Mostra dedicata alla banconota da 20 lei
In occasione dell'entrata in circolazione, a partire dal 1° dicembre 2021, della banconota da 20 lei, il Museo della Banca Centrale di Romania (BNR) presenta al pubblico la mostra temporanea dedicata a Ecaterina Teodoroiu.
Ion Puican, 26.01.2022, 10:49
In occasione dell’entrata in circolazione, a partire dal 1° dicembre 2021, della banconota da 20 lei, il Museo della Banca Centrale di Romania (BNR) presenta al pubblico la mostra temporanea dedicata a Ecaterina Teodoroiu (1894-1917), eroina della Prima Guerra Mondiale, nella quale ha anche perso la vita alla fine della battaglia di Marasesti, in provincia di Vrancea, nell’est della Romania. La mostra riunisce una parte degli oggetti personali dell’eroina – la divisa militare, il casco o gli occhiali, nonchè reperti rappresentativi per la sua vita e per il rispettivo periodo storico. Ruxandra Onofrei, esperta del Museo della Banca Centrale, ci offre maggiori dettagli.
Una mostra dedicata a Ecaterina Teodoroiu, in occasione del lancio della banconota da 20 lei, che mostra l’effigie di una personalità femminile. Guardando le banconote che circolarono durante la prima guerra mondiale, in cui combatté Ecaterina Teodoroiu, possiamo vedere che nel disegno dei nostri oggetti sono rappresentate figure femminili, solo che queste figure femminili sono simboliche, allegoriche, non trattandosi di personalità in sé. Va anche menzionato che nel 2018 la Banca Centrale ha lanciato una banconota anniversaria da 100 lei dedicata al collezionismo, con le effigi del re Ferdinando e della regina Maria, che, quindi sarebbe la prima personalità femminile su una banconota, ma si trattava di una banconota da collezione e non destinata alla circolazione, spiega Ruxandra Onofrei.
Quali oggetti di valore storico scoprono i visitatori e qual’è la storia di Ecaterina Teodoroiu? Abbiamo cercato di sorprendere alcuni elementi rilevanti della vita di Ecaterina Teodoroiu. Abbiamo alcune foto da cui si ispira anche il ritratto raffigurato sulla banconota da 20 lei. La sua storia militare, diciamo, è più nota, ma parlando della sua origine, dobbiamo ricordare che è nata in un villaggio vicino a Târgu Jiu (sud-ovest), attualmente integrato in questa città. Era la terzagenita tra otto figli, voleva davvero studiare, e i suoi genitori l’hanno incoraggiata a farlo. Ha frequentato il liceo a Târgu Jiu, presso la scuola romeno-tedesca, poi è venuta a Bucarest dove ha frequentato sia la Scuola Normale Principessa Elena che la scuola per infermieri. Si è anche iscritta tra gli scout romeni. L’idea dello scouting le venne nel 1913, nel contesto della guerra balcanica, il suo sentimento patriottico la infiammava e le faceva desiderare di combattere per la sua patria. Quando la Romania entrò nella prima guerra mondiale, Ecaterina Teodoroiu si offrì volontaria e combatté con le truppe di stanza nell’area di Jiu, vantando alcuni veri fatti d’arme. Ad esempio, quando è stata fatta prigioniera insieme al suo comandante e ad altri 15 soldati, uccise le sentinelle e liberò i suoi colleghi. Fu ferita, inizialmente rifiutò le cure mediche, ma alla fine le accettò e si riprese. Praticamente, in quel momento l’amministrazione romena, lo Stato maggiore dell’esercito e tutte le istituzioni fondamentali si erano trasferite a Iasi (nord.est), visto che la capitale Bucarest era stata occupata dalle truppe tedesche. Del periodo dello scouting, esponiamo qui il suo giubbotto e la cintura. Abbiamo anche la camicia e alcuni elementi del costume popolare di Ecaterina Teodoroiu che sembra aver portato con lei nel cofano da guerra, rinunciandovi per indossare la divisa. Abbiamo anche il suo casco militare e gli occhiali che l’hanno resa famosa, conclude Ruxandra Onofrei, descrivendo anche un incontro importante della vita di Ecaterina Teodoroiu, quello con la regina Maria, la seconda sovrana di Romania, consorte di re Ferdinando I (1875-1938), impegnata come infermiera volontaria durante la Grande Guerra:
Dopo l’incontro con la regina Maria, avvenuto verso febbraio 1917, Ecaterina fu decorata da re Ferdinando nel marzo dello stesso anno, con la Virtù Militare di II-a classe. Nello stesso mese in cui ricevette l’onorificenza, Ecaterina fu anche promossa al grado di luogotenente, diventando così la prima donna ufficiale del nostro paese. Fu amata e rispettata da suoi connaziomali, conclude Ruxandra Onofrei.