La prima audioguida stradale in Romania, a Iași
Il Palazzo della Cultura, cattedrali, palazzi imponenti, musei, tante mostre e concerti. L'offerta culturale di questa grande città della Romania è, come sempre, molto ricca.
Daniel Onea, 18.10.2022, 08:22
Il Palazzo della Cultura, cattedrali, palazzi imponenti, musei, tante mostre e concerti. Lofferta culturale di questa grande città della Romania è, come sempre, molto ricca. Una breve passeggiata per lex capoluogo del principato della Moldavia è unoccasione per fare un viaggio indietro nel tempo. Tanto più che il mese scorso è stata lanciata la prima audioguida stradale in Romania. Levento fa parte del progetto “Fonogrammi della memoria”, realizzato dallAssociazione “Società degli studi storici della Romania”.
Florea Ioncioaia, docente presso la Facoltà di Lettere dellUniversità di Iași, storico della cultura e vicepresidente della Società degli studi storici della Romania: “Prima di tutto, è un tentativo di avvicinare gli abitanti di Iași e i turisti, ovviamente, al passato che si può vedere e a quello che non si può più vedere a causa del passare del tempo o delle catastrofi subite dalla città. Se parliamo di centro città, parliamo di edifici interessanti da molti punti di vista. Inoltre, gli ascoltatori possono apprendere elementi sulla memoria urbana, sugli avvenimenti che vi sono accaduti, su eventi storici, personalità che sono passate per o hanno vissuto in quegli edifici”.
Uno dei monumenti su cui ci soffermiamo oggi, e che è incluso nellaudioguida stradale, è il Monastero dei Santi Tre Gerarchi. Questa sosta ha alla base diversi motivi, afferma Florea Ioncioaia, storico della cultura e vicepresidente della Società degli studi storici della Romania: “Innanzitutto, è probabilmente il più importante monumento storico medievale conservato a Iași, e penso anche nella Romania dei principati. È spettacolare dal punto di vista architettonico, ma anche molto importante dal punto di vista culturale, intellettuale e ideologico. “Tre Gerarchi” è stato pensato come parte di un complesso culturale e politico, tramite il quale, alla metà del XVII secolo, il principe Vasile Lupu ebbe la fantasia, perché oggi la possiamo definire fantasia, di un progetto imperiale. Vasile Lupu non era un etnico romeno. Era balcanico, probabilmente albanese o aromeno. Parlava romeno piuttosto male, ma era un capofamiglia straordinario. Era mercante, non proveniva da una famiglia principesca, e tuttavia si vedeva come il successore degli Imperatori del Bisanzio. Il suo progetto era di trasformare Iași in un nuovo Bisanzio. Riuscì a fondare una scuola. Fu la prima scuola che possiamo definire come tale nello spazio romeno, eccezion fatta per la Transilvania – stiamo parlando dello spazio extra-carpatico romeno. Gettò le basi di una tipografia e cercò anche di portare personalità importanti a Iași e ospitò persino un sinodo. Fu il primo sinodo e penso, se non sbaglio, lunico sinodo pan-ortodosso che si sia svolto nello spazio romeno. Si svolse nel 1642. Inoltre, stava per proporre Dosoftei come patriarca di Gerusalemme. Gli mancò poco a portare a compimento il progetto”.
Per ora la guida è in romeno, ma la versione inglese verrà aggiunta a breve. Per ascoltare la storia del luogo o del monumento basta che il turista scansioni un codice QR. Nella speranza che possiate provare il nuovo modo di conoscere Iași, lultimo invito arriva dalla nostra guida, Florea Ioncioaia: Iași è considerata oggi una città molto verde. In effetti, la città di Iași è molto di più. Parliamo di 600 anni di storia e non dobbiamo dimenticare che Iași è stata per cinque secoli il capoluogo del principato della Moldavia ed è stata una città piuttosto prospera. Ha sviluppato la sua prospettiva culturale e politica, con una propria aristocrazia, con una propria cultura, con una propria classe media. Nel 1940, metà della popolazione di Iași era cosmopolita, non era di etnia romena, era prevalentemente ebrea. Infatti, gran parte della zona centrale della città fa vedere ancora le tracce di questa straordinaria cultura”.