Ritratto del poeta Nichita Stănescu
Nichita Stănescu è stato uno dei maggiori creatori di linguaggio poetico della letteratura romena. E incluso nella corrente neo-modernista ed è definito dal critico Eugen Simion come un poeta di una profondità e intensità rimarchevoli.
Monica Chiorpec, 23.04.2014, 13:05
Nichita Stănescu è stato uno dei maggiori creatori di linguaggio poetico della letteratura romena. E’ incluso nella corrente neo-modernista ed è definito dal critico Eugen Simion come un poeta di una profondità e intensità rimarchevoli, un vero artifice di linguaggio poetico. Nacque il 31 marzo del 1933, a Ploieşti, nella famiglia del commerciante Nicolae Hristea Stănescu. Gli furono dati il secondo nome del padre e anche quello del nonno materno, Nikita Cereaciuchin, fisico e generale russo, rifugiatosi in Romania dopo la Rivoluzione bolscevica del 1917. Conseguita la laurea in Filologia presso l’Università di Bucarest, Nichita pubblica alla fine del 1960, il volume Il senso dell’amore”. Seguono, negli anni successivi, Una visione dei sentimenti”, Il diritto al tempo”, 11 elegie” e Rosso verticale”.
“La poesia è l’unica ricchezza dell’uomo, non ancora saccheggiata. Finora, tutto quello che l’uomo possedeva è stato saccheggiato. La poesia non si è ancora inventata un suo Hitler, che la saccheggiasse. La poesia è di tutti, in tutte le persone esiste poesia, e il poeta è solo il lavoratore, l’umile traduttore dei sentimenti di tutti in questi libri pubblicati — ad esempio da me, oppure da altri”, diceva Nichita Stănescu, in una registrazione della tv Romena a Belgrado, nel 1981.
Con la pubblicazione del volume Necuvintele” (Le non-parole), si apre una nuova tappa della visione poetica di Nichita Stanescu. Nel 1975, è insignito del Premio Internazionale per la Letteratura Johann Gottfried von Herder”. Tra il 1979 e il 1982, pubblica i volumi Epica Magna”, Le opere imperfette” e Nodi e segni”, illustrati dal suo amico, il pittore Sorin Dumitrescu.
La crescita della lingua romena è una delle missioni più importanti del poeta, perchè la lingua è il materiale più importante della poesia. E’ vero, anche il colore ne è un materiale importante, e anche il canto, come ne è importante pure l’abbraccio. Guardate solo Il Bacio” di Brâncuşi, per vedere che l’abbraccio è la poesia fatta scultura. Ma ciò solo relativo al materiale della poesia, poichè la poesia tiene da tutt’altra zona. Essa è l’unica dimensione che offre naturalezza all’uomo. La poesia esiste in qualsiasi persona. La poesia è quella che gli giustifica il desiderio di vivere”, spiegava il poeta convinto che la mia patria è la lingua romena”, in una registrazione dalle Teche della Radiodiffusione Romena.
L’opera di Nichita Stănescu è stata tradotta in molte lingue, l’italiano compreso. Uno dei più valenti traduttori italiani è il compianto professore Marco Cugno. Nello spazio ex-sovietico, le poesia di Nichita Stanescu furono diffuse in serbo, nel 1971, grazie alla traduzione del suo ottimo amico, il poeta Adam Puslojic. Nel 1977, Nichita Stănescu fu incluso sulla lista dei candidati al Premio Nobel. Il poeta e saggista Nichita Stănescu si è spento il 31 dicembre 1983, a soli cinquanta anni. Il poeta ci ha lasciato una creazione impressionante, sorta dall’impegno continuo di scoprire il segreto della parola — cui ha conferito una immensa profondità, conquistandosi con la sua originalità un posto d’onore nella letteratura romena.