La scorsa estate, abbiamo avuto una capienza fissa, nell’osservanza delle misure di distanziamento. Cosicchè non è stato possibile invitare l’intera comunità contadina al teatro. Ma l’esperienza è stata ugualmente bella, come negli anni scorsi. Noi siamo stati lieti di incontrare il pubblico, e il pubblico si è goduto un teatro di qualità. Tenendo presenti le condizioni in cui sono stati organizzati gli eventi culturali nel 2020, posso dire che siamo contentissimi. E’ vero che non abbiamo fatto nulla tra marzo e maggio, ma siamo ripartiti proprio in quarta. Un’altra bella esperienza è che, per la prima volta, abbiamo girato un film con un gruppo interetnico di bambini, a Someș-Odorhei, in provincia di Sălaj. Per due mesi, questi meravigliosi ragazzi hanno partecipato ad workshop attoriali. Anche il titolo del film è particolarmente suggestivo, si chiama Pandelia. Parallelamente, siamo riusciti a portare lo spettacolo Esperimento in 12 villaggi. Complessivamente, un centinaio di performance negli ambienti rurali che ci danno la convinzione che la gente apprezza quello che facciamo. Altrimenti, forse avremmo mollato, conclude Victor Olăhuț.
La seconda metà dello scorso anno ha visto altri due eventi teatrali di portata. Programmato in primavera e rinviato per l’emergenza pandemica, il Gala dell’Unione Teatrale di Romania ospitato all’aperto dal Parco Nicolae Romanescu di Craiova, città della Romania meridionale. Un altro riferimento è stato il Festival Nazionale di Teatro di Bucarest, la cui 30/a edizione si è svolta, per la prima volta, in formato online.