Patrimonio UNESCO in Romania
La Romania vanta nove siti iscritti nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO, di cui sette culturali e due naturali.
Ana-Maria Cononovici, 22.01.2025, 10:05
I più famosi sono i luoghi di culto della Moldavia, con chiese e monasteri risalenti al XV e al XVI secolo, nonché le chiese in legno di Maramureş. Nel centro-sud della Romania, nella provincia di Vâlcea, spicca il Monastero di Hurezi o Horezu, fondato dal principe Constantin Brâncoveanu, e capolavoro dello stile architettonico nato durante il suo regno. L’intero complesso monastico fu costruito tra il 1690 e il 1693 e copre un’area di oltre tre ettari, comprendendo la Chiesa principale, la cappella-ospedale e l’Eremo dei Santi Apostoli.
Notevoli e di grande importanza sono anche i villaggi con chiese fortificate in Transilvania. Si tratta dei siti rurali di Câlnic (provincia di Alba), Prejmer e Viscri (provincia di Braşov), Dârjiu (situato a sud-ovest di Odorheiu Secuiesc), Saschiz (collocato sulla strada nazionale che collega Rupea a Sighişoara), Biertan (a metà strada tra Mediaş e Sighişoara), Valea Viilor (nell’ex sede sassone di Mediaş, a 14 km da questa città).
Le fortezze daciche nei Monti Orăştie, vale a dire Sarmizegetusa Regia, Costeşti Cetăţuia, Costeşti Blidaru, Luncani-Piatra Roşie, Băniţa e Căpâlna, sono state inserite nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 1999. Nella motivazione si sottolinea che le fortezze daciche rappresentano una fusione di tecniche e concetti di architettura militare provenienti dall’interno e dall’esterno del mondo classico per creare uno stile unico.
Il centro storico di Sighișoara, antica città sul fiume Târnava Mare, è stato inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO sempre nel 1999. È costituito dalla Cittadella, un insediamento fortificato situato sulla collina con pendii relativamente ripidi che domina la Valle di Târnava, e la Città Bassa, situata ai suoi piedi. Nel corso del tempo, il nucleo storico ha continuato a essere il baricentro dell’insediamento che si è sviluppato attorno alla Città Bassa. Abitato ancora oggi, il centro storico di Sighişoara è definito come il sito urbano medievale più rappresentativo della Transilvania, in quanto l’antica fortezza è un vero e proprio museo all’aperto, con strade strette e tortuose, con massicce case in mattoni, tutto circondato da una cinta muraria.
Le ex miniere d’oro di Roşia Montană, inserite nel Patrimonio Mondiale nel 2021, rappresentano “il complesso minerario romano più importante, più esteso e più vario al mondo”, secondo l’UNESCO. Estese per oltre sette chilometri, queste miniere d’oro risalenti al II e III secolo sono state inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, ma anche nella Lista del Patrimonio Mondiale in Pericolo, a causa di un progetto minerario.
Come obiettivi naturali, ricordiamo la Riserva della Biosfera del Delta del Danubio, il primo sito naturale della Romania inserito nel 1991 nel Patrimonio dell’UNESCO, e le antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa, proprietà transfrontaliere in 12 paesi. Quelle della Romania sono state iscritte nel 2017.