Progetti culturali nel Centenario dell’Unità
Il 2018, Anno del Centenario della Grande Unità della Romania, ma anche l'Anno Europeo del Patrimonio, è partito in quarta per una serie di istituzioni e associazioni culturali che stanno sviluppando dei progetti speciali in tal senso.
Christine Leșcu, 31.01.2018, 12:52
Il 2018, Anno del Centenario della Grande Unità della Romania, ma anche l’Anno Europeo del Patrimonio, è partito in quarta per una serie di istituzioni e associazioni culturali che stanno sviluppando dei progetti speciali in tal senso. Ad esempio, l’Associazione la Storia dell’Arte ha avviato, in prossimità della Giornata della Cultura Nazionale, il progetto intitolato Patrimonio romeno, influssi europei. L’Associazione è già nota per le visite guidate grazie alle quali gli abitanti di Bucarest riscoprono la propria città, nonchè per le conferenze che presentano al pubblico molti architetti di talento, ma caduti nell’oblio. Gli architetti romeni e stranieri che hanno creato sin dall’Ottocento a Bucarest e non solo, sono rintracciabili su internet grazie al sito intitolato Archivi di Architettura, promosso sempre dall’Associazione la Storia dell’Arte.
La sua presidente Oana Marinache anticipa i progetti per il 2018. Nel successivo periodo, punteremo sulla fine dell’Ottocento, con particolare riguardo al patrimonio costruito tra il 1870 e il 1900. Praticamente, stiamo realizzando una digitalizzazione, una ricerca negli Archivi Nazionali, e una valorizzazione dei progetti architettonici, di cui molti sono da individuare, poichè le costruzioni sono ancora in piedi, anche se in un certo stato di degrado. Ogni volta la sorpresa è l’architetto o il costruttore. In altre parole, abbiamo delle sorprese quando riusciamo ad attribuire la paternità o collocare dal punto di vista cronologico certi edifici che vediamo ogni giorno senza sapere la loro storia, spiega Oana Marinache.
Andranno avanti anche gli atelier per i bambini, organizzati nelle scuole di Bucarest, grazie ai quali i piccoli scoprono la storia della città e la necessità di proteggere il patrimonio immobiliare. Inoltre, nel 2018, l’editrice dell’Associazione la Storia dell’Arte celebra il suo quinto anniversario. L’Associazione è stata fondata nel 2011, due anni prima dell’editrice. Oana Marinache spiega cosa scopriranno i lettori in occasione dell’anniversario. Monografie di architetti, ma anche quaderni di storia bucarestina per i bambini, accanto ad una collana memorialistica. Inoltre, le persone interessate alle nostre visite guidate saranno accompagnate dalle storie raccontate nei nostri depliant e brochure, aggiunge la presidente dell’Associazione.
Ai primi del 2018, le brochure, le monografie, i depliant, ma anche le conferenze saranno appoggiate da un importante partner. Questa volta, godiamo del sostegno del Ministero della Cultura e dell’Identità Nazionale e possiamo anche stampare dei materiali promozionali. Abbiamo concepito delle cartoline per promuovere in maniera attraente sia gli atelier per i bambini che le visite guidate. Sulle cartoline sono raffigurati i piani archiettonici di alcuni edifici noti di Bucarest. Di uno, collocato nei pressi dell’Auditorium di Bucarest (Atheneul Roman), ne abbiamo scoperto sia l’architetto che la bisnipote del primo proprietario del 1891. L’architetto era lo svizzero John Elisee Berthet, e la storia inserita negli Archivi di Architettura è completata da dettagli della storia della famiglia Braikoff che ha costruito l’edificio, spiega ancora Oana Marinache.
Il progetto Patrimonio romeno, influssi europei, realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, ha incluso anche una serie di conferenze specializzate organizzate fino a fine gennaio. I temi sono stati, come al solito, pluridisciplinari, abbinando l’architettura all’urbanistica, ma anche agli affreschi degli edifici di Bucarest. L’ultima conferenza del mese è stata dedicata all’architetto Carol Enderle, meno noto al pubblico.