Romantico e romanticismo, in mostra al Palazzo Șuțu di Bucarest
Il Museo del Municipio di Bucarest propone al pubblico una mini-mostra dedicata agli incontri tra lui e lei e ai primi amori.
Ion Puican, 28.10.2021, 08:55
Il Museo del Municipio di Bucarest propone al pubblico una mini-mostra dedicata agli incontri tra lui e lei e ai primi amori. Romantico e romanticismo. Diversi ma/solo insieme è aperta al Palazzo Șuțu nel cuore della Capitale, in prossimità del Centro Storico, dove i giovani si danno spesso il primo appuntamento. Il direttore del Museo, Adrian Majuru, svela il concetto di questa mostra dedicata al cuore e all’anima.
Oltre alla narrazione, il concetto di romantico e romanticismo è una vicenda raramente focalizzata su un linguaggio museografico. Gli oggetti non sono completamente estranei, non è che siano cambiati granchè negli ultimi 200 anni, forse sono stati raffinati solo dalla tecnologia oppure, lungo il tempo, ce ne sono apparsi altri ai quali i nostri bisnonni non ci pensavano. La mostra non scende troppo nel tempo. Praticamente, descrive una possibile storia tra due persone dopo l’inizio del Novecento, in ambiente urbano. Noi abbiamo pensato a Bucarest, ma poteva accadere ovunque. Secondo me, questo rituale della captatio benevolentiae ha subito delle modifiche negli ultimi 200 anni. Se nel passato ci volevano parecchi mesi per accattivarsi la simpatia della ragazza, oggi credo che tutto si risolva in meno di mezza giornata. Nel rituale maschile, quello che noi chiamiamo flirt significava praticamente tutt’uno sforzo di presentare davanti alla donna che volevi come partner per il resto della vita, l’intero bagaglio di qualità, abilità, intenzioni, pur essendo giovane. Tutta questa successione di relazioni e vicende è raggruppata in uno spazio ristretto, con tutti gli oggetti afferenti: prendersi un tè o ascoltare musica insieme, oppure uscire per un caffè. E’ una rimembranza interessante, per ricordarci in maniera molto pragmatica che alcune cose non vanno tolte completamente dalla nostra vita, in fin dei conti rispettiamo l’altro tramite tutti i suoi dettagli affettivi. Il percorso della mostra si conclude con una mappa del Centro Storico di Bucarest, e i visitatori sono invitati a segnare con un cerchietto rosso il luogo in cui hanno avuto uno dei primi appuntamenti, visto che si sono moltiplicati nei nostri giorni rispetto a 150-200 anni fa, spiega Adrian Majuru.
Tira ancora aria di romanticismo in questi tempi? Il direttore del Museo del Municipio di Bucarest ci dà una risposta inaspettata. Romanticismo digitale: i più inventivi acquistano i diritti su una stella che intitolano alla ragazza che amano e così il suo nome resta in cielo. Il romanticismo fa parte della natura umana. Io credo che sin dal Paleolitico sia apparsa questa storia, forse prima ancora, ma le prove archeologiche indicano che in certe comunità le risorse erano più ricche, il che ha reso possibile lo sviluppo di un affetto che, ovviamente, ha significato anche un consumo di creatività, conclude Adrian Majuru.