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Musei famosi di Sibiu

Il primo museo aperto nell'Europa Centrale ed Orientale dalla cui fondazione riccorrono due secoli nel 2017 e un museo che sembra una Romania a scala ridotta sono motivi più che sufficienti per visitare la città di Sibiu.

Musei famosi di Sibiu
Musei famosi di Sibiu

, 16.07.2015, 13:09

Il primo museo aperto nell’Europa Centrale ed Orientale dalla cui fondazione riccorrono due secoli nel 2017 e un museo che sembra una Romania a scala ridotta sono motivi più che sufficienti per visitare la città di Sibiu.

Il Museo Nazionale Brukenthal venne fatto costruire dal Barone Samuel von Brukenthal, nominato Governatore del Grande Principato della Transilvania dall’imperatrice Maria Teresa. L’unico esponente della comunità sassone della Transilvania al quale vennero attribuiti incarichi pubblici nello stato austriaco, Samuel von Brukenthal fece costruire a Sibiu un palazzo in stile tardo barocco, secondo il modello dei palazzi viennesi. Fondato come istituzione nel 1817, il Museo custodisce la collezione del barone, considerata una delle grandi eredità culturali lasciate dall’Europa per il futuro.

E’ importante notare che venne creata da un uomo che superava la cultura locale, quella della Transilvania, provincia di cui fu governatore per 10 anni. Un uomo che sembra essersi integrato nella cultura europea sin dalla nascita, tramite gli studi fatti in Germania, girando in vari posti, soprattutto a Vienna e in Transilvania, alla quale si è dedicato. Un anno prima di morire, si fece un testamento unico all’epoca, tramite cui tutti i beni culturali da lui raccolti e una parte dei suoi possedimenti costituivano il Museo della Nazione Sassone. Così nel 1817 il palazzo venne aperto come museo pubblico, perché così chiedeva il barone, sotto la sorveglianza del Collegio Evangelico, l’attuale Collegio Nazionale Brukenthal. Fra due anni festeggeremo 200 anni di funzionamento ininterrotto come museo pubblico. Il nostro è, a quanto io ne sappia, il terzo museo pubblico fondato nel mondo dopo British Museum e il Louvre, spiega il manager del Museo, il prof. Sabin Adrian Luca.

Il Museo Nazionale Brukenthal è attualmente un complesso museale ospitato in nove edifici, di cui cinque palazzi, ed ha nel suo patrimonio quasi un milione 700 mila oggetti. Stando al manager Sabin Adrian Luca, si tratta della maggiore collezione integrata in Romania. Un patrimonio che deve essere non solo curato, ma anche promosso.

Abbiamo pensato di promuovere i nostri beni culturali a più livelli. Partecipiamo alle mostre nazionali della Romania in altri Paesi, ma che sono troppo poche. Abbiamo cominciato con un programma complesso di restauro, programmato per una durata di 40 anni. E soprattutto un programma di promozione dei beni culturali che abbiamo … Sono rimasto molto sorpreso quando sono venuto qui ed ho visto la collezione di pittura fiamminga e olandese. Poi a Bruxelles sono venuto a sapere che si tratta della maggiore collezione conosciuta di arte fiamminga e olandese che si trova in un Paese europeo, dopo quelle nel Belgio e in Olanda. Oppure la collezione di arte italiana – che è molto richiesta dal pubblico occidentale, aggiunge Sabin Adrian Luca.

Il Museo Nazionale Brukenthal è il primo museo romeno insignito del Premio dell’UE al Patrimonio Culturale Europa Nostra 2010 e il primo museo romeno ammesso nel Club di Eccellenza The Best in Heritage dalla European Heritage Association nel 2011.

Uno dei musei romeni di grandi dimensioni è il Complesso Nazionale Museale ASTRA, le cui basi furono gettate nella seconda metà del 19-esimo secolo. Attualmente include più dipartimenti e anche lo Studio ASTRA Film. Si potrebbe dire che il più invogliante sia il Museo della Civiltà Popolare Tradizionale ASTRA oppure il Museo all’aperto di Dumbrava Sibiului, sito in un vero e proprio paradiso: la riserva naturale Dumbrava Sibiului.

E’ come una Romania a scala ridotta. Molti dei romeni che vivono all’estero scelgono di visitare questa piccola Romania e si sentono bene qui, anche perché il paesaggio rurale romeno è cambiato moltissimo negli ultimi decenni. L’invito è aperto sempre a tutti coloro che tornano o che sono solo di passaggio. Perché non sono solo i romeni a visitarci. Circa il 30% del pubblico è straniero e ne siamo molto contenti. Lo spazio è generoso per i musei con profilo etnografico in Romania e nel mondo. Il Complesso ASTRA si piazza, tramite il suo museo all’aperto, ai primi due-tre posti a livello mondiale, spiega il vicedirettore generale del complesso, Ovidiu Baron.

Per chi ama la natura e le tradizioni, il Museo all’aperto ASTRA può essere un posto adatto dove passare le vacanze. Il museo è stato ideato sin dall’inizio non solo come deposito di monumenti e oggetti, ma come un museo vivo. Perciò vi sono state trasferite anche tre locande tradizionali in cui si possono assaggiare piatti tipici. Uno di essi offre anche possibilità di alloggio. Ci sono anche tre chiese che mantengono la loro funzione iniziale, di cui una svolge attività religiose permanenti. Negli ultimi anni abbiamo pensato anche ad altre categorie di costruzioni che siano trasferite con la loro funzione iniaziale, tra cui una scuola aperta già da due anni nel Museo all’aperto di Dumbrava Sibiului, frequentata da bambini, giovani e adulti per il programma educativo intitolato La scuola nel villaggio tradizionale. Tutta quest’estate, il programma offre una gamma molto svariata di attività: dalla lavorazione della ceramica alla produzione di tessuti utilizzando strumenti tradizionali, da workshop di creatività a lezioni di danze tradizionali, aggiunge Ovidiu Baron.

Al museo all’aperto ASTRA si può arrivare anche in bicicletta. Nel 2014 è stata inaugurata una pista ciclabile che collega il centro di Sibiu alla località di Răşinari, che passa proprio davanti al Museo. (traduzione di Gabriela Petre)

Foto: Mariana Chiriţă/ RRI
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