Relax e terapie alle Terme di Govora
Vi invitiamo a meglio conoscere le Terme di Govora, la destinazione del vincitore del gran premio al nuovo concorso indetto da Radio Romania Internazionale.
Daniel Onea, 11.02.2015, 13:38
Vi invitiamo a meglio conoscere le Terme di Govora, la destinazione del vincitore del gran premio al nuovo concorso indetto da Radio Romania Internazionale. La vacanza di otto giorni in Romania include vitto, alloggio e trattamento a Govora. Cristina Petrescu, primario di balneologia presso le Terme di Govora, dice che l’offerta di trattamento nel centro in cui lavora si rivolge in primo luogo ai genitori con bambini afflitti da malattie respiratorie.
“Menzionerei le bronchiti, le bronchioliti, le riniti, le otiti, l’asma bronchiale, malattie di cui soffrono ultimamente moltissimi bambini. Negli ultimi anni abbiamo notato il calo dell’età dei bambini per i quali i genitori si rivolgono a noi medici. Il malato più giovane che ho curato negli ultimi anni aveva cinque mesi. La nostra offerta non è limitata solo alle malattie respiratorie, ma riguarda anche quelle osteoarticolari, cardiologiche, circolatorie e digestive. Tra le malattie reumatiche, possiamo curare artrosi a livello delle articolazioni grandi, medie e piccole fino alle malattie acute. Per quelle gastrointestinali offriamo crenoterapia grazie alle tre sorgenti di acque minerali. Possono beneficiare di trattamento le persone con disturbi digestivi, del colon o con malattie renali”, spiega la nostra ospite.
Cristina Petrescu lavora da quasi 30 anni presso le Terme di Govora. In tutto questo periodo ha curato persone di Nuova Zelanda, Australia, Asia, di quasi tutti i Paesi europei e del Nord America. Nelle terme di Govora arrivano soprattutto bambini dei Paesi nordici, dice Cristina Petrescu. “1.000 di loro li ho curati solo io. Hanno beneficiato di trattamento con aerosol nella nostra stazione e l’evoluzione è stata positiva. La distanza fra la Nuova Zelanda e le Terme di Govora è significativa, ci sono differenze di clima, di emisfera, di cultura. Alcuni malati sono venuti qua con la maschera dell’ossigeno e sono andati via dopo due anni senza aver più bisogno di farmaci. L’evoluzione dei bambini è stata sorprendente sia per i genitori che per i medici dei Paesi d’origine. Il più recente caso di cui vi posso raccontare e che ho seguito negli ultimi cinque anni è quello di un ragazzino degli USA, dipendente dall’ossigeno, per il quale il viaggio in aereo è stato difficilissimo. Dopo i primi due anni ha rinunciato alla bombola di ossigeno che si portava addosso nello zaino e quest’anno ha rinunciato persino alla terapia inalatoria, perché non ne ha più bisogno”, aggiunge Cristina Petrescu.
La terapia non è invasiva, non è dolorosa e neanche stressante per i piccoli. Ai bimbi non viene applicata la terapia iniettabile e in più durante il trattamento possono anche giocare. Viene incoraggiato il movimento. Oltre alla terapia inalatoria, la raccomandazione di Cristina Petrescu, primario di balneologia presso le Terme di Govora, è di allenarsi molto.
Aurelian Cebanu è specialista cardiologo presso la clinica CardioMetabolica delle Terme di Govora. La clinica si trova nell’Hotel Palace, un monumento storico eretto negli anni 1911-1914. Molti dei turisti che vengono da lui sono stati operati al cuore. Dopo un attento esame cardiologico, loro iniziano un programma di fisio-kinetoterapia. “Li aiutiamo a imparare che movimenti fare e quando farli. Si fa’ ginnastica respiratoria e abbiamo anche un programma coordinato da un nutrizionista. Insegnamo ai malati cosa mangiare, le quantità giuste e soprattutto quando mangiare. Vogliamo educarli e informarli in merito al loro fabbisogno giornaliero di calorie, insegnare loro a evitare i grassi e le pietanze ipercaloriche, gli eccessi di caffeina e di dolci. Poi li informiamo in merito ai fattori di rischio nel caso delle malattie cardiovascolari. Il microclima delle Terme di Govora vanta un rapporto di uno a uno per quanto riguarda i cationi e gli ioni, molto benefico per la salute dell’organismo. Offriamo anche cure inalatorie con anioni di iodio e bromo. Abbiamo curato malati di Israele, Ucraina e Russia. E’ molto più facile prevenire che trattare per cui vanno evitati gli abusi e si devono fare esecizi fisici almeno 30 minuti al giorno per avere una vita quanto più lunga e sana”, spiega il medico.
Mihai Handolescu, il manager dell’Hotel Palace, delle Terme di Govora, ci ha parlato della storia del monumento storico. L’albergo fu eretto in mezzo al parco della stazione, allestito dall’architetto paesaggista francese Emile Pinard. “E’ un abbinamento molto riuscito fra tre stili architettonici: eclettico, art nouveau ed elementi di architettura neo-romena. Fu concepito come albergo di lusso e la sua costruzione durò quattro anni: dal 1911 al 1914. Era il primo albergo in Romania che disponeva di una base di cura e utilizzava con successo le acque minerali, con effetti speciali nel trattamento delle malattie respiratorie, reumatiche, digestive e renali. La sua storia fu una travagliata, dovette far fronte a due guerre. Durante la seconda guerra mondiale, la stazione fu scelta dal governo polacco, in esilio, per ospitare una parte delle autorità e custodire il tesoro del Paese. Durante il comunismo vennero fatti pochi investimenti, ma con l’adesione di Romania nell’UE furono concessi fondi non-rimborsabili. La riabilitazione dell’albergo recò il nome simbolico di Palace-Govora-SPA. Dall’apertura nel 2013 finora, ci hanno visitati circa 7.000 turisti di tutto il mondo. In futuro, ci auguriamo di attirare turisti del Medio Oriente. In collaborazione con le agenzie di turismo, cercheremo di essere presenti sui mercati degli Emirati Arabi”, dice Mihai Handolescu.
A soli 22 chilometri dalle Terme di Govora, a 30 minuti in macchina, si trova il capoluogo provinciale di Vâlcea, la città di Râmnicu Vâlcea, dove potete visitare musei interessanti. Dalla stazione, potete fare gite per visitare monasteri dichiarati monumenti storici: il Monastero di Govora, eretto nel XV secolo, quello di Surpatele oppure il Monastero Dintr-un Lemn, cioè fatto da un legno. (traduzione di Gabriela Petre)