Stemmi araldici della nobiltà romena, in mostra al Palazzo Suţu di Bucarest
Antica dimora aristocratica di Bucarest, il Palazzo Suţu custodisce oggi il Museo della Capitale, raccontando la sua storia attraverso pregevoli reperti e collezioni, alcuni appartenuti alle famiglie principesche.
Christine Leșcu, 06.03.2020, 10:48
Antica dimora aristocratica di Bucarest, il Palazzo Suţu custodisce oggi il Museo della Capitale, raccontando la sua storia attraverso pregevoli reperti e collezioni, alcuni appartenuti alle famiglie principesche. Particolarmente interessanti per il pubblico, vengono presentate periodicamente in mostre tematiche come quella intitolata Elites e stemmi araldici dell’antica Bucarest, inaugurata a febbraio presso lo stesso Palazzo Suţu. Si tratta di oggetti ornati da blasoni dell’élite aristocratica romena della seconda metà dell’Ottocento e del primo quarto del Novecento, precisamente delle famiglie Suţu, Cantacuzino, Ghica, Mavrocordat, Filipescu, Sturdza, nonchè a quella del principe Alexandru Ioan Cuza e della Casa Reale di Romania.
Siamo accompagnati dalla curatrice della mostra, Dana Nicula. Con questa iniziativa, ci proponiamo di ricreare l’universo delle famiglie artistocratiche di Bucarest attraverso i loro stemmi araldici, nonchè di familiarizzare il pubblico con le nozioni di blasone e genealogia. Vogliamo mettere in risalto il legame speciale tra blasone e possessore. Era appannaggio dei monarchi e dei nobili incidere lo stemma sulle dimore, sui monumenti funebri o sui semplici oggetti di uso quotidiano, spiega Dana Nicula.
Ovviamente, al Palazzo Suţu, sede centrale del Museo della Capitale, in prima fila sta la famiglia al quale è intitolato e che l’ha anche fatto erigere all’inizio del Novecento. Il Museo custodisce numerosi oggetti ornati di blasone, appartenuti alla famiglia Suţu, alcuni in cristallo e porcellana, aggiunge Dana Nicula.
Un servito di porcellana di Sèvres ornato del blasone dei Suţu, un altro in cristallo di Boemia, bicchieri in cristallo incisi del loro monogramma, con la corona principesca sopra. Lo stemma araldico si trova anche sul frontone del palazzo e sullo specchio in cristallo nell’atrio del museo. Tra gli oggetti in mostra appartenuti alla famiglia Mavrocordat c’è un vassoio in porcellana di Sèvres ornato dello stemma raffigurante un’araba fenice che esce dalle fiamme. Esposto anche un servito da tavola appartenuto alla famiglia Sturdza, sul cui blasone sono raffigurati l’uro della Moldavia e un leone rampante coronato. Lo stemma in questa variante venne adoperato dal principe Mihail Sturdza. Inoltre, dai Cantacuzino abbiamo due piatti di porcellana finissima, con il motto Zamora inciso al centro. Tra il 1907 e il 1911, il principe Gheorghe Grigore Cantacuzino, soprannominato Il Nababbo, fece costruire un imponente palazzo alla sua tenuta di Busteni, chiamata Zamora, nome che venne quindi inciso anche sui piatti della famiglia, conclude la curatrice dell’esposizione.
La mostra Elites e stemmi araldici dell’antica Bucarest rimarrà aperta al Palazzo Suţu fino al 10 maggio p.v.