Romeni celebri nel mondo: lo scienziato Pius Servien
Nato a marzo 1902 a Bucarest, Piu Nicolae Serban Coculescu è noto negli ambienti scientifici come lo studioso francese Pius Servien.
Christine Leșcu, 26.07.2017, 11:43
Nato a marzo 1902 a Bucarest, Piu Nicolae Serban Coculescu è noto negli ambienti scientifici come lo studioso francese Pius Servien. Era il figlio dell’astronomo romeno Nicolae Coculescu, fondatore del primo osservatorio astronomico scientifico di Bucarest. Piu Coculescu ereditò anche la vocazione scientifica del padre, che abbinò a quella personale per le discipline umanistiche: oggi è ritenuto il creatore della teoria matematica del ritmo, che aveva come obiettivo la trascrizione matematica dei ritmi, innanzitutto quello nella poesia. All’epoca, Piu Coculescu collaborò alla definizione di questo campo interdisciplinare insieme ad un altro scienziato romeno, Matila Ghyka.
Magda Stavinschi, ricercatrice presso l’Istituto Astronomico dell’Accademia Romena, offre maggiori dettagli sulle radici romene di Pius Servien: Ad agosto 1916, la famiglia si rifugiò a Parigi, cosicchè Piu Nicolae Serban si trasferì dal Liceo Gheorghe Lazar di Bucarest al Saint Louis della capitale francese. Fu uno degli alunni insigni di questo liceo elitista. Poi, all’università, seguì numerosi corsi, da letteratura fino a chimica, ottica o fisica. Nel 1923 si laureò in lettere sempre a Parigi. Tornò per poco tempo in Romania, per seguire i corsi di ufficiali di artiglieria a Timisoara nel 1926-1927. Nel 1930, conseguì il dottorato a Parigi, con la tesi intitolata I ritmi come introduzione fisica all’estetica.
Praticamente era un lavoro transdisciplinare su letteratura e fisica, dedicato al padre che non era riuscito a venire a Parigi per assistere alla presentazione della tesi. Successivamente, portò avanti il lavoro di ricerca sempre a Parigi, come conferenziere al Collège de France e presso il Centro Nazionale di Ricerca Scientifica. Diresse, inoltre, varie pubblicazioni scientifiche e divulgò i propri lavori sotto lo pseudonimo di Pius Servien, probabilmente un riferimento al romanzo I desideri di Giovanni Servien di Anatole France.
Nel 1937, diventò membro titolare dell’Accademia delle Scienze di Romania, e allo stesso tempo la sua fama internazionale superò i confini del mondo scientifico. La sua opera fu elogiata dal grande Benedetto Croce e dal poeta Paul Valéry. Cavaliere della Legion d’onore per i contributi recati alla letteratura francese, cittadino francese appena dal 1949, quando la Romania era già stata inserita nel lager dei satelliti dell’URSS, Pius Servien si spense nel 1953, a soli 51 anni. Però le sue idee sull’estetica matematica hanno ancora oggi impatto sugli scienziati. Tra i suoi discepoli si annovera anche il matematico romeno Solomon Marcus.
Magda Stavinschi porta altri dettagli: Per una persona dal ragionamento matematico, è molto difficile affrontare anche la letteratura o l’estetica. E vice versa. Data la loro preparazione multidisciplinare basilare – chimica organica, matematica, fisica e letteratura, Pius Servien e Matila Ghyka hanno avuto la capacità di studiare i ritmi nella poesia ecc. L’estetica matematica resta un campo estremamente importante per apprezzare la qualità delle lingue. Servien si è occupato dei suoni e dei toni delle lingue, delle loro qualità estetiche. I due resteranno non solo pionieri in questo campo, ma anche i suoi migliori esponenti.
I romeni hanno cominciato a riscoprire Pius Servien abbastanza recentemente. Appena nel 1975 è uscita una prima traduzione romena di una parte della sua opera L’Estetica, pubblicata a Parigi nel 1953.