Mappa virtuale del Pogrom di Bucarest
Un recente progetto digitale si propone di rendere omaggio alle 125 vittime del Pogrom contro gli ebrei avvenuto a Bucarest a gennaio 1941.
Christine Leșcu, 15.03.2023, 12:25
Un recente progetto digitale si propone di rendere omaggio alle 125 vittime del Pogrom contro gli ebrei avvenuto a Bucarest a gennaio 1941. Durante la ribellione dei legionari (i fascisti romeni), il quartiere ebraico fu devastato, persone portate via dalle loro case o dalla strada e assassinate in vari luoghi in città o in periferia. I loro indirizzi e nomi sono stati scoperti dai ricercatori, e ora grazie a una mappa virtuale possiamo localizzare le loro residenze sull’attuale configurazione della capitale. L’architetta Astrid Rottman, l’iniziatrice del progetto Memoriale virtuale del Pogrom di Bucarest ci offre maggiori dettagli.
Sappiamo bene che ricordiamo molti dettagli degli spazi che attraversiamo durante il giorno, come le vetrine dei negozi, le facciate degli edifici e così via. Ma, per esempio, una targa commemorativa affissa in un determinato momento su un edificio e un piccolo monumento in un angolo potremmo non notarla, oppure potremmo non leggerla affatto. E, infatti, questa città in pieno movimento e molto affollata e anche la nostra vita possono anche spingere verso un discorso alternativo, aggiuntivo, di ricordare soprattutto eventi che sono spiacevoli e che, sicuramente, dobbiamo tenerli nella nostra memoria , soprattutto nella memoria collettiva degli abitanti di Bucarest. L’idea è nata molto semplicemente nel contesto di un lavoro di ricerca più ampio, che ho completato nell’estate del 2022, precisamente una tesi di dottorato. È un esercizio adattato a questo lavoro ed è partito dalle informazioni che ho visto in uno dei libri che ho studiato, vale a dire il libro di Matatias Carp, che include un elenco delle 125 vittime di questo pogrom e che, a parte i loro nomi, indica anche gli indirizzi dove vivevano o da cui sono stati portati via, spiega l’architetta.
La mappa virtuale che mostra i luoghi dai quali sono state portate le 125 vittime riporta accanto a ciascun indirizzo anche una piccola biografia e foto dell’aspetto attuale o passato, laddove possibile. In questo modo si fa rivivere l’esistenza di quelle persone e la tragedia che hanno attraversato, aggiunge Astrid Rottman. Ho preso l’elenco insieme ad alcuni volontari e abbiamo identificato questi indirizzi sulle vecchie mappe catastali di Bucarest del 1939. Quindi, utilizzando l’attuale tecnologia a nostra disposizione su Internet, abbiamo sovrapposto le vecchie e nuove mappe e gli indirizzi risultanti oggi. Ci sono situazioni in cui le case non esistono più, ma esistono gli appezzamenti, e situazioni in cui le case esistono ancora. Ci sono situazioni in cui c’è ancora un tratto di strada, ma il resto, compreso il luogo in cui viveva la vittima, non esiste più, così come ci sono spazi in cui tutto si riconfigura, dice ancora l’architetta Astrid Rottman.
Il progetto della mappa virtuale dei luoghi del Pogrom di Bucarest è in continuo aggiornamento ed è attualmente consultabile su Google Maps al link https://tinyurl.com/2mjhc33h