Prezzi dei terreni agricoli in Romania
Il prezzo medio di un ettaro di terreno coltivabile in Romania è aumentato di quasi il 5% nel 2023.

Eugen Cojocariu, 07.03.2025, 09:46
Il prezzo medio di un ettaro di terreno coltivabile è stato di 41.620 lei per ettaro (circa 8.320 euro) nel 2023, con il livello più basso nella Regione Nord-Est, pari a 35.303 lei per ettaro (circa 7.060 euro), mentre il valore più alto è stato registrato nella Regione Bucarest-Ilfov, con 61.360 lei per ettaro (circa 12.270 euro), secondo l’Istituto Nazionale di Statistica.
Nel 2023, rispetto all’anno precedente, in Romania si è osservata una crescita di circa il 4,8% del prezzo medio per i terreni coltivabili, con l’aumento più significativo nella Regione Nord-Ovest, altamente sviluppata sotto profilo economico (+14%). I dati nazionali sono piuttosto vicini a quelli dell’Ufficio Statistico dell’UE (Eurostat), che indica un valore medio di 8.414 euro per ettaro. Inoltre, il prezzo medio dei pascoli permanenti in Romania ha registrato un aumento del 7,5% nel 2023 rispetto all’anno precedente, il più significativo nella Regione Sud-Ovest Oltenia (+16%). Pertanto, nel 2023, il prezzo medio dei pascoli permanenti in Romania era di poco superiore a 30.000 lei all’ettaro (6.000 euro).
Il prezzo medio di un ettaro di terreno coltivabile nell’Unione Europea era di 11.790 euro nel 2023, mentre il prezzo medio annuo dell’affitto per terreni coltivabili o pascoli permanenti era di 173 euro all’ettaro. Il prezzo medio più alto per un ettaro di terreno coltivabile è stato registrato a Malta, poco più di 283.000 euro all’ettaro. Seguono i Paesi Bassi, con 91.150 euro all’ettaro, e Lussemburgo, con 42.540 euro all’ettaro.
Al contrario, i prezzi medi più bassi sono stati osservati in Croazia e Lettonia, attorno ai 4.500-4.600 euro all’ettaro. Il prezzo medio più alto per l’affitto di terreni coltivabili o pascoli permanenti è stato registrato nei Paesi Bassi, con 914 euro all’ettaro, mentre quello più basso in Slovacchia, con 67 euro all’ettaro.
I terreni coltivabili rappresentano il principale mezzo di produzione nell’agricoltura. Presentano caratteristiche specifiche determinate da elementi quali il suolo, l’acqua, la biodiversità e il clima, che conferiscono ai terreni un certo valore e un prezzo distinto. I terreni coltivabili sono terreni lavorati (arati o coltivati) regolarmente, generalmente nell’ambito di un sistema di rotazione delle colture. Il pascolo permanente comprende i terreni utilizzati per il bestiame o per la produzione di foraggi, che è incluso per un periodo di almeno 5 anni nel sistema di rotazione delle colture.