Le confessioni di un caffettiere
Da oltre 40 anni, Gheorghe Florescu è uno dei più noti commercianti ed esperti nella preparazione del caffè di Bucarest. Secondo me, il momento del primo caffè è il momento più bello di una giornata, ci ha detto quando siamo andati a trovarlo.
România Internațional, 22.03.2013, 09:56
Da oltre 40 anni, Gheorghe Florescu è uno dei più noti commercianti ed esperti nella preparazione del caffè di Bucarest. Secondo me, il momento del primo caffè è il momento più bello di una giornata”, ci ha detto quando siamo andati a trovarlo nel suo negozio. L’aroma del caffè tostato è uno dei ricordi d’infanzia di Gheorghe Florescu.
Il primo contatto con il caffè lo ebbi a 8 anni, nel cortile di mio padrino, Gheorghe Georgescu. Lì c’era un negozio di caffè di proprietà di una famiglia di armeni, tra cui Baruir Nersesian, un celebre caffettiere che aveva conquistato New York con i suoi favolosi aromi. Armeni caffettieri erano numerosi quando ero bambino. C’erano almeno 40 nel dopoguerra, probabilmente un centinaio nel periodo interbellico”, ricorda Gheorghe Florescu.
Che cos’è un caffettiere? E’ uno che degusta e prepara il caffè, insomma un esperto nel prepararlo e servirlo. E’ importante sapere cosa si beve, tra i caffè ci sono delle differenze”, dice Gheorghe Florescu, il quale ha imparato il mestiere da un famoso caffettiere armeno, Avedis Carabelaian, uno dei pochi che vivevano ancora a Bucarest alla fine degli anni 60.
Il maestro gli ha consegnato il suo negozio di caffè e altre prelibatezze, in Via Hristo Botev 10, frequentato da grandi letterati, attori o medici bucarestini. Avedis gli aveva consegnato non solo la gestione del negozio, ma gli aveva svelato anche i segreti delle sue ricette e dell’arte di mantenere i clienti.
Avevo già battuto il record a Bucarest, ero il più noto, avevo il migliore caffè, una combinazione che ci potevamo permettere a quell’epoca. Avevamo caffè di Colombia, Guatemala, Salvador, Nicaragua, Messico. Io facevo la miscela. Il signor Carabelaian mi aveva consigliato: Stai tranquillo, finquando tosterai il caffè come me, avrai i tuoi clienti fedeli.” E ce li ho fino ad oggi”, dice il nostro ospite.
Florescu – l’armeno”, come veniva chiamato – è un testimone della vita dei romeni durante il comunismo. A quell’epoca lui era uno di quelli che facevano circolare prodotti che oggi ci sembrano banali, ma che a quei tempi erano rari: caffè, sigarette occidentali, bevande e altri prodotti importati — tutto quanto mancava dal mercato e rappresentava, allora, un piacere negato alla folla, un piacere riservato a pochi privilegiati.
La storia della sua caffetteria si interseca con la storia della Romania degli anni 60-70-80, scritta da personaggi ancora viventi. Alla metà degli anni 80, il nostro protagonista conobbe anche il carcere del periodo tardo della dittatura. Nel 1988 ottenne la grazia; riprese la sua attività di caffettiere dopo il 1990.
Dietro esortazione di alcuni clienti famosi e con il contributo decisivo di sua figlia, Vali, scrisse “Le confessioni di un caffettiere”, un libro di memorie che rievoca un’epoca che moti di noi si sono affrettati di dimenticare.
Mia figlia voleva farne un film e mi chiese di scrivere questo libro. L’ho scritto per lei, per servirle da documentazione. Ho tentato di essere quanto più chiaro possibile, più preciso, di non sbagliare, per non attirarmi delle critiche. E non ci furono critiche, anzi, tutti mi chiesero il volume con autografo. Nel 2009 sono state vendute 20.000 copie solo per i romeni all’estero, molto desiderosi di conoscere quanto è avvenuto in patria, soprattutto quelli che vivono da molto tempo in altri Paesi. Il mio libro offre tanti dettagli sul quell’epoca”, dice Florescu.
Con i ricavati dal libro Le confessioni di un caffettiere”, lanciato in novembre del 2008, Gheorghe Florescu è riuscito a far avverare il suo sogno: rifare il negozio di caffè. Attualmente abbiamo un affare di famiglia, con pochi dipendenti e tre punti vendita e abbiamo aperto anche una caffetteria. Credo che da nessuna parte si trovi un caffè così buono come da me, nella zona Baneasa di Bucarest; il mio è il migliore caffè del mondo”, assicura Gheorghe Florescu. (trad. Carmen Velcu)